Redazione: francamente, se diversa fosse stata la fonte, non avremmo prestato attenzione a questa notizia che, peraltro, ci sembra non sia stata rilanciata dalla stampa main-stream nazionale.
Com’è possibile convertire vecchie lire in euro? Cosa c’è sotto? Perché, che sotto ci sia qualcosa, a noi sembra evidente.
Curioso rilevare che, mentre si parla di minibot come valuta parallela, le mafie (almeno quelle, da noi, funzionano bene) se la siano già fatta, anche se in forma inaspettata. Le vecchie lire! Ma non usavano i bitcoin? Seguiremo, se sarà possibile, questa vicenda.
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Lorenzo Totaro per Bloomberg
Per il momento i minibot proposti dall’Italia potrebbero essere una specie di “torta nel cielo”, ma sembra che il paese un’altra valuta parallela ce l’abbia di già – la vecchia lira!
Un alto Funzionario della Guardia di Finanza ha rivelato questa settimana che le organizzazioni criminali nazionali utilizzano ancora la valuta pre-euro per le loro transazioni illecite.
Non è chiaro come le lire vengano infine scambiate con gli euro. Gli agenti hanno detto che stanno ancora cercando di scoprirlo. La lira ha cessato di avere corso legale a fine febbraio 2002.
“Continuiamo a scoprire grandi quantità di lire” – ha detto Giuseppe Arbore, un Funzionario della Guardia di Finanza che indaga sui reati finanziari, in un’audizione parlamentare di giovedì scorso – “Le lire italiane costituiscono ancora una parte delle transazioni illecite”.
Le osservazioni di Arbore hanno suscitato stupore tra i legislatori della Commissione Finanze del Senato, presso cui stava testimoniando riguardo un disegno di legge governativo volto a semplificare il sistema fiscale.
Quando è stato pressato perché fornisse degli esempi, ha detto che non poteva farlo, visto che le indagini sono tutt’ora in corso.
“Quando una banconota è accettata internamente da una qualche organizzazione, anche se questa non ha valore legale può comunque regolare le transazioni” – ha affermato – “Stiamo ovviamente parlando di organizzazioni illegali”.
La rivelazione è stata fatta il giorno successivo a quello in cui il Partito del Vice PM Matteo Salvini ha proposto di pagare i creditori dello Stato con i minibot, che alcuni temono possano essere il primo passo verso la creazione di una valuta parallela e persino di un’uscita dall’eurozona.
Anche se è poco più di un’idea e comunque lontana dall’essere introdotta, se mai lo sarà, è stata messa sotto accusa dal Ministro delle Finanze Giovanni Tria e dall’italiano Mario Draghi, Presidente della BCE.
Entrambi hanno detto che aumenterebbe il già notevole debito del paese e che sarebbe comunque illegale se fosse usata come valuta parallela.
Secondo l’attuale legislazione non è più possibile convertire le lire in euro. La Banca d’Italia, anni fa, ha trasferito il valore equivalente della valuta ancora in circolazione allo Stato, ca. 1,2 miliardi di euro secondo il sito web della Banca Centrale.
Non è la prima volta che la criminalità organizzata e la precedente valuta risultano collegate fra loro.
Nel 2012 il rapporto dell’”Unità d’Informazione Finanziaria” della Banca Centrale ha affermato di aver collaborato con l’Anti-Mafia su “segnalazioni di transazioni sospette” relative alla conversione lira-euro.
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Link Originale: https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-06-15/italy-s-mafia-uses-the-old-lira-as-its-own-parallel-currency
Scelto e tradotto da Franco
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