Un boato da Atene per il record sui tassi bassi: GRAZIE ALL’ITALIA. E AI SUOI POLITICI !
Mentre la politica italiana è impegnata a preparare il futuro “elefante che partorisce un topolino” con i tanto attesi “minibot” ed a compiere arzigogoli fantasiosi su come e cosa risponderà alla Commissione Europea in merito alla lettera di richiesta di spiegazioni sull’ottemperamento stringente dei parametri sul deficit e sul debito pubblico italiano, qualcuno oltreoceano si sta già muovendo. ORA.
Qualche hedge fund americano si è accorto che tifare Italia non è più promettente ed interessante come prima. Il rendimento in data odierna del BTP 10Y si sta attestando intorno ai 2,67, ed è tendenzialmente un dato in crescita, quando solo un paio di mesi fa il rendimento era di quasi 20 bp più basso. Ciò significa che il titolo non è più gradito come prima dal mercato che lo dà “short”, ovvero da vendere.
In modo quasi perfettamente sincronizzato temporalmente, a partire dal 1 aprile scorso il rendimento sui titoli pubblici greci (Bond 10y) ha incominciato a scendere fino alla grande performance di oggi. Sembra siano diventati improvvisamente liquidi e sicuri a tal punto che per la prima volta nella storia di questi titoli si abbia un rendimento sotto i 3.00.
Oggi si attesterebbe a 2,907 nuovo record minimo come si evince dal grafico sopra riportato. Il mercato sta dando il titolo bund greco 10y “long”, ovvero sta dando istruzioni per acquistare il titolo come “investment grade” e quindi titolo appetibile da acquistare.
Sembra piuttosto che la finanza che conta abbia cambiato cavallo tanto che il differenziale tra il BTP 10y italiano e l’equivalente greco sia anch’esso arrivato ad un record storico minimo pari a un spread differenziale di soli 0,237 punti.
Cosa significa tutto cio? Significa che a breve avremo lo “switch” del titolo italiano con quello greco e noi finiremo in fondo al barile.
Perchè sta accadendo ciò? Ricordate cosa è successo esattamente due mesi fa?
E’ da notare a tal riguardo la perfetta sincronia della discesa del rendimento greco iniziato subito dopo l’accordo siglato dall’Italia con la Cina per la Belt & Road Iniziative (BRI) lo scorso 24 marzo e mai digerito dagli USA.
https://www.farodiroma.it/cina-sviluppi-di-belt-and-road-initiative-bri-di-a-martinengo/
Il “mercato” sta dando dei forti segnali su cosa succederà a breve in Italia in caso prosegua imperterrita con la sua politica finora portata avanti soprattutto a livello internazionale.
E’ chiaro che qualcosa deve cambiare a livello politico-strategico negli indirizzi di politica internazionale da parte del Governo gialloverde. Indirizzi che poi impattano necessariamente su tutte le ambizioni anche, ma non solo in quota leghista che sarebbe intenzionata a capitalizzare gli effetti post-elettorali. Diventerebbero solo pure intenzioni velleitarie se non si prendono opportuni provvedimenti perchè si sta concretizzando l’”incubo greco” da tanti ventilato da tempo ed ora realmente sempre più possibile e concreto a breve termine. Massimo 3 mesi.
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito (i contenuti) sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente ritirati. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.