Come sapete sono decisamente irritato per certi comportamenti leghisti, tra tutti l’impreparazione e la quasi nulla capacità di premiare il merito, sempre la solita solfa, altro che cambiamento. Se non riuscite a capire cosa intendo basta ascoltare la registrazione “dal vivo” del sito americano Buzzfeed per capire: un ex portavoce di Salvini con accento padano registrato a biascicare in lingua straniera su deal ipotetici di triangolazione coi russi, poi non andati in porto. Ma il punto è un altro, molto più devastante: ci sono dossier pronti all’estero contro l’Italia, anzi con il fine di indirizzare la politica italiana. Questo è l’aspetto più grave, anzi gravissimo. E purtroppo nessuno nella Penisola ne parla. Cercheremo, se permettete, di farlo noi.
Prendo atto della presa di posizione di Salvini, che dice “Querelo“. Ma di che vuole querelare Salvini? Contestualizzi, please. Eppoi, encore, la solita impreparazione: andrebbe compreso chi ha deciso di mandare nella tana del lupo un soggetto decisamente impreparato, secondo alcuni solo perchè è stato persona di fiducia del leader (portavoce di Salvini), addirittura a Mosca, a trattare coi leoni delle materie prime russe (per finanzare un partito, notasi, ndr), ossia trattando con gente che ha accumulato miliardi scambiandosi figurine all’epoca di Eltsin; insomma una via di mezzo tra contrabbandieri ed avvoltoi: se qualcuno ha pensato di fare questo – permettetemi – è stato un vero deficiente, una persona dotata di logica avrebbe nominato nel ruolo un esperto di relazioni e non l’ex portavoce, che dite? (a meno che lo scopo reale non sia in realtà fare l’interesse del paese ma celare interessi particolari, dunque si capisce perchè l’Italia va a fondo). Salvini ha già negato le sue responsabilità, non mi aspettavo reazione differente. Detto questo, nessun reato è stato consumato, dunque la cosa dovrebbe non andare oltre.
E fino a qui abbiamo inquadrato nella pratica cosa significa non premiare il merito ma l’appartenenza, questi sono i risultati (sicuramente ci diranno che il soggetto in questione è un millantatore: ne seguiremo la carriera futura nella Lega e nelle istituzioni, per verificare se verrà punito, appunto, come millantatore, sperando non venga invece promosso, …).
Il secondo punto è molto più importante: il tempismo di questo documento pubblicato su un sito – secondo chi scrive – di dubbia consistenza, guarda caso immediatamente definito da soggetti Dem che ascoltavo ieri su Rai3 nell’approfondimento di mezzanotte come “di un certo spessore”, a parte far cadere le braccia (ci sono siti molto più di spessore di Buzzfeed che invece i Dem hanno spesso denigrato, …), dimostra plasticamente come esistono diversi pronti dossier all’estero arti ad essere pubblicati contro l’Italia, ovvero per indirizzare ed influenzare impropriamente la politica italiana, alla bisogna.
La prima domanda che dovete farvi è: perchè ora? perchè succede oggi che venga pubblicato tale dossier? Cosa si voleva evitare, oggi, con tale dossier?
La seconda domanda, cosa era questo evento da evitare? Forse Salvini che voleva mollare il M5S?
Troppo presto per rispondere. Resta il fatto saliente che gli italiani devono rendersi conto che qualcuno all’estero sta giocando con la loro pelle. Anzi, con le loro tasche: appunto, qualcuno vuole far morire o far vivere il governo italiano, o meglio indirizzarlo, con il fine di raggiungere fini che NON sono nell’interesse degli italiani, ma di soggetti stranieri (Buzzfeed è un sito americano). Riletta: qualcuno all’estero preferisce un governo italiano più che l’altro…
Oggi è difficile scorgere – per ora – quale sia stato il vero driver dello scandalo pilotato di Buzzfeed pubblicato addirittura come audio (tradotto, molto probabilmente c’è anche dell’altro, vedrete che tutto sarà silenziato proprio per questo). Dovrete fare attenzione alle “grandi svolte” dei prossimi giorni, soprattutto lato Salvini, che molti dicono stesse per mollare il M5S. Infatti tale dossier Buzzfeed sembra fatto apposta per evitare un qualcosa, magari una qualche svolta che stava per accadere.
E’ un peccato che il governo gialloverde non sia credibile ossia sia molto impreparato (e.g., che non premi il merito); se fosse altrimenti il governo ovvero la Lega sarebbero intoccabili vis a vis con gli italiani. O forse no, ci sono comunque troppi traditori che ronzano attorno al Palazzo.
Il merito in Italia è appiattimento verso il basso, quale sarà il futuro del Paese?
Nota a latere: leggete oggi su tutti i giornali l’impreparazione degli studenti dell’ex Belpaese, sulla base dei risultati del test Invalsi, per bocca di un ministro della Lega per altro. Ossia, ormai il non premiare il merito è diventato un vero e proprio metodo in Italia. E, appunto, all’italiana, è stato declinato in un tragico “promuoviamo tutti”. Benissimo, così, dietro al solito “volemmose bene” si sta creando una generazione di incapaci, tutti uguali, oltre tutto insegnando ai piccoli italiani fin dalla più tenera età che bravo o non bravo non cambia nulla, merito zero, una schiera di perfetti schiavi incapaci di difendersi nella società competitiva. La Lega, se notate, segue perfettamente lo stesso metodo. Quando stigmatizzavo la falsità fattuale del termine “governo del cambiamento” intendevo questo. Fate presente che io vivo in un paese che già dalle medie separa i bravi dai meno dotati, solo quelli messi nella sezione degli studenti bravi potranno poi andare all’Università. Speriamo mio figlio sia tra questi, altrimenti dovrà diciamo accontentarsi. Ecco, questo ragionamento, su cui si basano interi sistemi paese “seri”, in Italia non funziona. E come vi dico da tempo i gialloverdi, purtroppo, quelli che dicevano di fare del cambiamento un metodo, questo sistema corrotto va benissimo: alla fine troppi interessi convergono affinchè non cambi nulla (l’epilogo italico è già segnato purtroppo, dunque capitano le cose come quelle di Mosca, inevitabile)
Situazione difficile quella del Belpaese. E’ per questo che sostengo da tempo che va premiato il merito, partendo dal basso, evitando il lecchinaggio. Proprio perchè il merito non si corrompe, visto che chi sa di meritare sa anche che non ha bisogno di zerbinarsi (…). Certo, il politico italiano non ama tale approccio, preferendo sodali che può controllare.
Ripeto, situazione difficilissima quella italiana. Difficile uscirne sani, ovvero interi.
Mitt Dolcino
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