Magari erano a cena assieme a casa Verdini la scorsa settimana…. chissà!
Oggi Megas Alexandros ha spiegato bene i dettagli del teatrino italico. Non che non ci fossimo arrivati anche noi, ma la sua esposizione è stata assolutamente convincente a nostro avviso.
Il punto secondo chi scrive non è il teatrino filo EU ossia filo-globalista – innegabile – oggi in prima serata sulle reti italiane, ma qualcosa di molto più gande che sta succedendo dietro le quinte, ossia come i globalisti stanno ovviando al problema del sovranismo. E della Brexit. Vi proproniamo una rapida sintesi.
Sulla Brexit, la madre di tutti i sovranismi, la storia è oltremodo semplice: la Regina è pro-Brexit ed ha spinto a Westminster un suo fedelissimo, Boris Johnson. Il motivo del supporto imperiale lo tralasciamo; in pillole possiamo solo dire che la nobiltà vera, quella che conta, non vorrebbe condividere il potere con una nutrita schiera di miliardari globalisti che dovrebbero – senza averne l’esperienza e la pratica, solo i soldi – decidere le sorti del mondo in modo più finanziariamente efficiente di quello che può fare un Sovrano (dimenticando che il Sovrano non deve essere efficiente per sua stessa natura, visto che è il Sovrano stesso la risposta al neofeudalesimo, che invece il nuovo mondo post-Sovrano vorrebbe, …). Dunque la Brexit la si vuole tirare più avanti possibile, in modo che il sovrano attuale trapassi; quelli dopo verrebbero facilmente travolti dagli eventi. Da qui il voler tirare avanti la Brexit all’infinito.
Ieri però è successo qualcosa di incredibile: i parlamentari conservatori di Johnson hanno tradito e si sono allineati ai rivali anti-Brexit togliendo la maggioranza al Premier. Cosa è successo? Semplice, qualcuno li ha convinti a fare questo. O meglio, (facilmente) li ha pagati, vedremo se riusciremo a trovare qualche segno tangibile di tale deriva materialistica anche britannica… (…).
Il secondo addendo è Trump, che – ricordiamolo – venne dopo la Brexit al referendum. Bene, il Donald, questo è il piano, lo vogliono far crollare ad un metro dall’arrivo. Ossia il mondo finanziario – ormai goveranto dagli algoritmi – vuole un crash di borsa appena prima delle elezioni presidenziali del 2020, per evitare che venga ri-eletto. Ormai questo crypto piano, tenuto ben nascosto per mesi, sta emergendo.
L’ultimo addendo, più simbolico che importante, è Salvini ed il suo “sovranismo de pacotilla“, con un’armata al seguito da fare invidia a Brancaleone: il Capitano, il Natalino Balasso dell’economia, il Marchese del Grillo de’ Roma, il falso laureato, il tatuato del Senato….. (Bagnai invece è da considerare stimatissimo a mio modesto avviso). Eppoi la fidanzata del capo figlia dello Sceriffo di Sherwood. Insomma, ad usare raziocinio si capisce che molto non torna. E dunque credere che Salvini “si sia sbagliato” a sottovalutare la fame di poltrone del PD sembra sempre più una crassa bugia – anzi, una enorme presa per il culo – che offende la scaltrezza italica. E’ chiaro che Matteo Salvini si è tirato fuori dal governo, in un mix di impossibilità di mantenere le sue promesse, di minacce e ricatti a suo danno (…), oltre che di accordi sottobanco con il PD, ossia con papà Verdini. Certamente in tutto questo il Capitano andrà a novembre in EU quando – se – si libereranno i seggi via Brexit. Auguri,speriamo ti mantengano le promesse fatte.
Megas Alexandros espone l’assurdità di tutto questo in un bellissimo video in cui Mentana interroga Renzi sulla crisi di governo. Alla fine il giornalista dice semplicemente all’ex sindaco: “ma se il governo è caduto per la TAV, visto che il PD ha votato con la Lega pro-TAV (ossia pro-Francia, ndr), come è possibile che oggi stia al governo con il M5S?” [LINK] Qui c’è tutto, i commenti non servono.
I competenti fanno paura: non li puoi controllare! E difficilmente comprare….
In pratica oggi il mondo globalista gioca l’ “All In” contro due fuoriclasse, Trump e Johnson, e contro uno scappato di casa, Salvini. Il quale Salvini era semplicemente d’accordo a farsi da parte, sapendo di non poter mantenere le promesse fatte in campagna elettorale permanente. Dietro, soprattutto in Italia, ci sono le macerie: da eurodeputati e deputati finti sovranisti ad esempi idolatrati diventati finalmente quasi caricaturali come il Barra Caracciolo della situazione che – intelligentissimo – da autore di blog spaccava il mondo e da sottosegretario è diventato amicissimo con gente che di sovranismo non vuole saperne nulla, ma che da anni bazzica i palazzi del potere. Infatti un genio giuridico come il suddetto che cosa ha fatto al Governo? Nulla o quasi, almeno gesta per cui verrà ricordato dai suoi sostenitori veri sovranisti, la base intendo (ora forse capite il vero motivo per cui la Lega non ha sbraitato per cambiare i ministeriali del PD dopo le scorse elezioni, …).
Ma non fategliene una colpa, al Barra Caracciolo della situazione: qui il livello dello scontro è molto più grande anche di lui, che fa poi sempre Caracciolo di cognome (ossia, comunque, in Italia – comunque vada – conta). L’unica cosa che nel presente contesto dovete capire è quale sia la vera partita; poi le soluzioni verranno da sole visto che, chi vuole vincere a tutti i costi, sta perdendo di vista la fisica più che la logica (…). Oggi un manipolo di miliardari vogliono prendere le leve di comando mondiale; all’uopo sono stati messi da parte sovranisti veri (Juan Carlos?), lasciando sulla scena solo il soggetto troppo forte per essere affrontato, la Regina Elisabetta II. L’accumulo di ricchezza in mano a pochi deve infatti essere sdoganato, arriveremo anche alla limitazione del voto a tempo debito. La copertura ideologica e religiosa c’è, ai massimi livelli possibili, dunque è solo questione di tempo. Mancano giusto le persone cooptate da mettere a fare i burattini, ma basta scegliere gente affamata o ricattabile ed il gioco è fatto.
Nel mentre i migranti verranno fatti arrivare dove necessario, pensate che negli scorsi mesi – nel bel mezzo della lotta per la Brexit – i francesi li hanno addirittura lasciati partire dalle loro coste alla volta di Dover; chi viene poi “pescato” in acque francesi non viene nemmeno arrestato ma semplicemente riportato a terra e liberato: infatti la migrazione è un’arma, utile a diluire il voto e la coscienza civile e sociale dei paesi obiettivo, con il fine di sostituire i votanti con gente socialmente e politicamente ignorante, potendone dunque controllare il loro voto. Ossia per mandare avanti il progetto globalista, ovvero il potere in mano ai miliardari oligopolisti (con la sinistra a supporto).
Soluzioni? La fisica, solo quella. Il popolo disunito è infatti un ostacolo insormontabile per chi volesse davvero fare qualcosa di buono per l’umanità.
Mitt Dolcino
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