Sarah Lee per Red State
Mentre Julian Assange viene processato e sta presumibilmente preparandosi a combattere contro l’estradizione negli Stati Uniti, vale la pena ricordare il ruolo svolto da Wikileaks nello scandalo delle e-mail di Hillary Clinton [2016], in particolare alla luce delle accuse che gli sono state rivolte.
Julian Assange viene accusato di “cospirazione” per aver effettuato intrusioni informatiche e per aver aiutato Chelsea Manning a creare una password su un computer considerato sicuro del DOD [Dipartimento della Difesa], a sua volta collegato al “Secret Internet Protocol Network” – SPIRNet – del Governo degli Stati Uniti.
Sabrina Siddiqui, Reporter a Washington del Guardian e autrice dell’articolo di cui all’immagine sopra, ha così twittato: Il DOJ ha dichiarato che “Assange è accusato di cospirazione per aver effettuato un’intrusione informatica e si presume che sia innocente, fino a prova contraria e al di là di ogni ragionevole dubbio”.
In un articolo del “New York Magazine Intelligencer” [1], i dettagli sulla relazione fra Manning e Wikileaks – in particolare il rifiuto a testimoniare sulla natura di quel rapporto che la riportò in prigione lo scorso Marzo – sono offerti come promemoria per i suoi lettori sul perché gli Stati Uniti vogliano portare Assange nel Paese:
“Nel 2010 WikiLeaks pubblicò 250.000 fra cablogrammi diplomatici e documenti militari classificati. Il materiale fu passato a WikiLeaks dal soldato Chelsea Manning, che ha scontato 7 dei 35 anni di carcere cui è stata condannata prima che il Presidente Obama commutasse la sentenza.
La Manning è stata incarcerata lo scorso mese in Virginia, dopo che un Giudice l’ha condannata per “Oltraggio alla Corte” per aver rifiutato di testimoniare davanti ad un Gran Giurì che sta indagando su Wikileaks”.
WikiLeaks ha affermato che gli Stati Uniti stanno costruendo una causa contro Assange essenzialmente per il suo coinvolgimento nella pubblicazione delle e-mail dei Democratici, hackerate dai russi durante le elezioni del 2016.
Su Twitter WikiLeaks ha dichiarato che Assange è stato “arrestato per essere estradato negli Stati Uniti come conseguenza di quelle pubblicazioni”.
Tuttavia, quest’ultimo paragrafo è ciò che rende questa storia suscettibile di importanti sviluppi, perché Wikileaks ha svolto un ruolo enorme ma solo nel rivelare il come e il perché le e-mail di Hillary Clinton potrebbero essere andate perse nel 2015 [2].
Una “citazione congressuale” a comparire fu emessa il 4 Marzo 2015 per le e-mail relative ai tempi in cui Hillary Clinton era Segretario di Stato e utilizzava un server non protetto per trasmettere informazioni potenzialmente classificate.
Un anno dopo, in seguito a un “dump of information” [copia del contenuto di un dispositivo di archiviazione del computer] di Wikileaks, ottenuto tramite un hacker del DNC [Democratic National Committee], fu rivelato che, due giorni dopo l’emissione della “citazione congressuale” di cui sopra, il Presidente della Campagna Elettorale di Clinton, John Podesta, inviò una e-mail a una sua confidente sostenendo che Hillary doveva cancellare quelle e-mail.
In effetti, il successivo 10 Marzo 2015 la Clinton annunciò di aver cancellato 30.000 e-mail.
Podestà aveva scritto alla sua confidente Cheryl Mills che: “….. per quest’altro problema – e non per sembrare un altro Lanny [Davis] – dovremo cancellare tutte quelle e-mail il prima possibile”.
Si disse che l’hacker del DNC fosse stato supportato dalla Russia. Se pensiamo all’indagine sulla “collusione russa” che ha attanagliato il Paese negli ultimi due anni, Julian Assange avrà certamente informazioni di grande interesse per il Governo degli Stati Uniti, in aggiunta a quelle su come sia riuscito a decifrare una delle password del computer SPIRNet.
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Note del Traduttore:
[1] https://nymag.com/intelligencer/2019/04/julian-assange-arrested.html
[2] https://m.washingtontimes.com/news/2016/nov/1/wikileaks-emails-reveal-john-podesta-urging-hillar/
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Link Originale: https://www.redstate.com/slee/2019/04/11/reminder-wikileaks-role-hillary-clinton-email-scandal/
Scelto e tradotto da Franco