Intervento letteralmente esplosivo di Mike Pompeo in terra tedesca. Il papabile futuro candidato alla presidenza americana, vola nella tana del lupo e a Bruxelles presso il German Marshall Fund – consesso assai rappresentativo e non scelto a caso – annuncia che dal prossimo anno Washington sarà capofila di un fronte liberista alternativo di fatto al globalismo, vedasi LINK. Ossia di un movimento che metta in prima fila gli interessi dei singoli paesi in subordine alle organizzazioni sovranazionali. E tutto questo fregandosene bellamente delle recenti prese di posizione tedesche e francesi su armate europee a difesa dell’EU anche dagli USA di Trump, oltre che delle velleità tedesche di avere la bomba atomica, sebbene in veste EUropea (…).
Questo avviene – altro dato assai indicativo – appena dopo la sepoltura di G.H.W. Bush, di attinenze tedesche. Dunque, è la fine di un’epoca.
La ratio indicata da Pompeo è tanto semplice quanto efficace: il livello di benessere raggiunto con la Pax Americana post vittoria nella 2.guerra mondiale e durante la guerra fredda è stato impareggiabile per i paesi alleati. Questo – aggiungo io – vale tanto più per l’Italia, diventata veramente ricca solo grazie al mantello USA ed al grandissimo numero di oriundi in America, oggi alle leve di comando. Proprio come Mike Pompeo (…).
Interessante notare come Pompeo abbia indicato precisamente l’EU come uno “strumento sorpassato”, assieme a ONU, FMI e World Bank. In pratica è stata paventata l’esportazione del concetto dell’America First nel mondo, con supporto USA. E dunque con tutte le sue “strutture operative” a supporto.
Ora Berlino deve scegliere: continuare per la strada vecchia ossia in collaborazione – sebbene chiaramente subordinata – agli USA o aprire una nuova via di emancipazione EUropea dai poteri anglosassoni? Alla fine il dramma tedesco con il Brexit non fu di tipo economico ma squisitamente geostrategico: assieme a Londra a tempo debito sarebbe stato possibile uscire dal giogo USA; senza Londra a fianco dell’EU tedesca la faccenda è tremendamente più complessa. In tale contesto non bisogna assolutamente stupirsi che i servizi inglesi abbiamo cercato di boicottare l’elezione di Trump, giusto per dare continuità al progetto di emancipazione EUropea a guida anglo-tedesca tanto caro ai globalisti che hanno proceduto The Donald.
Uscita Londra ecco che l’asse franco-tedesco ha preso il sopravvento, in realtà era ed è il piano B.
Il discorso di Pompeo torna anche nei dettagli diciamo tecnici: il 3.1.2019 il nuovo Senato USA prenderà potere con una maggioranza di 54 a 46 per i repubblicani (considerando anche il voto del Vice Presidente in caso di pareggio). Ossia Trump avrà finalmente il controllo di politica estera e FED, a tutto tondo, senza discussioni. Parimenti tra il 21.12.2018 e il 1.1.2019 di fatto si attiveranno ordini esecutivi presidenziali formati tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 in ambito di sicurezza nazionale, che potrebbero portare anche a tribunali militari interni in caso di alto tradimento (…).
In tale contesto è interessante notare come organi di informazione alternativi legati ai militari USA nelle ultime settimane abbiano chiaramente indicato come il caos migranti alla frontiera USA sia un progetto le cui fila vengono tirate dall’Europa; ben si capisce dunque come il viaggio di Pompeo sia di altissima portata strategica.
La palla ora è nel campo di Berlino, ben sapendo – tecnicamente parlando – che la Germania è ancora un paese occupato militarmente dagli Alleati, visto che un trattato di pace post seconda guerra mondiale non è stata mai firmato. Proprio come l’Italia, che però non ci pensa nemmeno a lasciare il dominus USA, anzi ne ospita oggi la stragrande maggioranza delle sue armi strategiche americane nel Continente Europeo.
In soldoni, il messaggio di Pompeo è stato cristallino, del tipo: a noi non interessa nulla se Berlino vuole emanciparsi, il punto è che se le sue velleità di togliersi dal subordine USA non verranno corrette radicalmente, gli USA interverranno. Ed in ogni caso Washington diventerà capofila di un movimento sovranazionali libertario atto a dare benessere e pace ai popoli di ogni Stato, saltando le istituzioni ad esempio comunitarie.
Discorso esplosivo. Infatti il silenzio è assordante.
Mitt Dolcino
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