Tom Luongo
Nel momento stesso in cui Lega e M5S diedero vita ad un governo di coalizione [Elezioni del 2018], cominciò una concertata campagna politico-mediatica per seminare dissenso fra i due membri della coalizione.
Sembra che non passi settimana senza che un titolo di giornale ci dica che “la fine del governo italiano è vicina“, o altre assurdità di questo tipo.
Continui sondaggi, infantili sfide legali, pedanti disquisizioni da parte dei giornalisti europei portano tutte a speculare su quando il leader della Lega si stancherà del suo partner e spazzerà via il governo.
I voti delle elezioni europee erano a malapena stati contati quando è iniziato il conto alla rovescia per nuove Elezioni Generali in Italia. La Lega di Salvini ha preso il 34% dei voti mentre il M5S solo il 17%.
Queste elezioni hanno reso la Lega e il “Brexit Party” di Nigel Farage i due maggiori partiti politici del Parlamento Europeo.
Giovedì scorso Salvini, mettendo a letto alcuni di quei gremlins, ha dichiarato ai giornalisti parlamentari che: “Non ci saranno elezioni anticipate. A Settembre prepareremo il bilancio”.
E ha continuato: “Se volessi far cadere il governo non passerei il giorno e la notte a mettere assieme proposte politiche. Ci sono tante cose da fare, non voglio elezioni anticipate”.
Allo stesso tempo, Bloomberg sosteneva che Salvini stava minacciando di far saltare in aria la coalizione se il M5S non avesse sostenuto la sua parte di programma: flat tax, spese infrastrutturali e un maggior potere politico per le regioni dell’Italia Settentrionale.
Sembra che, almeno per ora, sia stato accontentato: https://www.zerohedge.com/news/2019-05-31/five-star-capitulates-will-back-salvinis-tax-cut-plan-rome-denies-parallel-currency
Il fallimento della leadership di Luigi Di Maio del M5S avrebbe potuto cambiare le cose. Di Maio ha affrontato un voto, Martedì scorso, per restare leader del partito.
Se avesse perso, Salvini sarebbe stato costretto a porre fine alla coalizione perché il sostituto di Di Maio è improbabile che avrebbe lavorato con lui. Quanto meno è quello che Bloomberg stava vendendo ai suoi lettori.
L’UE avrebbe voluto che questo accadesse.
Perché, senza il M5S e non avendo una maggioranza parlamentare, Salvini sarebbe stato costretto a formare un nuovo governo impegnato ad implementare il tipo di riforme volute da Bruxelles.
Salvini sarebbe dovuto tornare assieme a Forza Italia e a Silvio Berlusconi, che aveva abbandonato l’anno scorso per formare la coalizione con Di Maio. Berlusconi, ovviamente, lo avrebbe costretto a fare quello che vuole l’UE.
L’unico possibile partner che non gli avrebbe reso la vita infelice è “Fratelli d’Italia”, che però non ha mai ottenuto percentuali superiori al 5% [ma nelle ultime elezioni europee ha superato il 6%].
Il M5S, inoltre, non sarebbe affatto contento se Salvini chiedesse nuove e immediate elezioni. Quindi, se i voti per la Lega non salissero al 45% entro la fine dell’anno [l’autore si riferisce probabilmente alla coalizione Lega/FdI], Salvini potrebbe rimanere bloccato per un bel po’ di tempo.
E’ questa la vera ragione per cui non sta chiedendo pubblicamente nuove elezioni.
Bruxelles si avventerà su ogni piccola divisione tra i due partiti e tenterà di separarli. E’ questo il motivo per cui la stampa main stream sprona continuamente il suo ego perché chieda nuove e immediate elezioni.
Salvini finirebbe in una coalizione assieme a persone ostili al suo programma sovranista, rendendolo un obiettivo ancora più grande per l’odio dei media.
Darebbe agli scagnozzi di Bruxelles l’occasione per mischiarlo con i nuovi “neo-nazisti di estrema destra” che spuntano fuori in tutt’Europa per spaventare le persone.
Salvini, l’ungherese Viktor Orban, la francese Marine Le Pen – che è più a sinistra della metà dei “verdi” che conosco – e, naturalmente, il britannico Nigel Farage sarebbero quindi i nuovi “spiriti maligni” dell’Europa del XXI secolo.
Ma sono vere tutte queste divisioni fra Salvini e Di Maio?
E’ probabile che ci sia molto più fumo che arrosto. Salvini e Di Maio sono ai lati opposti su alcune questioni economiche di base, ma hanno anche dimostrato, in quest’anno di partnership, una grande capacità di creare un fronte unico davanti all’Europa e agli italiani.
Nessuna relazione è senza problemi. Ma questo non significa che ogni volta che uno non è d’accordo con l’altro di conseguenza il governo debba cadere. Tuttavia, è proprio così che la questione viene presentata ogni giorno.
In effetti, è proprio la capacità di superare le loro differenze ideologiche a renderli così pericolosi.
Perché, in un qualche modo, hanno messo da parte le differenze per affrontare, prima, le questioni più importanti – ad esempio un accordo migliore con Bruxelles e, non fosse concesso, convincere il popolo italiano che non c’è possibilità di negoziato con l’UE.
Ed è qui che risiede il loro potere, mettere in evidenza la natura incurabile e tirannica della leadership e delle regole dell’UE. Mostrare agli italiani che, senza alcun dubbio, ciò che viene proposto dall’UE non sta funzionando per il miglior interesse del loro Paese.
Nonostante le loro differenze ideologiche Salvini e Di Maio sono innanzitutto dei patrioti.
Governando con successo da una posizione euroscettica – e comunque al di fuori della tradizionale falsa divisione tra destra e sinistra – inviano un forte messaggio al resto di quella parte dell’Europa che sta ripensando i suoi impegni verso l’UE.
Nigel Farage sta facendo la stessa cosa in Gran Bretagna con il “Brexit Party”. Ed è per questo che vincerà le Elezioni Generali se il laburista Jeremy Corbyn fosse così stupido da chiederle, dopo i risultati della scorsa settimana.
All’inizio di questa settimana ho parlato con Rory Hall del “Daily Coin” di tutti questi problemi. Ascoltate qui [in inglese]: https://thegadfly.vhx.tv/rory-hall-the-daily-coin/videos/will-salvini-call-for-snap-election-to-save-italy-s-gold-tom-luongo
Guardando la risposta dei mercati ai risultati elettorali dell’UE è abbastanza chiaro che i problemi politici dell’Europa stanno prendendo il centro della scena.
L’UE sta già facendo pressione sul mercato dei capitali italiani minacciando il Paese con una multa di 3,5 miliardi di euro – che gli italiani non hanno – per una potenziale violazione delle regole di bilancio, se fossero implementati i tagli fiscali di Salvini.
Non dimenticate mai che l’idea di austerità della Germania è intesa a mantenere in vita una nazione debitrice, dandole delle briciole di sostegno in cambio della distruzione della sua ricchezza, in modo che i suoi assets possano essere comprati per pochi centesimi al fine di “ristrutturare” il suo debito. Guardate la Grecia.
E’ questo è il piano concepito per l’Italia, con la speranza che alcuni clown presenti nel M5S comprendano meglio che Salvini è la migliore possibilità per ottenere quello che vogliono, altrimenti tutti loro sforzi saranno stati fatti per niente.
L’euro va a rotoli ogni giorno di più mentre i rendimenti dei “titoli del debito” italiani stanno rapidamente aumentando.
I dati economici della Germania continuano a peggiorare più rapidamente delle attese e Donald Trump aspetta dietro le quinte per dare con i dazi doganali una “botta” al mondo intero, se qualcuno lo guardasse per storto.
E’ questa la vera battaglia della Lega e del M5S, non importa chi li stia guidando. Salvini lo sa benissimo.
La grande domanda che ora si pone è se egli sia in grado di guidare questa coalizione, contrapponendosi a ciò che l’Unione Europea le infliggerà da qui a Settembre.
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Link Originale: https://tomluongo.me/2019/05/31/salvini-faces-a-political-minefield-after-eu-elections/
Scelto e tradotto da Franco
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