Sembra incredibile dover leggere che Roma, per decisione della sindaca Raggi, verrà gestita a livello amministrativo dai militari. Anzi, per la precisione dai generali; addirittura uno, il gen. Giuseppe Morabito è stato in servizio di comando alla NATO in svariate operazioni in giro per il mondo.
In breve, la sindaca Raggi ha fatto un colpo da maestro, certamente ben studiato e sicuramente ben coordinato, con profonde implicazioni là da venire: prima di tutto ha escluso le risorse cresciute dentro l’amministrazione di Roma dai ruoli di comando. In secundis ha risparmiato il 75% degli stipendi per i Direttori di Dipartimento in quanto, assumendo soggetti che sono già pubblici servitori, è possibile agire in tale modo (almeno nessuno avrà da lamentarsi per i costi, il risparmio in stipendi è di fatto certo). In ultimo in tale maniera si sarà imposta disciplina nel caos romano, speriamo anzi che i generali facciano assumere altri marziali alle loro dipendenze. Comunque, in ogni caso, si attende che i rapporti operativi con i Carabinieri saranno assicurati; per cui sono confidente che ogni eventuale inadempienza sarà perseguita in modo assai celere, ad esempio le insubordinazioni.
Siamo sinceri, Roma è troppo bella e preziosa per essere gestita da quella masnada di amministrativi che hanno creato il caos nella Capitale – con buchi miliardari da far impallidire interi stati africani, solo alcune settimane fa si parlava di 12 miliardi di debito accumulato da Roma, buchi NON accumulati dal M5S ma dalle amministrazioni precedenti-. Dunque, ben venga l’esclusione della “banda romana” annidata in seno all’amministrazione: secondo chi scrive è una questione di merito, con i danni fatti in passato non aveva senso promuoverli. Dunque, bene sostituirli con i militari, sappiate che era un mio pallino da un pezzo (io sarei andato direttamente sui generali dei Carabinieri, ma va bene anche così).
La Capitale è lo specchio del Paese, ecco perchè è necessario essere radicali
Nemmeno da dire, i sindacati si sono subito rivoltati per la decisione (penso siano terrorizzati), lamentando qualcosa come «Non si assume senza concorsi»; ossia lamentano forse la mancanza di merito visto che non si sono fatte crescere le risorse interne (sembra una presa in giro ma più o meno i sindacati così hanno parlato, stando a quanto riportato dall’articolo de La Stampa di Torino, vedasi LINK)
I generali “promossi” sono:
il generale di brigata Giovanni Calcara, che diventerà Direttore dei Servizi digitali;
il generale di corpo d’armata Paolo Gerometta, che diventerà direttore delle Risorse umane e sicurezza dei vigili urbani e dunque si affiancherà ad un altro “stellato”, il comandante dei vigili Antonio Di Maggio.
l generale di Divisione Giovanni Savarese, che sarà il direttore della Protezione Civile;
il generale di brigata Giuseppe Morabito, già capo della Scuola di alta formazione della Nato, che guiderà la Scuola di Formazione;
il generale di Brigata Silvio Monti, che guiderà la Direzione tutela ambientale
Buon lavoro ai militari italiani al Campidoglio, tutta Italia è con loro (la versione per i più disillusi può essere invece come segue: si è provato di tutto con risultati obiettivamente disastrosi, va bene tentare anche quest’ultima carta, o sbaglio?).
Mitt Dolcino
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