Continuerò a battere sul merito perchè la non volontà di premiarlo – il merito – in Italia porterà la Penisola verso la sua tomba, quanto meno come paese contemporaneamente unito, abbiente e democratico. Un altro esempio pratico lo rileviamo oggi: i nostri parvenu, invece di perdere tempo a fare tweet di dubbia utilità, stanno davvero presidiando le nomine EU a Bruxelles? C’è forse un tacito accordo con la sinistra EUropeista per NON sostituire rapidamente il ministro delle Politiche Comunitarie (fu Paolo Savona, da mesi è vacante), in modo da permettere che membri della sinistra vengano nominati nei gangli vitali EUropei? Proprio come successe quando i gialloverdi decisero di non rinnovare con persone di loro fiducia gli amministrativi del ministero, dopo le elezioni, pur avendone titolo? E’ forse in atto un tacito inciucio? Vi presento un esempio, gravissimo, per la delicatezza dei ruoli ricoperti.
Articolo di Dagospia di qualche tempo fa
In breve, due giudici italiani sono stati nominati negli scorsi giorni alla Corte di Giustizia Europea : trattasi di Ornella Porchia e soprattutto Roberto Mastroianni. C’è però un fatto saliente: tali soggetti, che saranno giudici EU in carica fino al 2025 (!!!) sono stati tra i consulenti di Sandro Gozi (PD) al ministero delle Politiche Comunutarie col governo PD; parlo di un politico della sinistra italiana che addirittura si è candidato in Francia per il partito di Macron, arcinemico deigialloverdi. I due neo-giudici italiani risultano infatti essere vicinissimi all’ex ministro Gozi ossia alla sinistra che, lo ricordo, non governa più in Italia da oltre un anno. Nulla di illegale, che sia chiaro, ma resta lo sconforto su come il governo italiano attuale NON riesca ad incidere veramente sulle nomine EU, così almeno sembra: non era forse auspicabile proporre soggetti di estrazione diciamo governativa attuale? Ossia gialloverde?
Sarebbe da approfondire come le nomine EU avvengano, ovvero se il governo italiano in carica possa indirizzare tali nomine italiane nei ruoli (ritengo di si). Aggiungo la mia totale incomprensione su come sia possibile che un ministero delle Politiche Comunitarie resti vacante per così tanto tempo.
Viene naturale chiedersi, nel contesto sopra, che stanno a fa’ Rinaldi e Zanni in EU, mah… Va secondo me assolutamente riletto il contributo del grandissimo Telesforo Boldrini su un altro collaboratore di Sandro Gozi al ministero, decisamente istruttivo:
https://scenarieconomici.it/strategie-per-leuropa-contro-i-populismi-ovvero-come-darsi-la-zappa-sui-piedi/
Ricordatevelo sempre: è dai fatti che si capisce l’andazzo, le parole non contano nulla, credetemi. Parlo dei fatti, tipo quelli sopra riportati.
Verrebbe da dire: cari politici romani, se ci state prendendo in giro, ditecelo. Almeno evitiamo di farci sangue amaro.
Resta la grande delusione, almeno a livello personale.
Mitt Dolcino
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