Redazione: L’ossessione della Sinistra Liberal per la “razza” sta superando la soglia del ridicolo. Per combattere il razzismo anche dove non c’è sta diventando essa stessa razzista – e intanto già “incorona” il nuovo Barak Obama, il Principe del futuro mondo “marrone”, per superare qualsiasi noioso discorso sull’identità fisica e culturale dei popoli.
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Elizabeth Vaughn per il sito conservatore Red State
Un titolo davvero magnifico è apparso sulla CNN in seguito alla nascita di Archie Harrison Mountbatten-Windsor, il primo figlio del Principe Harry e di Meghan Markle.
“Quanto sarà nero il bambino reale?” Si è chiesta la Liberal CNN.
Sì, è stato proprio questo il titolo della storia narrata da John Blake.
Con il tono serioso che lo distingue ha detto che: “Ci sono alcune domande su come definire razzialmente il bambino reale”.
No, non stava scherzando. E ha così continuato:
“E’ stato sottaciuto qualcosa su cui nessuno fino ad ora si è espresso: perché non definire il bambino semplicemente un ‘bianco’? Perché?
Perché gran parte del discorso sull’identità razziale del bambino contiene echi della one-drop-rule legata allo schiavismo, ovvero dell’era di Jim Crow [https://en.wikipedia.org/wiki/One-drop_rule].
Per favore, non usiamo la nascita reale per tirar fuori ancora una volta un mito pericoloso. Non trasformiamo questo bambino in un’altra ‘grande speranza’ della razza-mista”.
L’abbiamo già vista questa storia. Una persona di razza-mista elevata ad una posizione di rilievo [palese il riferimento a Barak Obama].
Queste cose sono propagandate come prova del progresso razziale, come parte di un nuovo mondo “marrone” in cui il razzismo inevitabilmente collasserà sull’onda delle tante relazioni interrazziali [https://edition.cnn.com/2018/03/02/us/racial-fluidity/index.html].
Ma l’unica persona che sta trotterellando su dei miti pericolosi per trasformare questo bambino in un’altra “Grande Speranza della Razza Mista” sei proprio tu, John Blake (*). Il bambino ha solo pochi giorni e quello che stai dicendo è pazzesco.
Allo stesso modo Carla Hall, del Liberal “Los Angeles Times”, ha scritto un articolo intitolato “Meghan Markle e il Principe Harry alleveranno il loro bambino come un nero?”, in cui ha scritto che:
“Suppongo che una delle prime domande che [il baby Sussex] porrà ai suoi genitori sarà: Sono un nero? E la risposta sarà: sì, lo sei”.
Ma se il baby non l’avesse già indovinato guardando sua madre, che ha la pelle abbastanza chiara, ci sarebbe senz’altro riuscito guardando sua nonna materna, Doria Ragland, che vive a Los Angeles.
No, non credo proprio che sarà questa una delle prime domande che Archie porrà ai suoi genitori, perché esprime un qualcosa d’incredibilmente razzista.
Ma poi la Hall, che è membro del comitato editoriale del “Los Angeles Times”, va oltre:
”Baby Sussex, come per il momento viene chiamato, avrà una vita straordinariamente privilegiata. Possiamo solo sperare che possa vivere finalmente in un mondo post-razziale. Tuttavia, ha bisogno di sapere cosa significa essere una persona di colore nel mondo d’oggi.
Certo, significa dozzine e dozzine di cose, ma la sua vita dipenderà in gran parte da se stesso. Non esiste un’”esperienza nera” – tranne, forse, quando un poliziotto ti blocca perché hai un atteggiamento sospetto. Ma dubito fortemente che possa succedere al giovane Sussex”.
La Hall, quindi, sostiene che non esiste un’”esperienza nera”, ma se dovesse davvero scegliere penserebbe ad un poliziotto che ti ferma perché hai atteggiamenti sospetti.
Ma cosa avrebbe mai scelto come “esperienza bianca?” Oh, francamente non lo so. Penserebbe probabilmente ad un signore costantemente etichettato per essere un razzista.
Per concludere, ogni riferimento a questo bambino, nella stampa liberal americana, sarà dunque preceduto dal termine “birazziale”? Come ad esempio “il Reale birazziale”, o ” il razza-mista Archie”, o il figlio razza-mista del “Principe Harry e di Meghan Markles? “
Sfortunatamente la risposta è: “sì”.
Memo per la Sinistra Liberal: non tutto il mondo ha a che fare con la “razza”, ma è la tua ossessione che lo sta rendendo tale.
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Nota del traduttore:
(*) Effetto ben conosciuto nel mondo della comunicazione: negare un obbiettivo per poterlo meglio promuovere (e vedere intanto l’effetto che fa).
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Link Originale: https://www.redstate.com/elizabeth-vaughn/2019/05/09/race-obsession-heres-best-brightest-covered-royal-birth/
Scelto e tradotto da Franco
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