Redazione: Abbiamo la sensazione che d‘immigrazione e diversità dovremo parlare ancora e a lungo.
Qualcuno ricorda quando il nostro paese era in procinto di diventare lo hub degli immigrati di tutto il mondo? Dei 12.000 (ci pare) sbarcati in Italia in soli due giorni?
Qualcuno ricorda le barche delle ONG che a 2-3 km dalla costa libica lanciavano segnali luminosi per essere raggiunte dai gommoni? O la povera Pamela, squartata a 18 anni da un mafioso nigeriano richiedente asilo?
Nessun problema, arriverà presto il reminding giallo-fucsia.
Noi, intanto, ci portiamo avanti con il lavoro proponendo questo brevissimo articolo, che ci ricorda una semplice verità.
Una società libera e civile accetta e protegge la “diversità”, ma se scopo della “diversità” è di distruggere chi l’ha accetta e protetta, allora è forse meglio confinarla, ironicamente, alla sola macedonia di frutta.
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David L. Rosenthal per The American Thinker
La diversità è una buona cosa? A volte, in effetti, è buona e finanche indispensabile.
Ci sono alcune cose che non potrebbero nemmeno esistere senza diversità. La macedonia di frutta, ad esempio. Cosa sarebbe una macedonia senza diversità, ovvero se contenesse solo uva o anguria?
La diversità, se parliamo di mercato, si riferisce alle esigenze e alle preferenze dei consumatori.
Alcuni vogliono il cioccolato ed altri la vaniglia. Alcuni vogliono una coupé ed altri una berlina. Alcuni vogliono vedere “Fast and Furious” ed altri “Beauty and the Beast”.
La diversità nell’istruzione offre notevoli opportunità di studio per persone con interessi diversi.
Alcuni sono interessati alla matematica, altri alla letteratura, altri all’ingegneria, altri alla giurisprudenza, altri alla falegnameria e altri, infine, agli origami.
Ma cosa succede, invece, quando c’è diversità nella visione del mondo, nell’ideologia sociopolitica e nell’orientamento morale?
Possiamo andare tutti d’accordo? Possiamo essere un felice melting pot di persone con valori, credenze, regole e obiettivi diversi?
Vogliamo davvero coesistere con sconosciuti che non condividono i nostri valori? Possiamo davvero tollerarli?
Il nostro è un mondo grande, pieno di diversità, in cui guerre mondiali e conflitti regionali, scontri ideologici e di civiltà, conflitti di frontiera e genocidi sono crudeli fatti della vita.
Quindi, cosa succede quando alcune persone devono affrontarne delle altre? Ovvero, cosa succede quando un leone di montagna incontra un’antilope?
Darwin ci ha detto che noi e le scimmie siamo evoluti da un antenato comune. La sopravvivenza del più adatto sembra quindi essere una virtù.
Ma, per accettare la diversità nella società umana, la tolleranza dev’essere considerata una virtù in modo unanime. In effetti, se applicassimo alla società le teorie di Darwin, la tolleranza sembrerebbe poco attraente per le persone più forti.
Qui, in America, pensiamo che la nostra sia ancora una repubblica libera, nonostante gli attacchi degli ideologi di una certa sinistra, degli ideologi della sharia o infine degli opportunisti del globalismo.
In una repubblica libera la tolleranza dev’essere accettata da tutti, a prescindere dai punti di vista, dai valori, dalle credenze e dalle regole. Altrimenti, qualsiasi repubblica non potrebbe essere del tutto libera.
I paesi liberi, di conseguenza, non possono permettersi di tollerare ciò che è stato progettato per minarne la libertà, per sovvertirne i valori, le credenze e le regole che perpetuano il rispetto e l’amore per la libertà – fino al punto di distruggere la repubblica stessa.
Tollerare tutto questo significa distruggere il fondamento stesso della nostra società.
Alcuni sostengono che, per favorire la diversità, dobbiamo coesistere con tutti gli altri e tollerare a prescindere i loro valori. Ma sul serio lo dobbiamo in modo indiscriminato?
Se il loro programma è quello di trasformare la nostra società rendendola illiberale, un consesso sociale dove i diritti vengono negati e in cui si promuovono programmi di selvaggia inciviltà, ebbene ….. dobbiamo davvero tollerarlo questo marchio di diversità?
Il Preambolo della nostra Costituzione indica gli scopi per i quali esistono la nostra nazione, la nostra società e le nostre leggi.
Sono tutti legati al progresso della pace, della prosperità, della libertà, dei diritti e del benessere di coloro che vivono in America.
Valori diametralmente opposti ai principi sopra elencati non dovrebbero assolutamente essere tollerati.
Non possiamo andare tutti d’accordo semplicemente perché non tutti lo vogliono.
Ad alcuni viene insegnato che i nostri valori sono indegni. Ad altri che le persone che li condividono dovrebbero essere soggiogate, terrorizzate, ridotte in schiavitù, perseguitate e assassinate.
Questo è un tipo di diversità che non possiamo assolutamente tollerare, a meno che non si consideri obbiettivo meritevole la distruzione dell’America e della sua civiltà.
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Link: https://www.americanthinker.com/blog/2019/08/diversity_the_good_the_bad_and_the_ugly.html
Scelto e tradotto da Franco
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