Enrico Letta, almeno secondo chi scrive, è senza ritegno: emigrato quasi nottetempo come fosse Antani, via dall’Italia, dopo essere stato esautorato da Renzi – chiedere agli ex adepti della sua Fondazione, Vedrò, ancora lo stanno cercando – è diventato rapidamente preside di Facoltà all’Università Science Po a Parigi (l’università dove si formano gran parte dei ranghi dei servizi segreti d’oltralpe, ndr), sostituendo quel Ghessan Salamè diventato poi inviato ONU in LIbya, di fatto per difendere gli interessi francesi dopo le tragiche esperienze – per la Libya prima di tutto – con un tedesco che non ci azzeccava nulla (Martin Kobler) e con uno spagnolo, Bernardino Leon, che mentre faceva l’inviato prendeva consulenze con una parte in causa, Abu Dhabi, ossia da uno dei soggetti finanziatori dei jihadisti in loco (…).
Total e Repsol nel mentre ampliavano il loro raggio di influenza in Libya, a danno di NOC ed ENI (ricordiamo che, dopo Yalta, a Berlino è precluso avere una propria compagnia petrolifera; forse così si capiscono meglio i disperati tentativi tedeschi di allontanarsi il più rapidamente possibile dall’economia petrolifera di questi ultimi anni, ossia da quando si sentono “pronti” ad allontanarsi dall’ombrello americano ).
Nel mentre si svolgeva tutto quanto sopra, Total si distingueva per insultare l’Italia e gli Italiani in Italia per bocca di un suo top manager, “a la Macron…”. Di fatto anticipando i tempi.
Infatti esiste ed esisteva un piano, contro l’Italia….
Enrico Letta, anche lui Legion d’Onore sotto Hollande (come mezzo PD, a partire da Romano Prodi, …), tra le altre cose è stato anche uno dei principali attori di Nens, la fondazione del PD in passato molto attiva nel cercare di ri-organizzare Finmeccanica e l’apparato industriale della difesa italiana. Il caso di Lisa Jeanne è fantastico: ricercatrice di Science Po – che caso – scrisse più di 5 anni fa ormai una famose relazione in cui si suggeriva la vendita di alcuni settori strategici di Finmeccanica ai…. francesi. Ma la cosa incredibile è che tale Lisa Jeanne NON esiste, un nome de plume!
Poi, puntuali, arrivarono le sciacquate a Finmeccanica in India per gli elicotteri e le tangenti – accuse in gran parte rientrate, ma con danni enormi al Paese. Ad esemio, sapete perchè i due marò vennero trattenuti per così tanto tempo in India? Si dice perchè un potentissimo “capoccia” dei servizi di sicurezza indiani fu coinvolto nella diatriba e dovette dimettersi (…), casualmente poco dopo arrivò il caso Marò, magari creato ad arte? Il PM De Pasquale prima da Busto Arsizio e poi da Milano, che si è distinto per numerose indagini contro Finmeccanica e Saipem (poi il gran parte concluse purtroppo con un nulla di fatto) dovrebbe conoscere bene la storia.
Restiamo a bomba: Enrico Letta, con gli antefatti sopra, oggi esordisce – indovinate dove, voilà, su Repubblica! – dicendo che l’Italia ha la colpa di quello che è successo. Forse intende la colpa del governo di NON aver aumentato a dismisura le tasse come voleva Bruxelles, di non aver fatto una patrimonialona assurda come volevano Parigi e Berlino che da anni la sponsorizzano, di non aver accettato i migranti, di aver stigmatizzato gli attacchi francesi chiudendo le frontiere. Quello che sembra certo è che – sigh – il PD lavora all’unisono con la Francia vista la reiterata convergenza di vedute, di fatto in contrasto con gli indirizzi del governo democraticamente eletto italiano; come è parimenti vero che molti degli ambienti ex comunisti italiani erano vicini alla Francia fin dai tempi dell’omicidio Moro, Cesare Battisti docet.
La dico chiara: il piano EU fatto di austerità e migranti è – secondo chi scrive – un piano neocoloniale per destabilizzare il Paese, l’Italia. Dunque, perchè Enrico Letta perchè fa certe affermazioni? Pensa al bene del 99,99% degli italiani? O pensa al suo di bene? O a quello del suo partito? O più semplicemente al bene della Francia, che lo stipendia? Ci spieghi, invece di dare le colpe….
E’ chiaro, Enrico Letta NON è uno statista.
Huffington post di ieri….
Purtroppo il governo italiano attuale non è ugualmente composto da statisti ma di semplici persone oneste e di buona volontà, sebbene certamente impreparate ed anti-meritocratiche (ossia che si fanno male da soli, mettendo come regola i loro sodali nei posti critici, invece che le persone veramente in gamba, per capire cosa intendo pensate al sindaco della Lega preferito al tecnico di settore in un ruolo ministeriale). Encore, purtroppo – sigh – gli altri paesi EU hanno apparati apolitici che l’Italia si sogna.
Repubblica.it e la Legion d’Onore di Enrico Letta….
Dunque, restano gli italiani, la gens italica: sono loro a dover pensare anche per i “non pensanti” che stanno sopra – o che vorrebbero “stare sopra”, come Letta -, il classico processo bottom-up, semplicemente perchè il più efficace top-down è impraticabile per manifesta incapacità direttiva. Se incontrerò Enrico Letta per strada un giorno gli dirò cosa penso, statene certi. Mi hanno detto che lo hanno visto a Milano due settimane fa, con il suo zainetto…. Cosa sarà andato a fare il Letta?
https://scenarieconomici.it/italia-destabilizzata-dopo-le-elezioni/
Pensate che lavoravo anni fa per una azienda francese molto sistemica. Diversi anni fa. Già allora un mio superiore, che poi si scoprì essere un operativo dei servizi segreti d’oltralpe inserito negli organici aziendali (in effetti mi chiedevo come non arrivasse mai nessun Audit dalla casa madre in una azienda molto strategica) mi raccomandava verbalmente alcune persone politiche italiane come soggetti di cui ci si poteva fidare, mentre eravamo in visita a Palazzo Farnese…. Anni dopo capii… Nulla di riferito a Enrico Letta, per la gran carità, sia chiaro…. Lo dico per zittire fin da subito i troppi malpensanti.
Corsi e ricorsi storici.
Certo, per trovare i soggetti dei servizi segreti francesi attivi in Italia bisognerebbe prima di tutto guardare ai francesi expat annidati nelle aziende italiane, questa resta una mia fisima (…., fisima?). Ragionamento troppo sottile per i nostri prodi pentalegghisti…
Sta di fatto che Parigi ha dichiarato guerra all’Italia da anni, passando per gli insulti di Total agli italiani, per gli italiani lebbrosi e vomitevoli e per l’attacco agli interessi nazionali alla Libya di Sarkozy ecc. ecc.. Il motivo è presto detto: i parigini vogliono i ricchi assets italiani – è questione di loro stessa sopravvivenza ormai, o l’Italia o loro! – e dunque temono che Roma (con sponda USA, ossia ormai nemica) possa rompere l’EU e soprattutto l’euro da cui quelli come Macron (NON I GILET GIALLI!) hanno guadagnato enormemente. EU di cui loro, i parigini, SI SENTONO ormai a capo assieme a Berlino.
Per capire cosa sta succedendo dovete capire le poche righe sopra. E trarre le conclusioni del caso.
Ad esempio, sappiate sono anni ormai che seleziono i prodotti che compro, catalogando con minuzia la fonte: prediligo i prodotti italiani e svizzeri, poi quelli americani, giapponesi e via dicendo. Prodotti tedeschi e francesi solo extrema ratio.
E voi, italiani, che fate? State dalla parte di chi vi vuole sul lastrico? Quotidianamente è possibile fare qualcosa “per la causa”.
Mitt Dolcino