A giustificazione (parziale e di parte) della ferma volontà di introdurre i miniBOT mi vengono portate considerazioni come quella al titolo, con fonte esponenti soprattutto leghisti: gli italiani vogliono i miniBOT. Vero, non lo nego. Però…. Siamo alle solite! In un Paese come l’Italia dove una classe dirigente senza statisti è incapaci di fare le rivoluzioni dall’alto (top-down), si lascia la patata bollente al popolo a cui si fanno prendere le decisioni critiche, anzi si fa in modo che sia la gente comune a fare le rivoluzioni “imboccate col cucchiaino” dai soliti noti e dai media cooptati e ventriloqui, rivoluzioni appunto dal basso (bottom-up); in modo che poi sia i martiri che le colpe non siano da imputare a chi detiene le leve di comando.
La “medicina” dell’euro, in realtà deliberatamente per farci morire, lentamente?
Oggi vediamo l’ennesimo caso innanzi a noi: finalmente dopo 7 anni di governi “non eletti” l’anno scorso ne è arrivato uno davvero eletto, che però dava e da fastidio. E dunque è stato costantemente attaccato dai media. I gialloverdi iniziarono sotto i migliori auspici, poi, piano piano, giorno dopo giorno, si sono persi per strada, a partire dalla scellerata decisione di non sostituire perfettamente il 50% di tutto il corpo amministrativo ministeriale precedente di estrazione ex sinistra europeista, decidendo di NON fare quanto invece ha fatto Trump per “ripulire” le istituzioni dalla frangia obiamiana.
Di male in peggio, per approssimazioni successive, in assenza di vie d’uscita che non tradissero le enormi ed INARRIVABILI promesse pre-elettorali siamo arrivati ai tragici miniBOT, che somigliano tantissimo ai meravigliosi patacones, la valuta parallela argentina usata durante la mega crisi che portò alla morte di un numero spropositato di bambini per inedia e malnutrizione. Oggi che gli italiani sono esausti sia dalla crisi che dall’assenza di opzioni per uscirne, dopo svariati governi non eletti che puntavano soprattutto a far gli interessi dei partner EU a danno dei propri concittadini, ecco che la maggioranza degli italici si sente pronta ad abbracciare la soluzione di fatto leghista dei miniBOT, che viene dipinta come panacea: uscire dalla crisi senza pagare, continuando a viaggiare in prima. II miniBOT, una copia bella e buona dei patacones.
Il Savonarola si “salvò” dall’atavico odio italico solo perchè venne ridotto in cenere…
Ricordiamo per altro che oggi al governo di fatto c’è Salvini, il nuovo uomo della Provvidenza, quello a cui il paese tutto sta dando carta bianca per soluzionare una crisi che di fatto non ha soluzioni facili o a costo zero. Ma gli italiani, si sa, amano illudersi e dunque sono pronti a dare fiducia al Provvidenziale governatore del Paese, che li lusinga con le sue promesse. Dunque, tutti accettano i miniBOT perchè il loro Sole Salviniano li illumina in tale senso, saranno un successo.
Bene, sappiate prima di tutto che gli uomini della Provvidenza in Italia di solito finiscono male, si chiamino essi Savonarola, Cola di Rienzo o Mussolini. In secundis, non ci sono soluzioni a costo zero per questa crisi: l’EU ci vuole in ginocchio. Un po’ perchè hanno bisogno – con la crisi globale che si avvicina– degli assets italici; un po’ perchè la Penisola ospita 110 basi del loro nemico passato e futuro, gli USA; un po’ perchè temono che Roma possa far cascare l’euro in una crisi terminale, “maneggiata” da qualcuno molto grande e possente interessato a ferire mortalmente i poteri EU che dall’euro traggono la forza economica per cambiare gli equilibri globali. Dunque, questa volta i franco-tedeschi non si fermeranno, vogliono l’Italia e gli italiani sottomessi!
Ossia, RESTANDO NELL’EURO, il conto dell’euro va comunque pagato, non ci sono scorciatoie. E per pagarlo ci sono tre modi:
- tasse tradizionali incrementate a dismisura,
- patrimoniali straordinarie sulla ricchezza e sugli immobili e/o
- patrimoniale asimmetrica sulla classe media e bassa (ossia i miniBOT).
Non ci sono alternative, queste sono le possibilità, magari anche sotto forma di un mix delle tre opzioni.
Per evitarlo bisogna invece decidere di uscire dall’euro, cosa che il governo però NON vuole fare, lo hanno annunciato pubblicamente (anche perchè i tutori di Arcore sono fermamente contrari all’ITALEXIT, ndr).
Dunque, tornando ai miniBOT: secondo qualcuno – per altro di parte – la maggioranza degli italiani, la massa insomma, li vuole; ossia bisogna farli perchè il popoli li chiede; ovvero secondo tale versione – di parte, ripeto – gli italiani vorrebbero una tassa su loro stessi ovvero sulle classi media e medio bassa ma invece esentando le grandi ricchezze: SIETE SICURI CHE SIA PROPRIO COSI’?? Dico io, ma siete sicuri di aver spiegato agli italiani cosa comporterà l’introduzione dei miniBOT, soprattutto per le famiglie? I soliti ben informati sostengono addirittura che il primo promotore della misura miniBOT/simil-patacones fin dal 2014, chiamasi Silvio Berlusconi, li abbia elaborati su consiglio di gente ricchissima come lui che in Argentina ci ha fatto un sacco di soldi ai tempi, coi patacones; infatti quello che successe a Buenos Aires e dintorni fu proprio questo, chi era ricco si arricchì ancora di più mentre la classe media iniziò ad estinguersi se non a morire di fame…
Il debito reale dell’Itaia, senza considerare l’economia sommersa, viaggia verso il 160%!
Detto questo, saltiamo alle conclusioni: oggi non c’è più la possibilità di calciare il barattolo più in là, oggi l’EU vuole che o rientriamo del debito – con le tasse, straordinarie e non – o si fa arrivare la troika. Nessun’altra alternativa. Anche i miniBOT rischiano per altro di essere più una chimera che altro: se l’Italia venisse tagliata fuori dai finanziamenti della BCE salterebbe comunque il banco, miniBOT o meno. Dunque, ecco perchè qualcuno si illude pensando di scamparla coi miniBOT, a meno di piazzare una fregatura ciclopica alle famiglie italiane facendo loro pagare la patrimoniale, ai deboli e solo a quelli mediamente ricchi, solo a loro, esentando però le grandi ricchezze. Questo è in soldoni il piano dell’ex Cavaliere, di fatto non visto con sfavore dall’EU.
E se poi gli italiani capiranno la dimensione della eventuale fregatura – perchè alla fine è inevitabile che capiscano -, che succederà? Secondo voi gli italiani non si arrabbieranno davvero? Stavolta? Dopo essere finiti sul lastrico?
Ai posteri l’ardua sentenza. Ciò nonostante ricordo a tutti che ‘sta volta non ce la si può più cavare con una pacca sulla spalla e nemmeno con un calcio nel sedere: stavolta l’EU per questioni geostrategiche vuole l’Italia sottomessa.
Speriamo che i governanti attuali siano in grado di spiegare per bene agli italiani cosa li aspetta, onde evitare problemi futuri (per intanto, seguendo il piano, non stanno spiegando nulla!).
Mitt Dolcino
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