Pochi hanno notato l’invito di Giorgia Meloni alla convention conservatrice USA, di fatto alla Convention di Trump. Purtroppo i media italiani, quasi costantemente filo-Dem, ossia filo EU, ovvero filo Germania sono molto attenti a nascondere ogni evidenza che possa mettere in pericolo il vero progetto globalista delle elites mondiali, l’EU. E l’asse Italia-USA è il vero motivo che soggiace al desiderio di mettere in ginocchio l’Italia, “Kill me softly” diceva una vecchia canzone dei tempi di Nixon…
Ho letto un commento interessante alcuni giorni fa, diceva che Angela Merkel è per definizione anti-sovranista in quanto lei è stata messa a governare dalle elites e quindi difende i privilegi dei suoi benefattori. Verissimo (non sapete quante cose ho imparato dai commenti in rete).
Signore e signori, siamo tornati indietro di 80 anni: anche la seconda guerra mondiale scoppiò grazie a poteri plutocratici agglomerati dietro al primo progetto globalista della storia umana, il nazismo. Ossia un progetto di fatto Europeo, non l’Impero britannico, che restava, appunto, solo britannico. Anche allora furono cooptate le elites europee e fin anche quelle britanniche a vantaggio tedesco, addirittura con Edoardo VIII e mezza dinastia Windsor, che – mai dimenticarlo – è Hannover, ossia tedesca. Fa specie che nessuno rammenti come il principe Filippo e suo zio, il duca Mountbatten (il vero cognome era Battemberg) furono fedeli e dichiarati sodali del progetto di Adolf Hitler. Ecco perchè la Brexit è cruciale, ecco perchè le dimissioni della filo EU Theresa May, una Remainer, saranno importantissime. Il nazismo era un progetto a vantaggio delle elites (soprattutto tedesche), non del popolo, precisamente come succede oggi.
Siamo al dunque, cari colleghi. Ovvero a breve ci sarà un’importante pagina di storia da scrivere: oggi gli USA hanno finalmente deciso di rispondere per le rime al progetto globalista, capeggiato dall’asse sino-tedesco.
Fate conto che il sottoscritto ormai esordisce nelle conferenze chiedendo direttamente se gli astanti sono filo-USA o filo-Cina, nello scontro dei dazi. Se sono filo-Cina discorro volentieri di tutto tranne che di strategie, mi bevo anche un felice calice di vino assieme. Ma non vado oltre.
Per questo avere Giorgia Meloni che tiene aperto il canale con gli USA è importantissimo, letteralmente. Come prima della seconda guerra mondiale i tedeschi avevano comprato il consenso Europeo, costruendo un asse soprattutto in Europa, oggi con l’aggiunta della Cina – con lo stesso obiettivo di allora – si vuole annichilire l’autorità anglosassone. Ossia statunitense.
Già lo sapete: il mio pragmatismo mi spinge a scegliere lo straniero che conosco ed apprezzo, gli USA. A maggior ragione se l’alternativa è Berlino, dopo aver visto come hanno trattato i greci, che di fatto hanno fatto la fine degli ebrei senza finire al crematorio, infatti in troppi sono “solo” morti di stenti. E notate, io credo nell’EUropa, ma non in questa Europa: infatti io non sono tedesco e dunque faccio gli interessi italiani, ossia europei, che sono coincidenti con quelli statunitensi, oggi soprattutto. Ovvero non faccio gli interessi della gente di Berlino (o di Parigi, come disse Trumpp allo scorso COP)
In tutto questo Schauble e Merkel hanno fatto un errore enorme a cui non si può più porre rimedio: fatte le debite proprozioni sul surplus di civiltà accumulata, hanno comunque trattato l’EU periferica attuale come trattarono i sudeti 75 anni fa.
Or dunque, ricordando la mia grande stima per il lavoro del M5S, Fratelli d’Italia resta – letteralmente – l’alternativa alla troika, domenica: oggi il problema italiano è che la Lega ha firmato l’accordo della Via della Seta, che di fatto non porta vantaggi all’Italia se non esportare qualche arancia in Cina e farsi copiare tecnologia dai commercianti di Shenzhen. A pegno di tenerci lo spread basso per qualche mese e di qualche contratto con la nomenclatura al governo, l’accordo parte infatti dai periodi del PD. Ed è continuato con il governo attuale. Ossia spingendoci a rompere liasons storiche.
Dobbiamo andare oltre agli interessi spiccioli e di breve termine, soprattutto a fronte degli eventi che ci aspettano, globalmente (…). Ossia prima di tutto salvare il Paese dalla troika, che qualcuno – anche a Milano – vuole far arrivare in Italia dopo le elezioni di domenica prossima, forse per dividere l’Italia. Dunque dobbiamo rinsaldare l’asse con Washington, ripeto, se vogliamo evitare di diventare schiavi dei tedeschi sotto la bandiera dell’EU.
Chiaro, la Lega attuale va corretta, ci lavoreremo. Ma domenica sarà Fratelli d’Italia la scelta Atlantica, di continuità col passato. A meno che voi preferiate i cinesi ed i tedeschi, che “sicuramente” ci vogliono tanto bene….
Questo è il mio pensiero, finale, dopo averci pensato in modo davvero meditativo e per molte settimane. Confido nell’intelligenza di Salvini, che come sapete ho sempre considerato una buona persona, corretta sebbene talvolta un po’ rozza, certamente mal consigliata e nel caso anche mal accompaganata (e probabilmente anche malamente ricattata; ma nel caso stia tranquillo, secondo me, …, anche se a sto giro il mio voto non lo prende).
Mitt Dolcino
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