I renziani hanno fatto il colpo gobbo, anzi così pensavano: comandare la procura di Roma mettendo un “affidabile” al posto del pensionando Pignatone, in modo di “fare pressioni” molto da vicino sullo scomodo governo in carica visto che la procura capitolina è quella che può aprire i fascicoli – ossia indagare – contro il governo. Un’idea “geniale”, come se nessuno non ci avesse mai pensato prima (il cognome Vitalone evidentemente non dice più nulla, …). Ne parlammo in tempi non sospetti – dei rischi -, anzi “per tempo”…
Chi parla non era/è il signor nessuno…
Tutti i supposti scandali (troppi) che riguardano i magistrati oggi sui media dipendono da tale driver, sostituire Pignatone con un affidabile renziano, obamiano-sorosiano e di sinistra in grado di ricattare mortalmente il governo, ossia costringere Salvini a fare il renzusconi.
La nuova sfida: i renziani – o meglio, i fiorentini di adozione – vogliono la procura di Roma (potrebbero così soffiare sul collo dei Ministeri). L’indipendenza della magistratura va preservata!
Il caos che vedete oggi sul caso Palamara gira attorno a tale perno, il renzusconi prospettico.
È chiaro che siamo innanzi ad uno scontro tra poteri, enorme: tra gli europeisti-globalisti ed i poteri tradizionali che hanno governato l’Italia dal trattato di Cassibile in avanti. Non a caso la recente rivoluzione anti-giudici deflagra dal viaggio a Londra di Trump. Ossia, detta in plain italian, dietro al caos ci sono dei terminali filo-anglo americani in seno alle istituzioni italiane, gli stessi terminali che si attivarono nella preparazione di Tangentopoli e che oggi tornano di moda; guarda caso Di Pietro sta facendo di nuovo capolino sui giornali.
Quando Amanda Knox capì che sarebbe stata liberata…
E guarda caso ritorna puntualmente in Italia Amanda Knox in Italia, giusto per spiegare quello che sanno tutti: la magistratura italiana mantiene intatto il suo seme dittatoriale, pre-fascista, che limita i diritti della difesa; lo stesso che incarcerò Gramsci e che fece morire in cella Cagliari, supposto suicida; lo stesso denunciato da Justice Antonin Scalia quando diceva che l’abuso dei diritti di difesa in Tangentopoli andava contro i principi di democrazia.
Bisognerebbe verificare quanti casi simili ci sono stati in passato (senza dimenticare il caso del giudice milanese Diego Curtò, collega di Davigo, che si rese responsabile della fine di Montedison, lavprima azienda privata italiana… per una tangente mai veramente spiegata nella sua genesi!)
Ossia, tradotto, la giustizia italiana non è necessariamente (sempre) democratica, punto. Parola della corte di giustizia europea che ha condannato l’Italia a risarcire Amanda Knox (dimenticandosi per altro dello scandaloso trattamento riservato a Rudi Guede’, ndr).
Quando i cd. “riformatori” rischiano di fare disastri: il caso di Beppe Grillo, la riforma della prescrizione e la giustizia italiana (che funziona peggio di quella Thailandese?)
In tale mega-marasma all’italiana il messaggio negativo è che le forze riduttivamente definite di Soros ormai si sentono tanto forti da sfidare i poteri tradizionali. Ossia il seme EU è ormai incistato nelle istituzioni italiane ai massimi livelli e dirige parti importanti dello Stato italiano.
Come immaginate, chi scrive spera che vincano i poteri tradizionali ma tant’è…
Il problema sta però altrove: l’incapacità del governo gialloverde non può essere “dimenticata” solo grazie alla messa in mora dei supposti nemici, nemmeno quelli giudiziari. Infatti, purtroppo, a mettere reiteratamente lacchè in posizioni chiave si rende comunque il paese ingestibile, magistrati o meno; ecco perché l’aiuto ai gialloverdi sarà, temo, sterile e assolutamente non risolutivo.
E se fosse tutta una montatura…?
Comunque la partita di Renzi per tornare al potere, forte del supporto dei giudici – anzi di una parte della magistratura – e di Berlusconi graziato dai miliardi che arriveranno dalla sentenza contro Vivendi, sembra compromessa. Ricordiamo il nesso con Arcore, figlio dello strano attacco suicida dei francesi contro Mediaset, di Bollore’: a vedere il modus operandi sembrerebbe quasi trattarsi di un caso di attacco finanziario fatto malissimo (apposta?), per perdere, ossia per poi dover sicuramente pagare danni miliardari alla supposta vittima, che in realtà è un beneficiato. Successivamente a tale attacco del raider francese, Berlusconi, – lo ricordo -, in attesa del pagamento dei danni da Vivendi, divenne improvvisamente europeista e poi anti-gialloverde, che caso.
Oggi l’attacco mediatico contro la magistratura che fa politica (da 25 anni) ha ragioni profonde e parte da un errore dei nostri (notasi il plurale) dominus quando si permise/si organizzò Tangentopoli. In breve, diciamolo: Tangentopoli fu la punizione alla classe dirigente italica della prima repubblica per aver annunciato ed eseguito l’uscita da Gladio. Punto.
Quando l’Italia contava davvero! Occhio ai dettagli…
Il vero problema – riflesso nello status quo attuale – è stato che le mani libere dei giudici sono andate troppo oltre e sono state tenute tali per troppo tempo; ad esclusione del periodo di Cossiga in cui, con la sua forza di ministro che si sporcò le mani (…), ebbe la capacità di arginare il fenomeno, ma alla fine venne comunque costretto alle dimissioni anticipate. A partire del 1993 il problema per Roma fu avere i Dem al potere (in USA) durante gli ultimi 8 anni dello scorso millennio, da sempre nemici dell’Italia, almeno dai tempi di Nixon, forse addirittura dalla morte di JFK, in quanto a letto coi poteri ex coloniali europei; ma questa è un’altra storia (…). E poi a riprendere del 2008, con Obama, di fatto una continuità di intenti.
E’ chiaro che controllare giudici e Presidente della Repubblica in Italia significa controllare il paese. Ma, evidentemente, siamo andati troppo oltre.
Ma non pensate che ci sarà una vera soluzione per l’Italia: come vi sto spiegando da tempo, lo Stivale è ormai diventato il terreno di scontro per procura tra poteri storici tradizionali e poteri emergenti, globali ed in EU; dunque oggi nessuno può vincere per KO. E quindi tutti ci usano, per i loro fini: l’EU ci vuole annichilire per trovare risorse per la prossima crisi globale e perché abbiamo troppe basi USA sul nostro territorio, ossia del loro nemico da 100 anni (in senso ampio). Washington invece, seccata dal tradimento dell’accordo sulla Via della Seta, capito che l’Italia va semplicemente usata, senza remore, certamente spingerà i nostri romani a fare il massimo danno ai nemici dell’America, ossia all’EU, fregandosene bellamente se così facendo si farà anche implodere la Penisola assieme ai suoi abitanti, tanto alla fine – si sa – mica ci si può fidare degli italiani… (in tale contesto oggi Salvini va in pellegrinaggio a Washington, speriamo ritorni sano e salvo…).
L’Italia: terra di scontri per procura. Anche oggi?
Questo è il punto della situazione.
Ossia i miniBOT si faranno ed il benessere italico finirà, a breve. Il tutto verrà dipinto come un successo, mediaticamente, così vi diranno (per non farvi inquietare), mentre invece sarà – temo – il classico spararsi agli zebedei per fare dispetto alla moglie. Per inciso, l’unico modo per uscire dal cul de sac – una illusione – sarebbe di iniziare in modo strutturale a premiare il merito nel Vostro Paese, cosa che però nessuno vuole fare in Italia (visto che i gangli statali/politici/boairdi etc. sono al 95%+ composti da raccomandati, è impossibile che costoro permettano ad altri veramente capaci di dimostrare la loro incompetenza, affiancandoli). Per questo il declino italico è uno sviluppo prossimo venturo assolutamente – e tecnicamente – ineluttabile.
Basta saperlo.
Mitt Dolcino
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