Che sia chiaro: ad oggi la Lega oggi NON vuole più uscire dall’euro PER SUA PRECISA AMMISSIONE, seguendo lo stimolo pavloviano dei “suoi” imprenditori del nord che guardano sempre oltre le Alpi. Questo succede perché l’Italia è stata direi appositamente – e forse per la prima volta – lasciata per lungo tempo a se stessa, a decidere da sola del proprio futuro (dal dominus storico, ndr). Ossia la Penisola con ‘sta classe politica sta suicidandosi.
Qualcuno aveva “previsto”…
In tale contesto riconosco che Salvini e la Lega rappresentano oggi l’unico riferimento politico; parimenti riassumono bene [entrambi] l’ignavia e l’opportunismo italiani: vanno dove a loro conviene e soprattutto stando sempre col più forte, a pena di equilibrismi improbabili. E dimenticandosi non solo del bene del Paese ma anche di quello dei loro stakeholders. Così è – e soprattutto sarà – con l’ITALEXIT: credetemi, la Lega – assieme ad altri soggetti politici – tornerà ad essere anti-euro, qualcuno dall’esterno che ben conosciamo ci sta lavorando. E pur anche (noi) senza avere MAI ceduto alle sirene rinaldiane dell’ “EU da cambiare dal di dentro”, magari scambiando la faccia per una umile cadrega. Or dunque, sappiate che, avendo chiara la situazione, noi vogliamo continuare davvero a cambiare le cose “dal di dentro“. Ma non dal di dentro all’EU – inemendabile per sua stessa natura, nonostante questo ciò vorrebbe fare la parte carrierista della Lega salviniana – ma dal di dentro rispetto a chi decide veramente: leggasi, la Lega a breve tornerà ad essere pro-ITALEXIT, faremo di tutto per tale fine, non da soli chiaramente. Segnatevi queste parole. E ricordatevi invece chi ha tradito la linea e che a breve cercherà inevitabilmente di tornare sul carro che conta (ho detto per caso il nome di un professore romano che definire banderuola è dir poco?). E non cito nemmeno il travet Borghi, come fosse ormai un dipendente di partito, capace di tutto per questioni di sopravvivenza, proponendo tutto ed il contrario di tutto, a comando. In tutto questo sento invece la mancanza del prof. Bagnai, uno preparato e con le idee chiare che per lo meno ha rifiutato di appiattirsi su posizioni pubbliche incompatibili con il suo passato, ossia che avrebbero completamente negato il suo lavoro pluriennale precedente da anti-euro, almeno lui la decenza del silenzio l’ha avuta. Dico questo perché nel nostro piccolo abbiamo un piano operativo, che stiamo diligentemente perseguendo. Da anni, con la parentesi del 2018, causa tradimenti interni, piano che potrebbe far uscire l’Italia vincente. Oggi posso dire, per la prima volta da anni, di essere ottimista sull’epilogo, alla fine, sebbene ci vorrà ancora un po’. Seguiteci, sono sicuro avrete sorprese. https://www.mittdolcino.com/2019/06/10/anche-rinaldi-rinnega-il-piano-b-per-luscita-dalleuro-a-favore-del-piano-a-i-minibot-il-gattopardo-italiano/ Ad esempio, fra poco, sono pronto a scommettere che la Lega diventerà di nuovo pro-ITALEXIT, ve lo anticipo. Questa volta vigileremo che non si tratti di un mero calcolo politico, ad esempio celando un Renzusconi (mal) mascherato. Ne saremo in grado, ritengo. Nel caso sappiate che non sarà merito della Lega tale ritorno alle origini, ben inteso, ma di qualcun altro con le spalle assai larghe, dietro il sipario. Abbiate pazienza (ed occhio al silenzio di Berlusconi a questo giro, mentre Renzi sembra disperato per il rischio di [sua] vera e totale estinzione).
A volte anche gli Jedi ritornano (a Hollywood), basta che l’Impero si evidenzi…
Per ora osservate le circonvoluzioni leghiste, ci sarà da ridere. Credetemi! E scrivetevi i nomi di chi farà di nuovo dietro front, per una seconda volta: parlo di coloro che erano prima anti-euro (l’anno scorso), poi pro EU (oggi), poi di nuovo pro italexit (dopodomani). Se volete potete citare i vostri nomi di coloro che, secondo voi, lo hanno fatto, magari per mero opportunismo o brame di carriera, nei commenti sotto. Sappiate solo che (in generale, delle persone opportuniste) non ci si può né ci si deve fidare. MD
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