Proviamo a stare ai fatti: la Cina solo 25 anni fa era un paese pieno di poveri e derelitti, con una economia quasi di terzo mondo. Ma erano tanti. Dunque qualche scienziato occidentale pensò di cavalcare il boom dato da costi di produzione bassissimi, determinati da manodopera povera, per fare soldi. Fu il primo passo della globalizzazione, con enormi quantità di prodotti cinesi che arrivavano senza sosta sui mercati occidentali, facendo abbassare i costi di produzione. Con un problema però: mandavano – e mandano – fuori mercato i produttori degli stessi paesi che comprano i loro prodotti. Ossia i cinesi stanno facendo indebitare i loro clienti, che piano piano perdono potere contrattuale, ossia produzione, tecnologia, brevetti ecc.
La seconda wave del globalismo è quella attuale: accedere ai consumi cinesi. Peccato che la produzione di beni stranieri in Cina possa avvenire solo in Joint Venture al 51% almeno con un socio di maggioranza cinese. Ossia la Cina, che poco teme i prodotti stranieri più cari, può impossessarsi delle tecnologie straniere in loco. Immaginate: la Volskwagen di turno che ha produzione di auto in loco: l’esercito cinese entra in fabbrica e fa sloggiare i tedeschi, che devono lasciare la produzione, le macchine, il know how in Cina. Fino ad oggi più o meno era così: i tedeschi incassavano solo i dividendi. Domani magari nemmeno quelli ed anzi le auto VW in Cina potrebbero venire commercializzate con il nome di Mao-VW, auto cinese clone di quella tedesca venduta solo in Cina. Che potrebbero fare i tedeschi?
Nulla! Questo resta un paradosso naturalmente, ma spiega bene l’essenza di un paese governato da un re eletto a vita (Xi) e con un partito comunista cinese a gestire l’apparato e poca democrazia a bastonare appena necessario 1.4 miliardi di persone. Infatti i tedeschi fanno soldi coi cinesi proprio con dividendi delle loro imprese in loco oltre che comprando prodotti a basso costo dalla Cina; ossia se i tedeschi non comprassero più tali prodotti cinesi i loro costi, delle aziende tedesche, esploderebbero. Inoltre il deficit commerciale dell’EU con la Cina è pari a solo 200 miliardi di dollari, mentre quello tedesco è addirittura risibile, esporta 95 mld USD e ne importa 109 mld USD (2017). Gli States da solo hanno invece un deficit commerciale con la Cina di ca. 419 mld USD (2018). Più altre leve diciamo strategiche (vedasi il titolo)…
Dunque l’unico paese che ha relativamente pochi dividendi in Cina e compra una camionata di beni di consumo dalla Cina, con un deficit di partire commercia di ca. 419 mld di USD sono gli States. Possono fare male.
Unite a quanto sopra il fatto che oggi Pechino sta sfidando Washington sulla base dei consumi in eccesso che gli USA hanno per i loro prodotti, ossia la Cina è forte e ricca solo grazie all’America che compra i suoi beni a credito; dunque capite come possano essere arrabbiati gli USA di cotanta sfida, che è sfida vera, la prima vera sfida in 80 anni (petroldollaro, Italia che sceglie Pechino, Iran, asse coi tedeschi, Venezuela, sfida a Taiwan ecc.).
Infatti Trump sta mettendo dazi con la Cina, dazi che non si fermeranno. Mettere dazi sulla Germania non è invece urgente, per i motivi di cui sopra, vista la struttura intimamente legata della manifattura tedesca con quella cinese, basta abbattere la Cina e Berlino viene giù da sola, come una pera cotta. Facilmente portandosi dietro l’EU, non prima però di annichilire i paesi eurodeboli, che salteranno per primi (quali terzisti dei tedeschi).
La mossa di oggi degli USA va precisamente in tale direzione: Huwaei non avrà più gli aggiornamenti Android. Ossia Huawei non venderà più un telefono SICURO in occidente. Punto e finito. Che poi fosse ormai un segreto di pulcinella il fatto che le backdoors di Huawei non fossero condivise con la NSA resta un dettaglio, ormai lo scontro è oltre, al calor bianco.
Successe qualcosa di simile a ZTE, prima di Huawei: il ban USA di poco la fece fallire. Temo succederà qualcosa di simile oggi con Huawei. Per inciso, pensavo di comprare un telefono di tale marca, da oggi sono certo che non lo farò. Anche perchè senza aggiornamenti è solo questione di tempo prima che un puntuale virus blocchi il vostro telefonino….
Restiamo strettamente ai fatti: oggi gli USA sono ancora la più grande potenza mondiale a livello economico, militare, tecnologico, diplomatico, di intelligence, di ricchezza, di riserve auree; hanno la ricerca scientifica al massimo livello mondiale, basi militari disseminate in mezzo mondo, un numero di flotte militari pari alla somma (11, saranno 12 il prossimo anno) di tutte le flotte con navy carrier attive di Russia, Cina, Francia, e Gran Bretagna messe assieme, 300 milioni di abitanti ed un territorio immenso ricchissimo di risorse ed inoltre con il loro consumi tengono in piedi le principali economie industrializzate mondiali, della serie se smettono di consumare il mondo va in deflazione (ma loro no! Sebbene a pegno di un po’ di sana inflazione per in paese con un debito di almeno 22 trn. USD…): come citato dal ns. ineguagliabile Franco oggi, “inevitabile che il Governo americano possa pensare che sia meglio eliminarla [la minaccia cinese] quando l’equilibrio delle forze ancora lo avvantaggia“. Dunque: chi pensate che sia fesso, gli americani che pensano di riuscire a difendere il loro primato basato sigli hard facts oltre che sugli hard assets o i cinesi assieme ai tedeschi (che vorrebbero tirare l’Italia in una guerra che avvantaggia solo i tedeschi, contro gli USA; ndr) che vorrebbero emanciparsi dal dominio americano, ad come Berlino tentò di fare con l’Impero britannico?
Ieri ero incerto se trattare Salvini o trattare gli USA, come argomento: abbiamo scelto Salvini, assieme ad amici, perchè quanto succederà fiori dall’Italia non la capisce ormai nessuno nella Penisola, non hanno il livello purtroppo a Roma, dopo che sono stati tagliati loro i riferimenti con l’intelligence USA con la firma dell’accordo sulla Via della Seta. Il motivo lo capite spero da questo articolo. E soprattutto considerando che la mossa di Google-Android arriva a meno di 24 ore dalla messa in onda in Cina da parte della TV di Stato cinese di una trasmissione cult in lingua cinese in cui si spinge la popolazione locale a resistere agli USA, prepararsi alla guerra: un film patriottico, di guerra vera…
Spero capiate cosa intendevo quando dicevo dicevo che la firma Italiana alla Via della Seta poteva scatenare la III guerra mondiale: al pari dei petroldollari, gli USA non possono fare a meno delle basi nel sud Italia ed oggi sembra più chiaro come il tradimento italico abbia attivato piani strategici di altissimo livello, che temo implichino anche un approccio torrido e disgiuntivo con l’Italia (personalmente spero Salvini faccia in fretta a licenziare i Geraci, i Centinaio e i Centemero della situazione, ossia i principali promotori dell’accordo con Pechino, …).
Preparatevi al macro evento, che per inciso sarà diffuso: ossia si colpirà la Cina ma per interposti obiettivi. Diversi.
Occhio alla penna (ed agli inevitabili danni collaterali), ormai manca solo il colpo di cannone.
Mitt Dolcino
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