Pochi si rendono conto che l’impero anglosassone, prima britannico e poi americano, è durato quasi 250 anni, con un staffetta con Washington di fatto a partire dalla fine della prima guerra mondiale. Trattasi di una sfida ad un impero secolare, sebbene anomalo, soprattutto post-1945: gli USA sono stati prima colonia, liberandosi dei diciamo invasori sia inglesi che francesi che spagnoli. Dunque sono diventati Stato, con l’eredità di un paese ricchissimo ed immenso, tutto da costruire, lontano e quindi inattaccabile dai poteri dell’epoca. Questo per dire che, assieme alla multiculturalità tipica di un paese fatto da coloni di stirpi diversissime, hanno goduto dall’inizio di enormi vantaggi. Che tutto sommato non hanno sfruttato, quanto meno nel senso coloniale storico…
Quello che ci mancherà degli USA è il fatto che, come la Russia, NON necessità dei beni materiali dei paesi che stanno sotto il suo ombrello ossia non deve necessariamente approvvigionarsi di risorse pagandole molto meno di quello che valgano correntemente. Il contrario vale invece per i poteri coloniali storici (Francia, Spagna, Inghilterra, Germania) che infatti sono sempre stati “cattivisssimi” con le loro colonie, vedasi ad es. l’atteggiamento dell’EU con la Grecia post-2009, di fatto ridotta al livello di un paese da terzo mondo in termini di vigore economico e sociale.
Ora, il dominio incontrastato degli USA figlio di Yalta è sotto attacco da parte di Cina ed EU franco-tedesca, ossia anche e soprattutto dagli stessi soggetti sconfitti 70 anni fa ed ancora pieni di livore anti-americano; a questi si aggiunge l’Iran, paese regional-imperiale con ambizioni enormi ma sempre messo nell’angolo per colpa dell’eccessivo pragmatismo sciita, di fatto un tratto coloniale di per se (…).
La Russia tutto sommato sta attaccando “giusto per difendersi”, non avendo necessità di sfidare gli USA – con cui condivide valori e valutazioni geostrategiche incredibilmente simili, … -; certo, per Mosca NON è accettabile essere attaccata in gangli vitali della sua geopolitica, leggasi Ucraina, dunque è praticamente obbligata a difendersi eventualmente anche attaccando, vedasi il recentemente caso del Venezuela supportato dalla Russia (chi la fa l’aspetti….). Quello su cui non si riflette mai abbastanza è il perchè sia stato montato un caso assurdo come il Russiagate, che infatti oggi possiamo dire essere pura fake news: l’unico modo per permettere alle potenze emergenti – Cina ed EU franco-tedesca di fatto alleate in veste anti-USA, la Russia NON è potenza “emergente”, infatti c’è sempre stata, da Yalta in avanti – di sostituirsi a Washington era ed è far litigare le due grandi potenze vincitrici che se alleate potrebbero fare una nuova Yalta, tenendo fuori dai giochi la ambiziosissima Berlino e la popolatissima Cina. Da qui le bugie del Russiagate.
Ma, approfondendo ulteriormente l’analisi, va ricordato che un dominus può essere messo in ginocchio solo dagli insider, storicamente ogni impero è crollato sotto il peso della propria inefficienza. Il fatto è che gli USA non sono tecnicamente inefficienti: hanno l’armata più forte, la tecnologia più avanzata, restano ricchissimi, addirittura dispongono della moneta di riferimento globale…. dunque l’epilogo non è scontato secondo chi scrive, anzi. Invero, quello che sta succedendo è che gli USA sono stati traditi dai propri alleati, prima di tutto Germania e Francia. La prova provata è che l’Ucraina, poi destabilizzata a partire di fatto da fine 2012 – ovvero dopo aver liquidato il filo USA Berlusconi ed il suo alfiere libico – era di fatto tecnicamente già un membro NATO dal 2008, grazie al lavorio per l’annessione di G.W. Bush. Nel meeting NATO di Sofia, Kiev non divenne membro NATO provate a dire grazie al voto cruciale di chi? Di Berlino….
Appunto.
Ossia, dire che Berlino ha tradito Washington è ormai lapalissiano (assieme a Parigi, con cui è in asse dopo l’uscita di Londra dall’EU, tecnicamente la stessa cosa successa durante il nazismo quando Londra rifiutò un’alleanza globalista ante-litteram con la Germania, facendo leva sulla dinastia reale dei Windsor che di fatto è tedesca, ndr). Le consulenze, le cointeressenze, le affiliazioni transatlantiche nate sotto l’ombra delle logge massoniche filo europee della East Coast USA hanno semplicemente completato l’opera, ungendo gli ingranaggi giusti per portare al potere l’Obama della situazione, evoluzione 2.0 del clan clintoniano che ebbe i suoi primi successi proprio smontando venti anni prima un pezzo chiave del meccanismo di potere USA in EUropa, ossia permettendo di annichilire la classe dirigente storica italiana con Tangentopoli (…).
Oggi Donald J. Trump deve andare al cuore del problema se vuole conservare il suo vantaggio geostrategico globale, ossia per evitare di diventare un attore regionale. Chi scrive ritiene che non appena verrà trovato un accordo di facciata con Pechino, il passo successivo sarà attaccare l’EU con cui Pechino è sommariamente alleata ma – notasi – solo nell’intento di indebolire gli USA. Ed in tale contingenza soprattutto l’Italia inizierà a ballare, visto che sarà il luogo dove si combatterà la prossima guerra geostrategica per interposta persona (…).
Ora l’Italia: la Penisola è una costruzione anglosassone, a tutto tondo; unita coi soldi ed i favori britannici nel 1860 approfittando del caos post-restaurazione, è stata mantenuta nell’alveo anglosassone fino a ieri, con la staffetta post WWII verso gli USA. Ossia, se cadono gli anglosassoni l’Italia è finita nella sua Unità.
Detto questo la situazione attuale è già di putrefazione politica, economica e sociale, non so se i lettori si rendono conto che un paese dove i propri figli preparati emigrano per assenza di prospettive lasciando spazio a neri ignoranti e senza cultura pronti a dare il voto agli stessi che di fatto rispondono ai poteri coloniali europei che li affliggono a casa loro (parlo delle sinistre cooptate all’EU) è un paese prossimo al collasso. Se ci aggiungete il fatto che i multimilionari/miliardari stanno aumentando a dismisura in parallelo all’annichilimento della classe media locale, considerando che il Belpaese è davvero un paese ambitissimo, capite che l’austerità e l’euro potrebbero davvero essere gli strumenti per mettere in ginocchio Roma non solo per sottrarre risorse ma soprattutto per rompere quell’unità tanto fastidiosa per i poteri coloniali EUropei di oggi e di ieri.
Una suddivisione “statistica” (ma guarda un po’ quante analisi hanno fatto gli stranieri “a nostra insaputa” su come dividere l’Italia…)
E’ infatti un dato di fatto che Londra fece bene i suoi calcoli nel 1860 visto che a valle dell’Unità d’Italia ci fu la guerra franco-prussiana che indebolì entrambi i contendenti della perfida Albione, a seguire la prima e poi la seconda guerra mondiale che misero in ginocchio il Vecchio Continente ma risparmiarono gli anglosassoni, dando un vantaggio competitivo enorme ai vincitori.
E la suddivisione storica, da cui ben si comprende perchè il cancelliere Metternich nel 1815 considerasse l’Italia “un’espressione geografica” , non uno Stato (guarda caso poi successe “un 48”, …)
Il segnale che suona a morto per l’Italia – a conferma di quanto sopra – è però la mossa a sorpresa di Bergoglio che, in veste di vescovo di Roma, la scorsa settimana si è recato dal sindaco Raggi non per chiedere di salvare le anime dei romani ma di richiamare l’amministrazione capitolina a preservare il bene materiale “Roma” ossia curandolo meglio, a partire dalla strade.
Evidentemente il messaggio di Oltretevere che non si osato commentare è che anche il Vaticano vorrà la sua fetta quando/se l’Italia si romperà.
La voglia di secessione (in Italia vale sempre il classico “Franza o Spagna purchè se magna”, ?)
Due parole sulle responsabilità: troppo facile pensare di dare la colpa agli “esterni”, infatti senza i traditori interni tutto codesto gran-piano di rottura del Belpaese resterebbe relegato nel mondo dei sogni franco-tedeschi. Certamente i politici di sinistra venduti alla Francia, ad es. quelli che lavorano pagati dallo Stato francese, saranno i primi colpevoli.
Oggi Enrico Letta, ex premier PD, vive a Parigi dove lavora per l’Università Science Po dove di norma siformano gli apparati dei servizi segreti francesi
Ma anche quelli in buona fede ma impreparati e magari anche ricattabili avranno la loro dose di colpe, storiche. State certi che soprattutto i leghisti tra gialloverdi (per questione di storiche ambizioni secessioniste, a partire dai vertici) saranno nel caso certamente ritenuti responsabili di cotanto misfatto (…). (occhio ad essere considerati voltagabbana, alla prima vera crisi si rischia la crocifissione, ndr).
Vota Antonio, Vota TAV….
Gli italiani di colpe ne hanno ma meno di quanto si possa pensare, in primis certamente quella di non avere senso civico e quindi di aver accettato l’attacco al proprio Stato di diritto – ed al proprio benessere! – prima con Tangentopoli e poi con il di fatto golpe del 2011 contro un primo ministro democraticamente eletto (…). Ho letto recentemente che anche il Giulio Sapelli che fu primo ministro in pectore per qualche giorno, sembra ormai scrivere da Madrid, magari sarà emigrato anche lui.
Per dire, ho poche speranze che questa volta l’Italia per come la conosciamo da 150 anni si salvi. Sarà il caos, questo è certo, magari passando per imposte straordinarie di dimensioni mai viste nella storia occidentale di paesi non in guerra dichiarata (chiunque abbia dei crediti con lo Stato italiano, beh, auguri…), fomentate da crisi economiche improvvise e violente a valle delle elezioni EU di maggio prossimo ad esempio; evento che nel caso non ritengo sarà comunque solitario ma – speriamo – associato ad un caos globale innescato dagli USA a difeso del suo ruolo di dominus messo in discussione prima di tutto dall’asse Berlino-Parigi, unitamente all’alleato storico-ariano costituito dall’Iran e con il supporto finanziario di Pechino (…). Alla fine nulla che non conosciamo già.
Purtroppo l’Italia insiste in un luogo – un vero crocevia di importanza smisurata – dove secondo molti non dovrebbe esserci un’Italia (unita). Premettendo che chi scrive prega che tutto rimanga tutto come è oggi (solo un miracolo, …), il punto sarà capire nel caso dove farà crack ed in quanti pezzi si romperà-
Mitt Dolcino
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