Tyler Durden per Zero Hedge
Sullo sfondo del mercato azionario cinese in calo di un incredibile 6% in quella che è stata la peggior sessione degli ultimi tre anni, i media statali cinesi si sono affrettati ad invitare alla calma, senza riuscire a placare la tempesta sui mercati.
Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha comunque detto ai giornalisti che la Delegazione Commerciale stava ancora preparandosi “per il viaggio negli Stati Uniti” in quello che, secondo l’Amministrazione Trump, sarebbe dovuta essere la ‘fase finale’ dei negoziati.
Tuttavia, secondo quanto riferito dalla Reuters, si è rifiutato di dire se il Vicepremier Liu si unirà o meno alla Delegazione.
Il Global Times, portavoce in lingua inglese del Governo Cinese, ha affermato che la decisione della Delegazione di attenersi ai suoi piani di viaggio – nonostante le minacce di Trump di aumentare i dazi doganali, espresse questa settimana come conseguenza della frustrazione per il ritmo estenuante dei colloqui (che fino alla scorsa settimana, secondo entrambe le parti, stavano comunque avvicinandosi alla meta) – dovrebbe essere vista come un “gesto di buona volontà”.
Hu Xijin 胡锡 进 @HuXijin_GT ha così twittato: “Siamo stati informati che la delegazione cinese potrebbe ancora andare negli Stati Uniti. Questo dovrebbe essere visto come un atto di buona volontà da parte cinese”.
Tuttavia, il “South China Morning Post” [SCMP] ha scritto che Liu potrebbe ritardare il suo viaggio e lasciare Pechino solo Giovedì, tre giorni dopo la data inizialmente programmata o, eventualmente, cancellare il viaggio del tutto.
In ogni caso, Geng ha dichiarato che le posizioni della Cina sono “chiare” e che si spera di poter lavorare per un accordo che “possa avvantaggiare entrambe le parti”.
“Molte altre volte gli Stati Uniti hanno minacciato di aumentare i dazi doganali”, ha dichiarato Geng quando gli è stato chiesto dei tweet di Trump che minacciano d’imporre dazi punitivi su 200 miliardi/usd di importazioni cinesi a partire dal prossimo Venerdì, “Le posizioni della Cina sono molto chiare e gli Stati Uniti ne sono ben consapevoli.”
E ha concluso: “Crediamo di poter fare dei progressi nei nostri negoziati commerciali e continuiamo a sperare che gli Stati Uniti possano collaborare procedendo nella nostra stessa direzione, per raggiungere un accordo che sia utile ad entrambe le parti. Sono molto preoccupato per il prossimo ciclo di colloqui e stiamo ancora studiando la pratica. La delegazione cinese sta comunque preparandosi ad andare negli Stati Uniti per partecipare ai negoziati”.
Un analista ha dichiarato alla SCMP che i cinesi hanno familiarità con le tattiche di Trump e questo sembra implicare che la Cina non cancellerà i colloqui perché ciò consentirebbe a Trump d’incolparli per il fallimento dei negoziati: “Se la Cina annullasse il viaggio, Trump la biasimerebbe per aver fatto fallire la trattativa”.
E ha concluso: “Una possibile risposta cinese potrebbe essere quella d’inviare negli Stati Uniti una delegazione ridotta”.
A sua volta Lu Said ha detto che: “Dopo i tanti ed intensi colloqui, i cinesi hanno acquisito familiarità con lo stile di Trump e della sua Amministrazione. L’annuncio di Trump sul flip-flop non è poi una così grande sorpresa per la Cina, che dovrebbe comunque prepararsi ad uno scenario peggiore del previsto”.
Negli Stati Uniti i futures del Dow sono scesi di oltre 500 punti mentre il rapporto USD/JPY è sceso dello 0,4%, al livello più basso dalla fine di Marzo. Lo yuan onshore [https://www.money.it/Qual-e-la-differenza-tra-lo-Yuan] ha toccato il nuovo minimo di 7 dollari con il prezzo del petrolio sceso dell’1,5%. L’incertezza sui negoziati ha rianimato i timori sulla crescita globale.
L’avvertimento di Trump, che aveva sospeso l’aumento dei dazi doganali dopo l’incontro con il Presidente Xi a Buenos Aires (in cui entrambi avevano accettato di proseguire i colloqui) e poi ancora di nuovo alla fine di Febbraio (ma assieme alla minaccia d’imporre dazi su ulteriori 325 miliardi/usd di merci cinesi), è stato ribadito la settimana scorsa, in seguito ad una serie di notizie sul fatto che i cinesi stavano chiedendo forti concessioni agli Stati Uniti, causando il blocco dei colloqui.
Il Capo della Camera di Commercio degli Stati Uniti aveva anche avvertito che la Cina stava respingendo la richiesta dell’Amministrazione Trump di porre fine alle sovvenzioni alle imprese sostenute dallo stato “in una vasta gamma di settori”.
I resoconti dei media cinesi hanno respinto l’insistenza degli Stati Uniti nel sostenere che un accordo poteva essere raggiunto entro la fine di questa settimana, alla conclusione dell’11° round di colloqui. I cinesi lo hanno descritto come un “trucco”, ovvero una “campagna di pressione” per cercare di costringere Pechino ad un accordo sfavorevole.
Un quotidiano cinese ha scritto che: “È la solita tattica degli Stati Uniti quella di minacciare un aumento dei dazi doganali: è solo fumo negli occhi e un gioco degli specchi per esercitare una forte pressione sulla Cina. Non deve essere presa sul serio”.
Il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin aveva detto qualche tempo fa che lui e Robert Lighthizer sarebbero andati a Pechino la scorsa settimana per il decimo round di colloqui, conseguenza dei quali la parte statunitense si riservava di “raccomandare o meno al Presidente il raggiungimento di un accordo”.
Trump aveva imposto a Luglio ed Agosto dello scorso anno dei dazi doganali del 25% su un ammontare di 50 miliardi/usd di merci cinesi, salvo imporre un altro 10% su ulteriori 200 miliardi/usd di merci nel successivo Settembre.
Nel frattempo, sullo sfondo delle ostilità commerciali tra Stati Uniti e Cina che angustiano i mercati di tutto il mondo, gli europei hanno espresso la loro frustrazione per le minacce di Trump.
• IL CAPO DELLA CAMERA DI COMMERCIO TEDESCA HA DICHIARATO AL QUOTIDIANO “AUGSBURGER ALLGEMEINE” CHE L’ANNUNCIO DI NUOVE TARIFFE SU PARTE DEI PRODOTTI CINESI “NON E’ AFFATTO UNA COSA BUONA PER L’ECONOMIA TEDESCA”
Con i guadagni di mercato degli ultimi quattro mesi andati improvvisamente in frantumi, tutti gli occhi saranno ora puntati sui prossimi tweet di Trump.
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Link Originale: https://www.zerohedge.com/news/2019-05-06/beijing-says-trade-delegations-trip-washington-still-happening-despite-trump
Scelto e tradotto da Franco
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