Il mio voto passerà dalla Lega al M5S alla prossima elezione. PD e FI sono un non contest, la Meloni la stimo e rispetto ma deve ancora dimostrare di essere autonomamente vincente. Scegliere tra gialli e verdi è secondo chi scrive un obolo, senza preclusioni alcune, giusto per cercare un indirizzo non di appiattimento socio-economico, anche all’EU (mia opinione). Ossia, con tale fine in mente si può scegliere l’uno o l’altro, va bene.
Sappiate che scegliere tra gialli e verdi è utile a dare indirizzi più specifici all’azione politica.
Come vedete dal titolo a me piace dare a Cesare quel che è di Cesare: fattualmente sono tenuto ad affermare, checchè ne dicano i media il M5S, che il ministro Tria, ha lavorato molto bene. Fatti, questi maledetti fatti, non mentono mai! Infatti nessuno vi dice che il Tesoro che ha accumulato un “tesoretto” utilissimo al Governo. La Lega non ha invece fatto praticamente nulla a livello economico, mentre ha giustamente messo le redini all’immigrazione. Ma, ahimè, il tasto dolente non sono i barconi – che a volerlo si bloccano in mezza giornata ci fosse stato anche Mattarella a remare dalla stessa parte -, l’economia prevede infatti molto più tecnicismo e strategia, non economia vodoo.
Dunque, ecco spiegato perchè Salvini – che si arroga incautamente il ruolo di capo coalizione – non si è voluto preoccupare degli aspetti dell’economia, troppo complessi, obiettivamente troppo pericolosi politicamente, meglio “vincere facile”. In compenso ci ha pensato Tria ed il M5S che, zitto zitto, ha fatto quasi un miracolo. Ora vi spiego meglio.
Da Finanza e Debito, Banca d’Italia, rapporto di Marzo 2019, a Gennaio 2019
Primo aspetto: il governo ha preso in mano la situazione da settembre scorso, dopo la pausa estiva; a tale data può essere fatta riferire la partenza del track record gialloverde dopo i ritardi imposti da Mattarella sulle nomine. Bene, sappiate che il debito italiano è praticamente rimasto invariato da tale data. Voi penserete che sia una bestialità ma non lo è: infatti per calcolare il debito bisogna considerare (sottrarre dal debito nominale) la liquidità in mano alla Banca d’Italia nel conto del Governo. In poche parole, Tria ha saputo accumulare ben 80 mld di euro, di cui circa 45 mld nell’ultimo mese, dati validati dalla Banca d’Italia.
Mi stupirei che il M5S ora volesse liquidare Tria, nonostante la caduta in corsa della sig.ra Bugno compagna di suo figlio che si sarebbe dovuta nominare in qualche cda statale. Vizietto italico, anzi tipicamente romano, la poltrona….. Ad essere sinceri potremmo andare ad analizzare anche la Lega e quasi certamente troveremmo anche lì qualcosa su cui discutere al bar. Ma il punto non sta qui: bene fa il M5S a confermare che la sig.ra Bugno non va nominata ed anzi dovrebbe fare un passo indietro ma Tria deve restare, perchè ha lavorato bene, lo confermo.
Secondo aspetto: tali 80 mld di euro di tesoreria “in contanti” possono servire per fare molte cose. Prima di tutto per le opere pubbliche, sebbene non ci siano molte possibilità di raddrizzare le cose rapidamente, manca tempo. Parlavo stamattina con l’amico Gustinicchi e lui – notate che non abbiamo opinioni necessariamente uguali, anzi, direi però che ci compensiamo – mi faceva notare come l’aspetto industriale, quello che conta, sia secondario ai numeri economici. Ossia è certo che ci saranno trimestri brutti come PIL nel 2019 – RECESSIONE VERA – ma l’industria italiana è sana (per ora). Fatto salvo che i mercati – ovvero la BCE, che è quella che compra i BTP tramite la Banca d’Italia contenendo lo spread – facciano saltare il banco. La differenza tra la visione gustinicchiana e la mia sta proprio qui: io penso che la Germania farà di tutto per far saltare i conti soprattutto dell’Italia, a maggior ragione dopo la dipartita di Draghi; Maurizio invece afferma che non succederà (…).
La BCE compra attraverso la Banca d’Italia i BTP e tiene basso lo spread…
Entrambi concordiamo invece su un prossimo macro-evento che, post accordo con Xi, anche solo di facciata, vorrà probabilmente far saltare la Germania dove gli fa più male, ossia sulla crescita economica e sull’export: pensate ad esempio se nel bel mezzo di una recessione globale, magari camuffata da una qualche invasione in medio oriente come accade ormai da 30 anni, ci fossero dei dazi contro le auto tedesche in USA… Chi scrive infatti ritiene che la Germania farà di tutto – DI TUTTO – per far saltare il governo italiano, inclusa una crisi finanziaria base spread, in autunno.
Resta il fatto che Roma subirà gli eventi: con una casta di politici al comando approssimativa e purtroppo impreparata, con un primo ministro leghista che economicamente sembra non saperne nulla e certamente ha grandi difficoltà ad affrontare in termini strategici una sfida a Berlino e Parigi (è facile prendere a male parole – anche se spesso se lo meritano, come Macron – ma alla fine non si ottiene nulla al di fuori della soddisfazione). Però Salvini, va ammesso, sa giostrarsi bene con la cricca romana, verdiniani in primis.
Dunque restano quelli che votano, ad indirizzare minacciando rivalse nell’urna.
Alla “romana”: La Zecca dello Stato, quella che stampa monete, fa anche queste cose…. Stavolta li hanno colti sul fatto, ma chissà…
In cuor mio posso solo sperare che qualcuno oltre atlantico abbia compassione, la verità è che meritiamo aiuto non per le nostre capacità o le nostre persone ai vertici, ci salviamo per la nostra geografia. In questo – sigh – Berlino ha ragione, i nostri politici salvo rare eccezioni diventano tali solo per interesse personale e comunque NON premiando il merito. Anche perchè ci fosse davvero un fuoriclasse della politica – ma anche uno normalmente dotato direi – costui con la sola sua presenza metterebbe in evidenza i raccomandati incapaci (ecco il motivo per cui dall’Italia quelli bravi se ne vanno, sanno già che non verrà sistematicamente data loro nessuna chance, per preservare gli idioti – stessa storia che perdura da secoli –). In realtà è ormai impossibile anche definire un politico di razza, visto che le scuole politiche con la fine della Prima Repubblica si sono di fatto estinte: se un politico bravo “dei nostri giorni” era considerato Renzi – ed abbiamo visto che disastri ha fatto per il Paese, svenduto all’asse franco-tedesco – immaginate uno considerato solo “normale” dall’establishment romano…
Osserviamo gli eventi. Per intanto impariamo almeno a valorizzare correttamente i dati reali, quelli che contano (ad esempio leggendo ogni mese il bollettino di tesoreria della Banca d’Italia, che ne è depositaria per conto del Governo, quelli da cui sono tratti i grafici sopra).
Mitt Dolcino