Stavo riflettendo con amici negli scorsi giorni sul fatto che sia sparito dal radar il concetto di uscita dall’euro per l’Italia, il famoso ITALEXIT. Anche scenarieconomici.it, che ho contribuito a far crescere assieme a gpg ed altri autori della prima ora, ormai non parla più di ITALEXIT ora che è diventato governativo. Ci sta, un po’ è la storia dell’Italia: si dicono le cose diciamo giuste, poi una volta raggiunto l’obiettivo si diventa mainstream, come tutti gli altri. Non mi scandalizzo di questo.
Piuttosto mi inorridisce un altro aspetto ossia che, nel caso, ci si comporti eventualmente come coloro che abbiamo criticato per tanti anni ossia quelli che hanno fatto il vero danno all’Italia avallando di fatto la caduta di Berlusconi nel 2011 e la successiva nefasta austerità; parlo delle sinistre da Monti in avanti, da dopo il 2011: tali fazioni di “izquierda de pacotilla” non è che fossero incompetenti, semplicemente NON facevano e NON fanno l’interesse dell’Italia ma quello di paesi stranieri nascosti sotto il cappello dell’EU. Prova ne è che Sandro Gozi, il fido Gozi del PD, renziano della prima ora e predecessore di Savona alle Politiche Comunitarie (pensate che i gialloverdi non hanno nemmeno sostituito le sue persone nei ruoli di impiegati ministeriali), si candiderà in Francia per le EUropee. Si, avete capito bene, Gozi, un italiano, farà campagna elettorale in Francia, protetto dall’ala macroniana locale. Da fuori di testa, una vergogna senza confini, mia opinione.
Posso invece confermarvi – con piacere – che i gialloverdi in generale NON sono venduti, assolutamente no. Ma purtroppo temo siano tentati di usare metodi tipici della sinistra; della serie, dico che faccio una cosa, poi arrivato al governo ne faccio un’altra e non te lo dico. O non ti spiego le cose, soprattutto le conseguenze degli atti politici futuri. O qualcosa del genere. L’esempio del Trattato BRI con la Cina rimasto segreto come fu per il TTIP – ai tempi atteggiamento criticatissimo da Lega e M5S – ne è l’esempio più lampante.
Questo NON va bene.
Ora, dopo aver letto l’ennesimo articolo farneticante sulla moneta, stile MMT (teoria che pecca sul controllo dell’inflazione, inesistente, mi direte poi, ricordatevi queste parole, …) proposto da improvvisati pasdaran gialloverdi in veste di scienziati della moneta basati in Val Brembana o nella Bassa Veneta – ricordatevi che un influente portavoce del Governo è un ex concorrente del Grande Fratello, a proposito di meritocrazia, … – ritengo di aver colto il ruolo civile che deve avere una informazione seria pre-elettorale. Ossia, spiegare le cose e le conseguenze degli atti politici dei governanti, anche futuri, anche se taciuti. Si chiamava una volta “Il primato Civile e Sociale degli Italiani” di Vincenzo Gioberti, un profondo cristiano, lettura molto moderna che però è diventata tremendamente demodè in paese che sta diventando selvaggio a passo di carica, il paese del “familismo amorale” ossia del “tengo famiglia“.
Per chi non lo avesse capito i conti italiani NON tornano, Salvini non parla di economia semplicemente perchè i conti italiani stanno saltando per aria. Pensate che il debito pubblico sale di 6 miliardi al mese, come citato ieri da alcuni organi di stampa. Considerando che il PIL sarà a crescita pari a zero nel 2019, considerato che le pressioni recessive si stanno moltiplicando, facilmente si sfioreranno i 100 mld di euro di maggiore debito a fine anno, a parità circa di PIL.
Ossia, conto della serva, l’Italia andrà entro fine 2019 verso il 140% nel rapporto debito statale/PIL (considerando l’economia sommersa come da EUROSTAT pari al 20%, ossia al livello concordato dal governo Berlusconi, opportunamente gonfiato per fare più deficit, ndr). Considerando l’economia sommersa più onestamente al 12% come calcolata analiticamente dall’ISTAT, non lontana dall’economia sommersa della Germania recentemente aggiornata a circa l’11%, siamo oltre al 150% di rapporto debito/PIL. Se poi consideriamo come paragone il livello di rapporto debito/PIL che innescò la crisi greca nel 2010, 140% senza computo dell’economia sommersa, capiamo che le acque italiane a breve saranno agitatissime.
Quello che nessuno vi dice è la supposta soluzione leghista, che viene stranamente tenuta nascosta: si chiama MINIBOT. Ieri, consultatomi con amici, ho fatto due conti, mi sono fatto dare qualche dato ed ho fatto le valutazioni del caso. Ossia mi è tutto chiarissimo, incluse le conseguenze di tale misura.
Dunque, visto che tutti noi siamo contrari alle fake news ossia alle verità taciute posso annunciarvi che che appena prima delle elezioni EU vi spiegheremo noi per filo e per segno, con dovizia di numeri, cosa la Lega ha in mente per il futuro, per raddrizzare i conti. Così potrete votate sapendo cosa votate, non solo chi votate. Anche perchè dopo le elezioni EU il piano verrà messo in atto.
Lo scopo è fare chiarezza e trasparenza: non esiste in nessun paese civile che si nascondano le proprie intenzioni post-elettorali, che non si sappia per cosa si vota (dovrebbe essere il contrario, che dite?). Tutti devono sapere cosa comporterà utilizzare i MINIBOT, ossia votare Lega. Per quanto riguarda il sottoscritto, è risaputo che considero un tradimento ogni soluzione che faccia pagare il conto alla classe media e bassa, ossia la spina dorsale della società italiana. Di per sè ho la mia idea sui MINIBOT ma resterò assolutamente fattuale, ve lo assicuro, senza nascondere nulla e senza imporre la mia visione delle cose. Fattuale, i fatti dicono più di mille discorsi televisivi.
In tutto questo è un dato di fatto che la sinistra difende ormai i miliardari, usando i voti della classe bassa e bassissima che pensano ancora di votare partito comunista (viene da dire, come andare a letto con una vecchissima donna pensando a quando costei aveva vent’anni, …). Bisogna invece vedere a chi vorrà far pagare il conto la Lega, lo scopriremo nei dettagli. La valutazione la faremo con metodo, applicato ai MINIBOT: non c’è nessun secondo fine se non quello di fare chiarezza, permettendo a tutti voi di votare con coscienza, sapendo cosa si vota. E cosa faranno col vostro voto.
D’ogni modo più vado avanti è più mi convinco che una patrimoniale da far pagare, che so, oltre i 750’000-1’000’000 di euro di patrimonio (come succede in Francia) sia la soluzione migliore, temendo che i MINIBOT si trasformeranno in macelleria sociale. Il punto comunque non sta nella patrimoniale in sè, o nei MINIBOT che ritengo ne sarà un surrogato (in quanto qualcuno “li pagherà”, inevitabile, …) ma a cosa servirà detta imposta starordinaria: se si vorrà utilizzare l’extra gettito per uscire dall’euro sarà una patrimoniale utile, ne scrissi in tempi non sospetti.
https://scenarieconomici.it/patrimoniale-per-uscire-dalleuro-pagando-il-debito-estero-sarebbe-un-prestito-richiesto-ai-cittadini-e-costerebbe-quanto-la-patrimoniale-che-la-germania-vuole-imporre-allitalia/
Se invece servirà – ed in questo sembrano purtroppo accomunati sia i leghisti che la sinistra – per restare nell’euro sarà (ritengo) un disastro, direi la fine dell’Italia e dell’EU assieme a lei (sarebbe un caso interessante, un caso rarissimo: di suicidio-omicidio di sistemi economici, …).
Nel caso Leghista qualcuno dovrà spiegarmi bene chi pagherà il conto coi MINIBOT. Perchè, inevitabilmente, solo gli improvvisati equivalenti del concorrente del Grande Fratello citato sopra possono pensare che il conto del debito pubblico non verrà pagato utilizzando tale artifizio, infatti qualcuno il conto dovrà per forza pagarlo (…).
Ricaveremo noi chi, applicando la soluzione dei MINIBOT. Fra qualche settimana presenteremo l’analisi. I conti sono già pronti e fanno parte del ventaglio di opzioni sul tavolo di Bagnai, Tria e Borghi.
Per intanto godetevi gli ultimi balli sul lussuoso Titanic Italia.
Mitt Dolcino
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