Ho letto stasera il pezzo di Maurizio Blondet, uno stimato cittadino italiano. Pensate, giornalista in pensione, va per gli 80 anni ed in tutto questo occupa il suo tempo, i suoi sforzi, le sue risorse per la causa italiana.
In forza del rispetto che nutro per gente come Blondet, vorrei fare una domanda al procuratore Zuccaro, il PM di Catania incaricato dell’indagine su Sea Watch: vado al sodo, in molti vorrebbero sapere se dietro ai finanziamenti alle varie ONG tedesche che operano nel Mediterraneo davanti all’Italia ci siano i servizi segreti tedeschi (mi limito ad un ambito specifico, onde evitare di introdurre l’argomento di SOS Mediterranee ed i legami con Bernard Kouchner, ndr).
Mi spiego meglio: è quanto meno singolare che ci siano soggetti così “attenti” a “salvare migranti” nel mare prospiciente all’Italia, mentre a casa propria – in Germania – quasi nessun privato pensa alla pace sociale dovuta all’emergenza sociale derivante dall’aumento dei migranti. In tutto questo le fonti di finanziamento di dette ONG sembrano per lo meno nebulose. Per comprendere l’arcano dobbiamo forse partire da W. Schauble, colui che letteralmente ereditò le strutture della Stasi dalla DDR (da ministro degli Interni, prima e dopo la caduta del muro di Berlino), con tutti gli annessi e connessi (…). Parimenti, è un dato di fatto che il dito medio di Varoufakis, il falso video intendo, fu un espediente attuato dalla ZDF tedesca – azienda di Stato – costruito in laboratorio (tedesco) per mettere alla berlina un ministro di fatto nemico della Germania, in quanto scomodo ed anti-euro. Di norma sono proprio servizi segreti i soggetti a cui ” vengono demandati” appunto tali “servizi” – o anche al controspionaggio, se volete, … -, dei paesi che si sentono aggrediti, nel caso la Germania (…).
2.Estratto del Financial Secrecy Index Report 2015 sulla Germania, vedasi l’articolo QUI
Per portarvi avanti col lavoro potete scaricare il Financial Secrecy Index di TJN del 2015 o del 2018 di seguito, di cui vi dirò di seguito:
-Germany financial secrecy Germany 2015
-Germany financial secrecy Germany 2018
Or dunque, abbiamo oggi il caso di Jugend Rettet e soprattutto di Sea Watch, due ONG tedesche attive davanti alla Sicilia, sebbene la seconda battente bandiera olandese. Su Jugend Rettet, la cui nave è stata sequestrata se non sbaglio proprio da Zuccaro, la storia è abbastanza chiara: i finanziatori di tale ONG sono i nipoti di una famiglia che fu dichiaratamente nazista, facente riferimento a famiglie che sono storicamente la elite delle elites tedesche (Burda e consorte). La storia della famiglia dei finanziatori di Jugend Rettet è infatti inequivocabile (la si può leggere QUI).
2.Estratto del Financial Secrecy Index Report 2015 sulla Germania, vedasi l’articolo QUI
Su Sea Watch gli antefatti sono invece stati costruiti, sembra, con più attenzione: vascello tedesco, bandiera olandese e finanziatori sconosciuti. Per tale ragione – sembra – oggi non siamo in grado di determinare con precisione chi abbia davvero finanziato tale ONG. Ovvero, il motivo per cui probabilmente risulta impossibile scoprirlo è che le leggi anti-riciclaggio tedesche permettono deliberatamente, ossia volutamente, di nascondere molti dettagli di finanziamenti occulti, a norma di legge. Notasi che queste non sono parole mie ma del rinomato Tax Justice Network (TJN), in calce i riferimenti, il cui documento sulla Germania potete anche scaricarlo QUI. Per Vostra informazione la tale fonte (TJN) è la stessa che ha scoperchiato l’affaire dei Panama Papers.
Ne avevamo già parlato in passato relativamente all’anno 2015, QUI.
Or dunque, in Germania il problema del riciclaggio legale dei denari è materiale. Infatti la Germania è considerata alla stregua di un grande paradiso fiscale per le aziende, da qui la difficoltà – tra le altre cose – di tracciare i soldi ad es. dei finanziatori (…). Appunto, stessa cosa per i finanziatori delle ONG incriminate, soprattutto Sea Watch. Or dunque, perchè non si scoperchia il pentolone e si chiede a Zuccaro di verificare le fonti dei finanziamenti di Sea Watch? Così si metterà in chiaro una volta per tutte alla stampa italiana che la Germania è un paradiso fiscale simile a Panama e al Libano – e PEGGIO di Dubai, sebbene solo per le aziende – ! [Tali conclusioni hanno come fonte la rinomata TJN]
Incredibilmente, alla faccia delle leggi, EU, secondo TJN la Germania ha aumentato il suo punteggio come paradiso fiscale dal 2015 al 2018
Dunque, è chiaro che non si trovino i finanziatori di Sea Watch, come giustamente dice Blondet. Ma, scusate, non è il caso di denunciare tale problematica alle Autorità EUropee? A chi scrive – e probabilmente anche ai lettori -, questa appare come una assurdità; ossia la Germania mentre richiede reiteratamente oppressione fiscale e di tracciamento di denari alla periferia dell’Unione, lei stessa se ne fa un baffo (o quasi) delle stesse leggi EUropee! Da qui il dubbio che dietro il finanziamento delle ONG tedesche si nascondano i servizi segreti ex Stasi.
Dunque, se così fosse, ci sarebbero davvero due pesi e due misure! O meglio, l’oppressione fiscale euroimposta viene il dubbio sia davvero uno strumento di annichilimento degli avversari tedeschi nell’EU…
Se è così, almeno lo si dica! E NON solo all’italia ma all’intera EUropa!
Attendiamo dunque una seria indagine sui finanziatori di Sea Watch.
Il probabile motivo delle “attenzioni” tedesche per l’Italia…
Se non sarà possibile, che almeno si capisca come mai le leggi che permettono di movimentare denari in Germania e, nel caso, in Italia siano così differenti, con grandi differenti ordini di grandezza in termini di permissività! Pensate che tale “considerazione” ha fatto concludere a TJN che Berlino è un davvero paradiso fiscale “migliore” di Dubai e Panama!
Alla faccia dell’Europa comune, che di comune non ha proprio nulla, tanto meno in tema di diritti.
Mitt Dolcino
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