Ve lo ricordate Gianni Riotta, lo spocchioso giornalista de La Stampa che osava in TV prendere in giro i suoi interlocutori su supposte ignoranze istituzionali quando, lui, nemmeno conosceva addirittura l’articolo 1 della Costituzione italiana sulla sovranità popolare? Oggi ricompare dopo una lunga assenza mediatica (sarà rimasto ad approfondire le sue carenze costituzionali…?) con un articolo che, a leggerlo bene, sembra commissionato dai suoi datori di lavoro [vedasi video sopra]
Prima di tutto il mitico Riotta, di casa coi Dem di New York, precisamente dove bazzicava da senatrice Hillary Clinton, è anche membro della commissione anti fake news messa in piedi a livello EU in vista delle elezioni del prossimo maggio. Notare che assieme al Riotta in tale esimia commissione, ma di grado superiore, c’è anche il mitico Federico Fubini, quello delle verità di parte almeno stando al suo collega al Corriere della Sera – Caizzi – il quale in veste di inviato del Corriere da Bruxelles ha affermato che le news riportate come scoop dal Fubini sulla mancata accettazione della manovra economica dei gialloverdi erano una invenzione del Fubini stesso….
Lo so, ormai siamo alla follia, siamo al tutti contro tutti. In queste contingenze solo i grandi paesi resisteranno; resto infatti convinto che l’Italia non abbia una classe politica all’altezza nè un substrato istituzionale adeguato e sufficientemente robusto. Inoltre le nuove leve politiche che vediamo e soprattutto vedremo nelle fila della Lega (tranne la notevole eccezione di Bagnai e tutto sommato di Borghi) sembrano a chi scrive meri posizionamenti per far carriera politica personale (…). Detto questo vale la pena spiegare i drivers, tanto per far intendere quali saranno i veri motivi della triste debacle italiana là da venire (tutto sommato non è vero che gli italiani si meritino di fare la fine dei greci, quello che invece li aspetta…).
Dunque, il Riotta è ritornato ieri con un pezzo che sembra quasi traduzione di un articolo altrui (nel senso che esprime concetti non suoi, ma elaborati sulla base di una selezionata fonte esterna); più o meno come fa (gratuitamente) il nostro collega Franco su questo sito. Solo che il Riotta è pagato profumatamente per mandare messaggi mediatici. Posso dirvi quale sia lo spirito che anima il nostro collega Franco, – che poi è anche il mio -, cercare di far capire qualcosa alla gente, che magari non ha la possibilità di capire nè l’inglese nè gli eventi. Nobile intento, ritengo (spero). Che invece siano nobili principi quelli che animano il Riotta non posso dirlo, certamente ha amici potenti, che custodiscono le sorti della sua carriera. Guarda caso il nostro Riotta propone oggi un articolo che, molto interessante, ci spiega dove stiamo dirigendoci, con una chiave di lettura molto particolare. E che, guarda caso, è l’apologia della realtà attuale, che va verso l’annichilazione della classe media (secondo il Riotta, grazie all’intelligenza artificiale) a favore di un enorme accumulo di ricchezza in mano di qualche centinaio di persone in Italia (dite per favore al Riotta che i processo di eliminazione della classe media in Italia è già in corso da anni….).
Tanto per capirci, l’invasione di migranti, il fomentare lo scontro di classe, il sollevare il problema sociali tra coloured e bianchi, la difesa intransigente dei baluardi globalisti, dipendono tutti dalla stessa radice, ossia la volontà di un manipolo di feudatari post capitalisti di difendere le enormi ricchezze che tali elites mondiali hanno accumulato dal 2000 ad oggi. Ciò avviene in presenza di un esaurimento della “vena” che ha permesso cotanto accumulo, ossia indebitare le famiglie di consumatori. Oggi tale indebitamento ha raggiunto il limite massimo, il sistema sta per crollare sotto il peso del debito accumulato e dei patrimoni raggranellati asimmetricamente dalle elites. Dunque, per evitare che la gente si accorga dell’insostenibilità della situazione e si ribelli verso quelle che sono le vere cause ed i veri beneficiari di cotanta asimmetria, quello che si sta cercando di fare con il controllo dei media è mandare al potere governi cooptati dalle elites stesse, che facciano i loro interessi. Parimenti, avendo il controllo del media, si stanno fomentando le divisioni di classe, bianchi contro neri, povero contro classe media, condite da fake news a gogo instillate troppo spesso dagli stessi mezzi di comunicazione che dicono di volerle combattere; e poi istituzioni sovranazionali che fanno dell’interesse asimmetrico la loro bandiera (su tutte, l’EU) ecc. ecc. Aggiungiamoci un papa globalista affiancato al vero Papa fatto all’uopo dimettere ed il quadro caoticomper eccellenza è completo. In tutto questo il sintomo più stridente di tale processo involutivo è la progressiva eliminazione della classe media Occidentele, ma non nel mondo intero; infatti in Cina, India e Asia in genere tale classe è destinata ad espandersi esponenzialmente nei prossimi anni, assieme alla rilevanza e peso delle loro economie (al contrario dell’Occidente, che sarà sempre più simile ad un neo-feudalesimo post capitalistico).
Lo scopo ultimo – lo ripeto – è evitare che si guardi al vero problema ossia l’accumulo non di grandi ricchezze ma di immense ricchezze da parte di un manipolo di persone in ogni paese. Gruppetti locali che guarda caso vanno coalizzandosi in quella che dovrebbe essere la classe dirigente mondiale (ad es. in Italia le persone che detengono più di 30 milioni di dollari sono circa 6’000, ma quelle che hanno più di 500 milioni di dollari di patrimonio – le elites che indirizzano e detengono i media – saranno circa un centinaio, ndr). Con tale intento oggi il punto cardine resta far arrivare migranti ignoranti per poi dargli il voto, in modo da diluire la protesta popolare causata dalla drammatica discesa del benessere diffuso, ma senza la necessità di fare un golpe bianco. Se non ci si riuscirà, come sembra, purtroppo le altre soluzioni per raggiungere tale fine dovranno essere molto più violente (…).
Una di queste diciamo soluzioni alternative è sdoganare una certa parte di progresso nell’alveo dello stesso fine. Ed ecco quindi il Riotta evidenziare nel suo intervento come l’intelligenza artificiale, data per ineluttabile, andrà ad eliminare la classe media, quasi a giustificare il fatto che eliminarla per eliminarla, quanto successo negli scorsi 15 anni con la progressiva annichilazione della media borghesia è cosa buona e giusta in quanto comunque ineluttabile, giusto in modo un po’ anticipato rispetto agli eventi che verranno. Insomma, una giustificazione.
Ecco, il Riotta sembra nel sui intervento giustificare l’annichilazione già avvenuta della classe media, addirittura in corso. Senza ricordare che l’annichilazione della media borghesia in Occidente è ormai fatto compiuto, trend iniziato ben prima dell’arrivo sulla scena dell’intelligenza artificiale applicata alla vita di tutti i giorni.
Interessante visione, comunque; potrei fare tranquillamente i complimenti a Riotta per l’intervento, non fosse altro che egli non ha elaborato concetti originali ma li ha ripresi da interventi altrui. Comunque l’argomento trattato è interessante, questo gli va riconosciuto. Quello che manca è capire l’interesse dei datori di lavoro di Riotta a sdoganare subliminalmente concetti che vorrebbero giustificare uno dei drammi attuali e futuri, l’eliminazione della classe media e soprattutto sdoganare il parallelo enorme accumulo di ricchezze da parte delle elites asimmetriche votate al governo mondiale.
Mitt Dolcino
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