Anche gli angeli mangiano fagioli
Devo ammettere che finora il Prof. Bagnai sembra(va) aver mantenuto un profilo basso da quando ricopre un incarico parlamentare, riuscendo a defilarsi più o meno audacemente e brillantemente da temi “critici” che non siano di sua propria specifica pertinenza anche quando su ciò pesantemente, pedissequamente ed subdolamente intervistato o, meglio incalzato, da noti conduttori televisivi.
Proprio per questa stima che nutro per lui, mi sento in dovere di mettere in evidenza una discrepanza da questo atteggiamento, probabilmente trattasi solo un inciampo ma pur sempre rilevante dato il suo spessore ed il suo impatto mediatico, con l’intento di suggerire una maggiore attenzione a rimanere quello che è sempre parso essere, uno studioso “fuori dal coro”, onesto, acuto, preparato e, non ultimo, sempre alla ricerca della verità, semmai fosse disposto ad accogliere la critica ed a mantenersi coerente con questo profilo di serietà che si è creato in questi dolorosi anni indecorosi per l’Italia vessata e supina a voleri altrui grazie proprio alle bugie dei predecessori politici della compagine di governo di cui fa parte.
Acuto osservatore del mondo reale a tal punto da segnalare persino delle incongruenze politiche non rilevate da altri osservatori politici così attenti a cogliere le negatività di questo governo, come nel caso da lui segnalato della “Sea Watch” italiana in Francia e mai citato finora dalla stampa e da questi soggetti:
Tuttavia quanto ho letto recentemente nel suo blog mi ha lasciato eufemisticamente alquanto perplesso. E non vorrei ritrattare quanto sopra detto e dovere rivedere le mie aspettative su di lui, che andrebbero anche ad inficiare poi le prerogative di tutta la compagine di governo che si fonda proprio sulle persone competente come lui.
Citazione:
Traggo dal suo blog un brano del suo articolo “Verso l’infimo e oltre! “, titolo che lascia presagire correttamente il suo contenuto altamente “tossico”:
“[omissis] Nonostante che la proposta dei minibot sia stato lanciata da Claudio Borghi nel dibattito italiano sette anni fa al primo compleanno di questo blog, e nonostante che io abbia la massima stima per Claudio, come sapete il tema non mi ha mai ispirato particolarmente. Se fate una ricerca del termine minibot su questo sito trovate solo interventi dei lettori, per lo più senza mia risposta. Non c’è un motivo particolare. Non ricordo un intervento di Claudio sulla teoria dei saldi settoriali, il che non significa che non sia d’accordo con essa! Certo è che io di quella roba non ne ho mai parlato. Ma se fate una ricerca con le parole chiave Bagnai e minibot trovate tutt’altro: dal Corriere (tanto nomini…) a Next al Post, passando (grazie a Dio) per una testata seria come Lercio (vi risparmio testate minori…) è tutto un chiamarmi in causa in modo più o meno esplicito, ma sempre piuttosto infondato (date le premesse che vi ho esposto).
Ora, caso vuole che i minibot siano da più di un anno nel contratto di governo, e il fatto che i media se ne accorgano solo oggi già la dice lunga, ma il tema non è questo. L’indecorosa gazzarra che sta tenendo banco da qualche ora sui media (e che fra poche ore sarà sostituita dalla successiva indecorosa e infondata gazzarra) è nata in questo modo qui:
Il travisamento che ha portato a tante dotte analisi si basa su una tecnica semplicissima: si fa una domanda assurda, e si riporta solo la risposta! Voglio solo attirare la vostra attenzione su un punto. In episodi come questi non c’è necessariamente malizia. A me sembra perfettamente possibile, e molto più probabile, che una domanda così dadaista sia potuta venire in mente al volenteroso operatore dei media per il motivo molto semplice che lui, di che cosa siano i minibot, non sa nulla! Che la cartolarizzazione di un debito dello Stato possa servire ad evitare la procedura di infrazione (intendendo quella per debito eccessivo: ovviamente, ce ne sono anche per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, ma il giornalista non si riferiva certo a queste ultime…) può venire in mente solo a chi non sappia di che cosa sta parlando.
Ed ecco un caso preclaro di come l’esplosivo mix di ignoranza e fretta (con la solita porca vanagloria di fare lo “scuppone”) fa girare in tondo per due giorni il meraviglioso circo dei media. D’altra parte, se i circhi sono tondi, un motivo c’è… [omissis]”
Il suo articolo in realtà è molto più lungo e complesso ed i soggetti e gli argomenti “analizzati” sono di diversa profondità e contenuto ma il tema principe è il lancio di strali e invettive contro il mondo insipiente, prosaico, allineato, manipolatore, depistante, farlocco del giornalismo nostrano, su cui si potrebbe essere anche d’accordo e si perde purtuttavia in quella che ritengo essere una clamorosa “fake news” o, in gergo italico più consono ovvero adeguatamente “sovranista”, in un clamoroso “granchio”.
Vediamo perché.
In data 28 maggio 2019 TUTTO il Parlamento all’unanimità approva una mozione denominata dalla stampa semplicisticamente “dei minibot” e scritta anche da persone non appartenenti a forze governative, ma persino di FI e PD.
Traggo dall’Atto parlamentare i nomi degli attori compilatori di tale mozione, nonché dei consenzienti e consapevoli intervenuti:
ILLUSTRAZIONE
FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
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27/05/2019 |
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INTERVENTO PARLAMENTARE |
27/05/2019 |
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PARTITO DEMOCRATICO |
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DICHIARAZIONE GOVERNO |
27/05/2019 |
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO – (SALUTE) |
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INTERVENTO PARLAMENTARE |
28/05/2019 |
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FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
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PARTITO DEMOCRATICO |
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LEGA – SALVINI PREMIER |
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DICHIARAZIONE VOTO |
28/05/2019 |
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LIBERI E UGUALI |
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FRATELLI D’ITALIA |
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FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
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PARTITO DEMOCRATICO |
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LEGA – SALVINI PREMIER |
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MOVIMENTO 5 STELLE |
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FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
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INTERVENTO PARLAMENTARE |
27/05/2019 |
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PARTITO DEMOCRATICO |
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DICHIARAZIONE GOVERNO |
27/05/2019 |
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO – (SALUTE) |
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INTERVENTO PARLAMENTARE |
28/05/2019 |
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FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
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PARTITO DEMOCRATICO |
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LEGA – SALVINI PREMIER |
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DICHIARAZIONE VOTO |
28/05/2019 |
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LIBERI E UGUALI |
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FRATELLI D’ITALIA |
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FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE |
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PARTITO DEMOCRATICO |
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LEGA – SALVINI PREMIER |
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MOVIMENTO 5 STELLE |
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I soggetti politici appartengono a tutto l’asse politico principale presente nel Parlamento, nessuno escluso, per cui ritengo che anche il Prof. Bagnai ne fosse al corrente.
Tralasciando la premessa e la parte del testo ridondante o non utile al contesto, vediamo la parte del testo approvato oggetto della critica:
[omissis] [nda: la mozione] impegna il Governo:
1) a sbloccare il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso imprese e professionisti, accelerandone i tempi, attraverso la verifica della possibilità di realizzare iniziative per:
[omissis]
- b) l’ampliamento delle fattispecie ammesse alla compensazione tra crediti e debiti della pubblica amministrazione, oltre che la cartolarizzazione dei crediti fiscali, anche attraverso strumenti quali titoli di Stato di piccolo taglio, implementando l’applicazione di tutte le misure adottate nella legge di bilancio per il 2019, [omissis], per garantire il rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni ed uscire, così, dalla procedura di infrazione che la Commissione europea ha avviato contro l’Italia sull’attuazione della direttiva sui ritardi di pagamento;
La lettura testuale dell’atto rende merito al giornalista che ha posto, a quanto sembra, una domanda logica sulla base di quanto dichiarato dal Parlamento per chiederne semplicemente spiegazioni e non appartiene alla pletora di domande pretestuose ed insidiose che normalmente appartengono a quella categoria di domande poste da giornalisti così ben descritti dallo stesso Bagnai nell’ ampio articolo postato sul suo blog.
La domanda è posta dal giornalista al deputato leghista Giorgetti e ripresa da Claudio Borghi Aquilini nel suo twitter.
Immaginiamo per un attimo che Giorgetti abbia risposto ad una domanda più estesa, in modo surrettizio ed ingannevole. Possibile.
Concediamo pure al buon Bagnai che la risposta di Giorgetti sia fuorviante e/o fuori tema e/o ingannevole per il lettore. Possibile anche questo.
Il tweet di Borghi che nega di avere detto la frase incriminata non è sufficiente a dissipare il dubbio che lo stesso testo pone. Perchè “i titoli di Stato di piccolo taglio” (nda “i miniBOT”) debbano servire anche per “……uscire, così, dalla procedura di infrazione che la Commissione europea ha avviato contro l’Italia“? anche se non è detto da Borghi, tale periodo è tuttavia inserito nell’Atto parlamentare e poco conta ai fini esplicativi per il pubblico ignorante ed inconsapevole. E’ questione di lana caprina. Perchè essenzialmente Borghi ne è uno dei redattori, come sopra riportato nella lista. E Bagnai dovrebbe ben saperlo anche lui. Quindi dovrebbe spiegarlo al pubblico ignorante ed inconsapevole, invece che mostrarsi insolitamente sprezzante di chi ha titolo di essere ignorante ed inconsapevole proprio perchè fa domande per comprendere.
Ecco gli aspetti oscuri e non dirimenti del contenuto dell’articolo di Bagnai:
- Applicazione del metodo deduttivo per criticare un giornalista che pone delle domande ovvie e prevedibili mostrandole come surrettizie ed ingannevoli senza provarlo
- Invettiva diretta alle incapacità cognitive generiche del giornalista ritenuto colpevolmente e, a parer mio, ingiustamente responsabile di non comprendere un tema tecnico. Anche fosse, è proprio il ruolo avuto dallo stesso Borghi nella redazione della mozione, nonchè dello stesso Bagnai che lo difende, che lo dovrebbe costringere a spiegare.
- Applicazione contemporanea del metodo induttivo per riporre di nuovo astrattamente l’attacco a livello superiore e generalizzando verso difetti attribuiti storicamente ad una categoria professionale, ancorchè esprimano deficienze reali ed affettivamente attribuibili alla “casta”, confondendo il contesto generale con il caso singolo.
- Mancata spiegazione razionale del dubbio, corretto o sbagliato, che esplicita la domanda e che impedisce di fatto al lettore di comprendere il nesso tra l’oggetto della critica e le ragioni della critica.
- Mancata spiegazione del oggetto e della ragione dell’Atto approvato dal Parlamento.
Detto ciò, rimane incomprensibile quanto sorprendente la sua linea contradditoria rispetto al più simpatico e piacevolmente ironico quanto tradizionale “Bagnai-pensiero”, ovvero di non voler approfondire argutamente un tema utile anche al lettore, spesso fedele ed assiduo frequentatore del suo stesso Blog.
Certo, libero di farlo in suo completo territorio. Però, a modestissimo parer mio, in questi tempi incerti, molto pericoloso.
Allora mi sorgono spontanee alcune domande.
Perchè Bagnai evita di affrontare il tema? Perchè rinuncia di spiegarlo?
Perché Bagnai cerca piuttosto di depistare lo scopo vero di una domanda che rappresenta in tutta evidenza un semplice dubbio legittimo, naturale e comprensibile che viene proprio da chi non conosce la materia sulla base di quanto letto nello stesso Atto parlamentare? Ovvero da chi, in quanto giornalista, si dovrebbe appunto immedesimare nei dubbi che si pongono i lettori del giornale per cui scrive?
E’ solo scivolato su una buccia di banana o vuole nasconde in realtà un malessere o le difficoltà dello stesso Governo di fronte alla non volontà di spiegare certe “verità” o impossibilità ad affrontare un tema “intoccabile”, “scottante”, “ non spiegabile” o “facilmente equivocabile” quale quello dei cd “miniBOT” ?
A che gioco gioca Bagnai? Da che parte sta?
Vuole coprire o difendere qualcuno o qualcosa?
Il tema è indifendibile?
E’ possibile anche che il ruolo di Bagnai sia piuttosto quello di coprire l’operato del Governo che persegue in realtà altri fini e scopi da nascondere al pubblico italiano di solito “pagatore ultimo inconsapevole”?
Non è dato sapere. Ma il tempo è giudice.
Tuttavia il risultato di questo atteggiamento ambiguo non concede altro che alimentare ulteriori dubbi e perplessità sull’uso dello strumento chiamato “miniBOT” il cui termine, ricordiamolo, non è nemmeno citato nel testo di tale atto.
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