Un mio professore in una Università britannica diceva che la curiosità e l’apertura mentale sono le fondamenta di ogni scienziato. Chiaramente, presupponendo il metodo, basilare. Non è importante chi fu a pronunciare tali sagge parole, basti sapere che è stato l’autore dei testi universitari settoriali (…) più letti del pianeta. Io ho fatto di tutto per trarre insegnamento dalle sue lezioni. In primis, come diceva il mio Professore, la Questione del Metodo. Cito precisamente Cartesio, che ho letto per diletto (fa anche rima, ma a caso), ossia nelle proprie analisi bisogna usare un percorso metodico per evitare di essere buggerati. Il mio metodo – di chi ha scelto di non prendere la strada dello scienziato (pur avendo offerte in tal senso) – è di selezionare accuratamente le fonti, verificandole. 7+ anni di università in varie parti del mondo mi hanno lasciato in eredità l’accortezza di saper valutare lo spessore delle pubblicazioni. La curiosità e l’apertura mentale mentale, beh, quella invece o uno ce l’ha o se la scorda (auguri), un bene ed un male allo stesso tempo (…) [faccio presente che sono ingegnere e, visti i disastri soprattutto degli economisti, ne vado fiero]. Forse proprio per la necessità di uscire dal loop di ogni commento interessato ho smesso di scrivere su scenarieconomici.it, di cui sono stato uno dei pionieri Andando oltre, vorrei farvi notare che nello scorso mese il numero di terremoti nel mondo superiori al 4. grado della scala Richter è stato maggiore che negli ultimi 5 anni messi assieme, o qualcosa del genere. Nessuno ne parla purtroppo, molti dei miei amici sono intenti a commentare i disastri dei gialloverdi o il fuori onda di Rinaldi in una delle sue ennesime apparizioni in TV, foriere di una sua successiva investitura politica. Io preferisco guardare altrove. E fate attenzione che quello che sto osservando è assai preoccupante. A parte l’ondata sismica mondiale – inspiegabile – di cui vi ho detto sopra, vedasi di seguito, esiste anche un ulteriore problema, prospetticamente molto enorme (e dunque molto grave).
Ossia che la NASA, in un sua precedente analisi aveva previsto un “contatto” tra un grande asteroide e la terra per il 1.2.2019, con conseguenze assai nefaste (ossia, con il raffreddamento di un paio di continenti). Poi tale notizia – sottolineo, ufficiale – della NASA è stata cancellata, hanno semplicemente detto “ci siamo sbagliati”; di seguito nessun altro commento ufficiale (fortunatamente, successivi “nuovi calcoli” da parte di “astronomi amatoriali in Austria ” hanno escluso tale contatto, …). Torniamo alla questione del metodo: se io vi dicessi che queste notizie, quelle dell’onda sismica o dell’asteroide, sono state riportate da Fox News o da The Express di Londra (National Geographic è al limite), voi potreste dire qualcosa del tipo “…vabbè, siamo abituati alle fake news…“. Il problema nasce quando a riportare tali pieces of news non sono testate mainstream più o meno reputate ma The New Scientist, o la NASA o l’osservatorio sismico internazionale “Seismic Monitor” di IRIS, di cui vi darò conto di seguito. Guardate le fonti che vi propongo ed analizzate vi prego il problema, perchè in effetti può essere un vero e grande problema quello che vi sto prospettando, per altro non introdotto dal sottoscritto ma da enti tra i più rispettati del pianeta (poi, gli stessi, hanno in larga parte ritrattato senza dare ulteriori spiegazioni, …). Notasi che io riporto solo i fatti. Il collegamento tra le onde sismiche ed il rischio – si, in effetti esiste un rischio – di contatto tra l’asteroide e la terra può essere solo che tali onde sismiche potrebbero modificare la rotazione terrestre modificando il punto di eventuale contatto del corpo celeste con la terra (…). D’ogni modo a parer di chi scrive il problema oggi è un altro: a livello di sistema socio-economico globale – ossia terrestre – il caos ingenerato dalla stratificazione di interessi contrapposti mirati a far pagare “sempre all’altro” il conto finale è talmente grande – ossia irrisolvibile – da ritenere che, nel caso un grande disastro dovesse approssimarsi (ad es. un asteroide diretto verso il pianeta azzurro) non escluderei che per qualcuno molto in alto forse sarebbe meglio NON attivarsi per evitare il macroevento (se ricordate bene è infatti da molto tempo che chi scrive prospetta un “macro evento” come soluzione degli eccessi del capitalismo – capitalismo ormai defunto avendo raggiunto i suoi limiti strutturali -, ndr). In tale modo la colpa del crollo sistemico che seguirebbe – si noti bene, non sarebbe la fine del mondo– sarebbe di “NESSUNO”, senza dunque dover/voler riconoscere che invece gli eccessi di sistema su cui il globalismo attuale si sorregge (in equilibrio molto precario) sono frutto di una deliberata strategia umana atta ad ingenerare enormi differenze di ricchezza tra pochissimi privilegiati ed il 99.9% della popolazione. Un nuovo feudalesimo insomma, come ne abbiamo visti tanti in passato (sebbene nei tempi scorsi, la formazione culturale diffusa – ossia la consapevolezza della genesi dei problemi – di fatto non esisteva, oggi invece esiste ed è per questo che la gente è assai arrabbiata…) Vi ho dato un po’ di tracce, buona lettura ! Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, sono curioso… Buon anno Mitt Dolcino
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