Spero abbiate capito che Salvini sta deliberatamente snervando i colleghi di coalizione, ovvero sta tirando la volata a se stesso – con consensi “a palla” – molto probabilmente per far cadere il governo gialloverde entro il 20.7.2019; lo scopo sembrerebbe di andare alle elezioni a settembre prossimo per poi fare un governo della nazione (minuscola) assieme al piddino Matteo Renzi ed a Silvio Berlusconi. Due soggetti che – si noti – hanno votato costantemente e reiteratamente contro il governo gialloverde per tutta la sua esistenza, con il fine ultimo vedi di trovare un posto al sole, vedi di difendere interessi che sembrerebbero poco nazionali. Chiaramente sono proprio costoro che hanno i legami strategici con l’EU e che sono alla base di tanti drammi gialloverdi, incluse – probabilmente- le “reiterate ONG” davanti alla Libya; parlo della manina dei servizi segreti francesi e tedeschi in “costante stimolo” per destabilizzare il paese-Italia, non voglio aggiungere altro (…). Questo in teoria sarebbe il piano imposto al nostro moderno Uomo della Provvidenza, sempre che la Provvidenza non ci metta poi il becco…
Il voto e la geografia, presente e passata…
Più tecnicamente il piano potrebbe essere tale per cui il governo dovrebbe cadere entro il 20.7.2019, sempre che non succeda qualcosa di veramente “grosso” (…). Più in dettaglio, il trucco sarebbe questo: Salvini fa cadere il governo; dunque il M5S ed il PD cercano di fare un accordo col PD, che in teoria riesce; ma alla fine Renzi coi suoi deputati si dissocia dal suo partito, il PD, per fare una sua coalizione “non desiderosa” di stare coi grillini, ossia il Renzi si renderà necessario non solo per impedire il governo PD+M5S in una prima fase ma anche per garantire il renzusconi successivo. Più o meno questo.
Infatti, andando giocoforza alle elezioni a settembre prossimo – e molti grillini credetemi che si straccerebbero/stracceranno le vesti visto che nel caso dovranno tornare a lavorare, anche se magari il lavoro non ce l’hanno – , visto che il Senato è votato col proporzionale mentre la Camera con il maggioritario, serviranno anche i voti di “qualcun altro” rispetto a Lega e Fratelli d’Italia, gli unici due soggetti conservatori che tutto sommato hanno onorevolmente concordato il voto in Parlamento durante l’anno di governo gialloverde. Ossia la destra – lasciamo perdere il termine sovranista, che è sorpassato ormai – avranno bisogno dei deputati di Forza Italia e di Renzi col suo nuovo soggetto politico per avere la maggioranza, dunque anche dal soggetto renziano da “remunerare opportunamente” anche per non aver permesso il governo giallorosso in una fase pre-elezioni.
Ossia, tradotto, Renzi sarà nell’immaginario di qualcuno il successore di Berlusconi, nei fatti. Dio ce ne scampi, dico io, in quanto, oltre ad essere soggetto legato a filo doppio a entità Dem d’oltreoceano che rischiano di venire travolte da enormi scandali durante la fine del primo ed il secondo mandato trumpiano, oltre ad essere coperto lui e la sua famiglia di scandali frutto di sospetto materialismo spicciolo (oltre che avere mezza famiglia indagata), è anche una persona poco affidabile oltre che vendicativa, uno che non fa squadra. Ossia è l’opposto di quello che serve al Paese, oggi. Berlusconi invece è semplicemente Berlusconi, sempre il solito, semplicemente (e anche giustamente) offeso perchè abbandonato dagli italiani durante il golpe del 2011 quando lui davvero ci provò a fare qualcosa per gli italiani e non solo per se stesso (fu tradito, si dice, da Napolitano, che spifferò ai sodali francesi il piano di Tremonti per slegarsi dall’euro durante la crisi dello spread) [ci tengo a precisare che Berlusconi, NEL 2011, NON fu abbandonato dal sottoscritto, ndr]. Certo, oggi l’ex Cavaliere resta purtroppo un imprensentabile, soprattutto considerando le sue continue critiche ai gialloverdi nell’ultimo anno (quando era all’opposizione, votando precisamente come faceva il PD, ndr), andando dunque contro all’interesse dell’Italia durante un intero anno, ossia guardando solo i propri interessi spiccioli.
Dall’altra abbiamo Salvini che purtroppo si è comportato da ricattato. Faccio presente che sono fermamente convinto della buona fede del leader della Lega, sebbene lo ritenga assai ridotto ed insufficiente per il ruolo, spero mi scusi, niente contro di lui (ho scritto reiteratamente che Salvini NON premia il merito per sua natura, ndr); ossia ritengo, e lo sottolineo, che umanamente sia una buona persona. Il problema sta nell’eventuale suo ricatto (…), che lo ha costretto molto probabilmente verso strade (provvedimenti) che non erano/sono sue(/suoi).
Diciamola tutta però: se la compagine sarà come sopra indicato, Renzi e Berlusconi a fare l’ago della bilancia al posto dei grillini, il ricatto eventuale continuerà. Con compagni di viaggio così non promette bene, anzi sarà anche peggio di ora…
Prossimamente anche in Italia? Cpn Salvini “maltrattato” ed obbligato dall’ex Cav e da Renzi?
Or dunque, Renzusconi prossimo venturo significa semplicemente avere una Italia pro-EU, ovvero diventare precisamente come Tsipras. Andatevi a vedere la parabola discendente della Grecia sotto il suo governo, che a parole combatteva con l’EU,in pratica era sodale. Infatti, comunque vada, se si vuole far uscire dal cul de sac il Paese, per far ripartire l’Italia, bisogna necessariamente fare deficit ed abbassare le tasse. Questo l’EU semplicemente NON lo può permettere, il fine non è fare uscire l’Italia dalle secche (ma di mantenerla nelle secche, per far arrivare la troika, ndr); or dunque restare in EU sarà il destino oltre che l’interesse del renzusconi, facendo fare alla Penisola ed agli italiani la fine della Grecia ad esempio con patrimoniali più o meno nascoste come i miniBOT, che fanno pagare alla povera gente le tasse che non pagano quelli come Berlusconi.
Semplice, così.
La vera sfida del III. millennio, tutto il resto ruota attorno (durerà acora qualche anno…)
Tutto questo però funziona solo a certe condizioni, negabili via semplici imprevisti (ossia anche con il becco della Provvidenza, che Salvini sono certo conosce, …).
Ossia, prima di tutto bisogna che Berlusconi non trapassi, sempre possibile vista la sua veneranda età ed ai tempi che viviamo; che volete che sia una persona, anche Lincoln o Kennedy erano importanti e potenti ma la posta in gioco era troppo alta per (…). Oggi per fortuna le usanze sono diverse, siamo tutti più umanizzati!
La seconda condizione è che non succeda un enorme macroevento globale, tipo una guerra da qualche parte o l’assassinio plateale di un grande leader mondiale.
La terza condizione è che non ci sia un successivo riavvicinamento dei leghisti e di fratelli d’Italia, magari per impulso nordamericano, con una porzione del M5S staccatasi dal Movimento, evitando dunque il supporto soprattutto renziano; infatti proprio come può esserci una radice del PD che si stacca per fare il partito di Renzi, potrebbe anche succedere lo stesso col M5S (…). Soprattutto se il volere superiore (…) dovesse prevedere la necessaria ostracizzazione di Matteo Renzi, sempre possibile. E magari la messa in naftalina anche dell’ex Cavaliere, per rispetto all’Uomo. Da indagare infatti è il tentativo di distacco di Toti dal Forza Italia, che non sia mai che stia nello stesso solco di logica.
Or dunque, nel caso, a breve ci troveremo a dover tifare – compreso il sottoscritto – per un voto concentratissimo su Lega e soprattutto Fratelli d’Italia, l’unico soggetto politico italiano di cui gli americani tutto sommato si fidano, con un pensierino a cambiare la Costituzione. Infatti sia della Lega (post accordo della Via della Seta, un errore madornale) che di Forza Italia (con Berlusconi comunque troppo vicino a Putin) Washington non si potrà mai fidare. Renzi resta secondo chi scrive un “non problema”, anzi bisognerà comunque marchiarlo nel caso come “marziano” governativo, visto che i Repubblicani USA governeranno probabilmente ancora per 10 anni, ossia il tempo ed i dubbi molteplici sul suo conto faranno comunque il lavoro sporco (Trump non sopporta Matteo Renzi, per ovvie ragioni, stessa cosa i suoi “militari” …).
Vedremo che succederà. Di questi tempi, lo sappiamo, anche gli attacchi militari catastrofici partono ed a tre minuti dall’aggancio degli obiettivi vengono sospesi. Ovvero tutto può succedere. Sfortunatamente, nel caso specifico, la tecnologia USA di punta – in tutti i settori – è talmente avanzata che con grande probabilità la massima parte della platea militare mondiale non riesce nemmeno a percepire la dimensione e la grandezza dell’attacco, ad es. quello che fu in corso a Teheran, poi fermato all’ultimo minuto grazie alla magnanimità presidenziale, di questo si è trattato, non solo mediaticamente questa volta.
Mitt Dolcino
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