Come ben sapete, di questi tempi in molti hanno votato convintamente la Lega, oggi primissimo partito italiano. Al caro e stimatissimo amico leghista Telesforo Boldrini, con cui ho condiviso poco tempo a scenarieconomici ma a cui mi sento legato, devo molto, non fosse per l’ingiustizia che il fato gli ha riservato (dopo aver pubblicato un intervento in cui stigmatizzava l’incredibile presenza di soggetti filo francesi nei ministeri, di fatto il repulisti interno poi non ci fu, inspiegabilmente, ndr). Salvini è il leader della Lega. Non sapete quanti insulti mi sono preso da amici ed amiche non leghisti perchè l’ho difeso a spada tratta. Si fa così, squadra e soprattutto si difende la linea del team comunicando gli indirizzi, senza tentennamenti. Arriva però il momento dove si tira una riga e si fa di conto: le promesse sono state mantenute? L’opera di chi rappresenta la tua scelta elettorale è stata utile al Paese? Costruttiva? Prima di tutto un appunto, di metodo: mentre di seguito andremo a scandagliare le proposte di Salvini e cosa ha realmente fatto, rimane un punto aperto, appunto quello del metodo. Che è quello che recriminano i miei amici che Salvini non lo hanno votato: serviva davvero dividere così il Paese, instillando odio reciproco? La politica non è mediazione? Si, lo è. Il problema è che il Salvini – che, ricordo, vive di politica, infatti non ha praticamente mai lavorato nel privato – nonostante la sua lunga militanza non ha una vera scuola politica soprattutto di Stato, è sempre stato un elemento di rottura fin dagli albori leghisti. Dunque resta la domanda: è davvero utile creare cotante divisioni in seno al paese? Secondo chi scrive no, a meno di avere piani diversi che per ora si tengono nascosti (…). Vedremo nei prossimi mesi. Per ora stiamo ai fatti.
“Fermeremo i migranti”: PROMESSA MANTENUTA Su questo nessun dubbio, è stato fatto. Bene, buon inizio, grazie. Non è necessario commentare oltre, sebbene va detto che su tale argomento l’EU era in mora formale, ossia deliberatamente Bruxelles ha contravvenuto ad accordi scritti e firmati da tutti i paesi EU, chiamasi rilocazione, a danno dell’Italia. Ovvero, tutto sommato era facile far applicare le leggi, il problema infatti fu che la sinistra si rifiutò di richiedere il rispetto degli accordi a livello EU, chissà come mai (…).
“Rimanderemo a casa i migranti irregolari”: PROMESSA NON MANTENUTA I rimpatri sono stati minori di quelli dell’era Minniti. Punto.
“Aboliremo al legge Fornero”: PROMESSA FORMALMENTE MANTENUTA CON QUOTA 100 ma in realtà la gente continuerà ad andare in pensione a 70+ anni Qui ritengo ci si dovrebbe impuntare: quale era lo scopo della Legge Fornero? Eliminare il problema esodati? Se era questo, bene, il problema NON è ancora stato risolto, purtroppo. Se il problema era invece permettere l’applicazione di quota 100, bene, sappiate che questo è uno specchietto per le allodole. Lo scopo infatti doveva essere quello di evitare che la gente italiana in futuro andasse in pensione a 70+ anni. Qui la solfa non cambia, si continuerà purtroppo ad andare a 70+ anni. Meglio sarebbe stato fissare un’età massima di pensionamento, che so, a 67 anni, con decurtazione proporzionale dell’assegno. Non si è voluto fare.
“Flat Tax”: DOBBIAMO ANCORA VEDERLA MESSA IN PRATICA, per ora è applicabile ad una platea estremamente ridotta e non si sa da dove arriveranno le coperture. Semplicemente, ricordatevi che con la flat tax non saranno applicabili le deduzioni di legge. Ossia prima di accertare la validità di detta opzione di tassa piatta bisogna far di conto; ovvero fino a circa 30’000 euro annui ritengo non sia vantaggiosa, quanto meno in presenza di mutuo, figli a carico e costi sanitari (…).
“Taglieremo le tasse”: PROMESSA NON MANTENUTA Qui non c’è nulla da aggiungere, i numeri parlano chiaro: le tasse con l’ultima manovra economica sono aumentate, unitamente al deficit ed al debito (ossia le tasse sono salite senza però nessun sollievo sul deficit e sul debito, che sono peggiorati). Azione che temo si dimostrerà catastrofica nell’arco dei prossimi 18 mesi.
“Stop Euro”: PROMESSA NON MANTENUTA, anzi tale proposito è uscito completamente dal radar, ora l’EU “si vuole cambiare dal di dentro”, ben sapendo che per la stessa natura dell’EU – asimmetrica e neocoloniale – è impossibile. Bugia!
“Faremo ripartire l’economia”: PROMESSA NON MANTENUTA E’ sotto gli occhi di tutti. Notate anzi che molti si aspetttano una mazzata di tasse il prossimo anno, soprattutto se/quando Salvini dovesse eclissarsi ed andare a Bruxelles “per cambiare l’EUropa dal di dentro” lasciando il cerino in mano ai M5S o a dei tecnici “andati al potere contro il Suo volere” (i leghisti se saranno furbi arriveranno al punto di rifiutarsi di governare quando si tratterà di imporre tasse ulteriori ed assurde per volere EU, magari mandando il proprio vicerè a Bruxelles, premiato per non aver attaccato l’EU come invece diceva in campagna elettorale, in effetti furono – quanto meno in tema economico -, “parole parole parole…”).
“Faremo investimenti infrastrutturali (per far ripartire l’economia)”: PROMESSA NON MANTENUTA Collegato al punto precedente: Savona aveva trovato la quadra e soprattutto un accordo con Draghi per escludere dal deficit i 50 mld di euro di investimenti a condizione che venisse trovato un ammontare equivalente in BTP serie speciale sottoscritto dagli italiani (io l’avrei fatto e come me molti altri). Risultato: Savona è stato prima ostracizzato dal Governo e poi mandato alla CONSOB. Gli investimenti strutturali restano dunque un miraggio.
“Sposteremo i ministeri da Roma!”: PROMESSA NON MANTENUTA, anzi si fa finta di non aver mai detto nulla in riguardo. Ogni commento è puramente superfluo, terremo sott’occhio Rinaldi che ha sposato la linea leghista, sarà soprattutto lui a dover mantenere la promessa di Salvini.
Minibot: se Salvini non andrà in EU, CI SARANNO, MA A PAGARE IL CONTO SARANNO LE FAMIGLIE (COME FOSSE UNA IMPOSTA PATRIMONIALE, MA CHE SALVERA’ L’ALTA BORGHESIA ITALIANA). Approfondiremo in futuro (…).
Insomma, ad oggi a livello economico la Lega purtroppo, di pratico, ossia in termini di miglioramento del benessere delle famiglie italiane, ha fatto poco o nulla. Dunque, i punti/fronti aperti indicati sopra (escluso il blocco dei migranti – che però non dà da mangiare agli italiani -) sono stati nulli o insufficienti. Ovvero il benessere in discesa delle famiglie italiane continua col suo trend implosivo. Ripeto, DECIDENDO DI RESTARE NELL’EURO, le tasse bisognerà alzarle, non è infatti possibile accumulare deficit e debito senza far nulla. Questo andrebbe detto chiaro. Prima o poi saranno i mercati a mettere a posto le cose. Ovvero, bisognerà scegliere tra la troika o le tasse, INEVITABILE, a voi la decisione. Chi scrive, oltre a ritenere un errore grossolano aver rinnegato l’ITALEXIT (lato Leghista, soprattutto con Boris Johnson oggi a Downing St.), non è necessariamente contro un Governo “in particolare”; dunque si continuerà ad essere una spina nel fianco per coloro che dicono le cose “solo in parte” ovvero manipolando la realtà, fors’anche dicendo bugie. Si vorrebbe solo coerenza da parte di chi governa… solo questo. Mitt Dolcino
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