La simbolica – ed inutile – distruzione dell’Abbazia di Montecassino da parte di Truman fu l’antipasto dell’altrettanto inutile “bomba” a Nagasaki
Dopo questa dovuta premessa di una relativa ed individuale grandezza passata, per andare al cuore dell’analisi di cui al titolo approfitto di un evento luttuoso che ho vissuto recentemente volendo elaborare qualche insegnamento pasquale al riguardo, unica cosa saggia che si può fare in questi casi. Prima di tutto, chiediamoci, il sistema italiano funziona ancora? Parlo dell’umanità del sistema, che per primo si vede nel sistema sanitario di un paese. Inutile dire che oggi il sistema in Italia NON funziona più e le pezze le devono mettere i dipendenti pubblici da 1400 euro al mese che sgobbano sul campo. Ed anche certi medici. Purtroppo il sistema, per come è strutturato, non regge e sembra purtroppo servire in troppi casi per arricchimenti particolari. Ad esempio, la prevenzione: un malato di norma guarisce solo se riesce a prendere la malattia in tempo. Purtroppo le liste d’attesa sono ormai così lunghe che chi non può permettersi di pagare di tasca propria una visita privata (di fatto un obbligo) può morire mentre aspetta una TAC (più di 6 mesi). Poi, quando è grave e gli scoprono “qualcosa”, diventa tutto immediato (15 giorni, per legge) ma ormai è tardi. Come capite questo sistema è perdente, dall’inizio. Una parola sulla ferrea volontà “sistemica” italiana ad usare i chemioterapici, anche in alcuni casi – sembra – con la velata minaccia che eventuali assistenze future nel caso di rifiuto possano essere rifiutate: una follia solo italiana, sappiate che prima di mettere una sola goccia di chemioterapiche nel vostro corpo voi dovete firmare un consenso informato. La persona a me vicina non ha fatto nessun trattamento, costosissimo per altro, in quanto sarebbe stata inutile sofferenza. Infatti i chemioterapici spesso servono a poco, ci sono infatti relativamente pochi tumori che possono essere guariti con il veleno (se leggete le istruzioni ricaverete che molti chemioterapici sono addirittura considerati tossici, nocivi ed anche corrosivi). Dunque va soppesato l’onere fisico di tale trattamento con la qualità della vita risultante. Mi dicono che l’Italia ha un multiplo di linee di trattamento chemioterapico rispetto ad es. alla Francia, ben ricordando che una scatoletta di tale medicamento può valere anche migliaia di euro. Ossia nella Penisola spende tantissimo in chemioterapia, alcuni dicono addirittura troppo. Chiedetevi perché. Finalmente una considerazione sui big killer tumorali la’ da venire, almeno nella zona italiana dove ho vissuto in giovinezza: polmone e cervello, incidenza altissima ed in forte ascesa; il tumore allo stomaco sta diventando raro ed anche quello al pancreas, una volta rarissimo, poi esploso, sembra essersi stabilizzato. Sul cancro al cervello sembra lineare collegarlo all’invasione di micro-onde da cellulari e Wi-Fi. Su quello al polmone, che ormai almeno nel 50% dei casi colpisce gente che non ha mai fumato, mi viene da dire che ci sia correlazione con la guerra del clima ovvero con quelle sostanze che vengono regolarmente immesse in atmosfera per modificarlo (riscaldandola, ndr – come disse il gen. Mini [NATO] la guerra del clima si sta già combattendo -): credetemi, ci sarà un’esplosione di tali patologie in tutta Europa!
Le facce del declino italiano
Un ultimo appunto sull’andazzo dell’Italia. Ormai tutti sembrano rassegnati al declino, tranne gli interessati politici romani che dipingono il mantenimento di fatto dello status quo (e dei propri interessi) con il “grande cambiamento”. Balle. Gli scandali politici, tra intrallazzi, i pranzi verdiniani e le assunzioni di figli degli amici (non solo Giorgetti ma anche Foa, ndr – e mi duole rilevarlo, avendo votato da “quella parte” -), lo dimostrano. Spero di sbagliarmi, ben inteso. L’unica forza veramente nuova e tutto sommato sana mi sembra il M5S; peccato sia terribilmente impreparata ed anche culturalmente ignorante in certe sue persone, dunque anche negli atti politici risultanti; dimenticando per altro quasi sempre che il problema è la crescita e non la redistribuzione (che, di questo passo, fra non molto, sarà solo della miseria, redistribuita un po’ a tutti). Peccato. Ritengo probabile che fra qualche tempo l’Italia arriverà a trovare la quadra con l’equivalente di Casa Pound, non prima però di collassare economicamente. Mitt Dolcino ***** Le immagini, i tweet, e i filmati pubblicati (i contenuti) nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.