Celia Schmidt per Off-Guardian
Tre anni dopo lo scandalo dei Panama Papers, i media continuano a discutere dell’impatto di queste rivelazioni sull’opinione pubblica mondiale.
Se qualcuna ha portato ad ulteriori indagini, quelle più rumorose – supportate dal “The Organized Crime and Corruption Reporting Project” (OCCRP), coinvolto nelle relazioni sui Panama Papers – hanno fatto acqua da tutte le parti.
L’OCCRP sostiene di essere “una piattaforma di reporting investigativo senza scopo di lucro, composta da 24 centrali-investigative sparse in Europa, Africa, Asia e America Latina”.
Tuttavia, è quasi completamente finanziato da Soros [https://www.dailysignal.com/2017/06/21/foreign-soros-backed-media-outlet-bashes-conservatives-us-taxpayer-dollars/], uno speculatore che sovvenziona cause radicali in tutto il mondo con l’assistenza e nell’interesse del Deep State americano.
Quindi, qual è stato il motivo reale di questa costosa campagna di disinformazione, condotta su larga scala?
Chi ha orchestrato le rivelazioni e la loro copertura mediatica
Secondo Wikileaks, c’era il Governo degli Stati Uniti (Obama/Clinton) dietro ai “Panama Papers”, pubblicati per colpire la Russia e il Presidente Vladimir Putin.
In effetti, dopo la fuga dei dati, la maggior parte dei media internazionali puntò il dito contro il leader russo, anche se nei documenti pubblicati egli non era nemmeno menzionato [https://off-guardian.org/2016/04/03/panama-papers-cause-guardian-to-collapse-into-self-parody/].
Quello che è ancor più curioso è che pochi mesi prima della fuga di notizie, nel Giugno del 2015, ci fu un incontro a porte chiuse dedicato alla questione russa tra i funzionari del “Dipartimento di Stato” [statunitense], George Soros e Bill Browder, un miliardario londinese.
Sembrerebbe che siano stati proprio questi due uomini d’affari, con il supporto del Governo Obama, a lanciare la campagna di disinformazione per attaccare i loro nemici. E saranno coinvolti anche questa volta.
Arriveranno nuove accuse
Nel Gennaio del 2018, due anni dopo la pubblicazione dei Panama Papers, il “Dipartimento del Tesoro” degli Stati Uniti pubblicò una lista di 210 funzionari e miliardari dell’élite russa, il cosiddetto “Rapporto sul Cremlino”, che doveva fornire la base per una possibile nuova serie di sanzioni.
Ma non ebbe un grande effetto.
“Apparentemente, la lista è stata compilata usando l’elenco telefonico dell’amministrazione presidenziale“, disse scherzando uno dei Funzionari del Cremlino.
Un Funzionario del Tesoro statunitense ammise a John Hudson di BuzzFeed che il Dipartimento, per la parte oligarchica della lista, aveva semplicemente copiato la “Lista Forbes” dei miliardari russi [https://www.buzzfeednews.com/article/johnhudson/trump-administration-admits-it-cribbed-forbes-magazine-to#.iagZD63jb].
La lista era a tal punto ampia da essere priva di significato, resa ancor più insignificante dal fatto che palesemente nessuno sarebbe stato preso di mira.
Ma a Washington D.C. il Deep State continua la sua offensiva.
Nel Marzo di quest’anno la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una “proposta di legge” che richiede alla comunità d’Intelligence degli Stati Uniti di fornire al Congresso informazioni dettagliate sui beni personali di Putin e sugli assets che si pensa siano sotto il suo controllo [https://demings.house.gov/sites/demings.house.gov/files/Draft%20-%20Putin%20Transparency%20Act.pdf].
In altre parole, si chiede ai Servizi Segreti di scovare qualcosa che possa essere usato per giustificare nuove sanzioni contro la Russia. A questo è arrivata la maggioranza Democratica alla Camera, che ha stretti legami con Soros e Browder!
Questa nuova campagna di disinformazione contro Putin e la sua cerchia sarà più o meno come quella già vista nei Panama Papers.
Le Organizzazioni sostenute da Soros e Browder, come OCCRP e ICIJ, saranno incaricate di diffondere i dati preparati dalle Agenzie di Intelligence.
I media internazionali affiliati al Deep State americano soffieranno senza sosta su questa storia per attirare una maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica.
Dopodiché il Tesoro sarebbe forzato ad imporre un nuovo round di sanzioni, ufficialmente per scoraggiare la Russia ma, in realtà, per difendere gli interessi di alcuni e ben noti miliardari americani.
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Link Originale: https://off-guardian.org/2019/07/16/soros-backed-ngo-to-release-new-stories-heres-why-they-are-bogus/
Scelto e tradotto da Franco
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