Dick Croy per off-guardian
Quando scrissi la mia opera teatrale “Morons” [deficiente, minorato psichico …..] — sulla base delle prove che l’11 settembre sia stato un’operazione “false flag” favorita da alcune canaglie all’interno del nostro stesso Governo — era mia intenzione confrontarmi con il maggior numero possibile di persone, consapevole che il titolo un po’ infiammatorio avrebbe limitato il pubblico potenziale, per non parlare delle compagnie teatrali.
Ma non importava, non potevo immaginare che sarebbe stato prodotto. Non durante la mia vita.
Mia intenzione — oltre allo sfogo per la rabbia e la frustrazione — era quella di lasciare qualcosa in archivio per le generazioni future, se avessero cercato di capire come fosse stato possibile un male così grande — e come potesse essere stato “coperto” con tanto successo, in un paese presumibilmente ben istruito, ben informato, come gli Stati Uniti.
In altre parole, come potesse essere stata accettata come “verità” un tale ridicolo patchwork di bugie.
Ma c’era un altro motivo per usare come titolo un epiteto, Morons, molto diffuso in questi giorni, anche se all’epoca ne ero solo vagamente consapevole.
Prima che diventasse un insulto, “deficiente” era “un termine usato in psicologia per indicare una lieve disabilità intellettuale“, secondo quel pratico consulente che è Wikipedia.
Ed io stavo affrontando il fatto angosciante che così tanti americani, altrimenti intelligenti, stavano “acquistando” la versione “ufficiale” dell’11 settembre venduta dal Governo e dai media anche se, come avevo scoperto, c’erano così tante prove per poterla confutare.
In risposta a questo enigma gli psicologi hanno parlato di “dissonanza cognitiva”. Quando le credenze di base delle persone sono sfidate da informazioni che le contraddicono, tendono ad ignorare o a negare quelle percepite come minacciose.
E poi è arrivato l’entusiasmo per l’entrainment cerebrale [https://www.lidap.it/item/252-che-cosa-e-l-entrainment.html], di cui ho appreso l’esistenza da un colloquio fra il fisico Adam Trombly e Catherine Austin Fitts — finanziatrice del “Report Solari” ed ex Segretaria Aggiunta dello “U.S. Department of Housing and Urban Development (HUD)”.
Trombly ha dichiarato che fu la Germania, sotto Hitler, a sviluppare il concetto di ”entusiasmo” come condizione efficace per il controllo mentale di massa, perché induce rilassanti “onde alfa” in grandi gruppi di persone, rendendoli più influenzabili.
E’ così che i tedeschi “furono in grado di mettere su file ordinate migliaia di soldati, pronti ad ascoltare per ore ed ore le interminabili esternazioni di Hitler, con perfetta attenzione e nonostante il caldo”, egli ha detto, aggiungendo sinistramente che quella tecnica era allora “molto, molto primitiva rispetto a quanto stiamo vedendo oggi”.
E, quando l’entrainment si combina con la programmazione subliminale, possiamo far credere che 19 persone armate di un tagliacarte possano abbattere quattro aerei di linea, distruggere il World Trade Center e sconfiggere l’intero sistema di difesa aerea degli Stati Uniti.
Quanti di noi hanno una certa età potrebbero ricordare di aver sentito parlare per la prima volta della programmazione subliminale inserita negli spot televisivi alla fine degli anni ’50. Veniva utilizzata per convincere gli spettatori a comprare determinate cose.
Ci fu comunque un piccolo scandalo quando qualcuno rovinò tutto inserendo troppi frames in un annuncio — ed allora le persone se ne accorsero. Ci fu un’audizione congressuale, ma sappiamo tutti a cosa servono.
La questione fu dimenticata e la CIA ed i Partiti politici balzarono alla grande su questa tecnologia.
“Ed ora” — ha detto Trombley – “siamo arrivati all’instupidimento non solo del popolo americano, ma di quello mondiale. Siamo allo stordimento intenzionale di massa”.
E così, nonostante tutti dicessero, quando la centrale nucleare di Fukushima Daiichi fu spenta, che si trattava di un disastro nucleare davvero grave (mentre il Governo giapponese cercava di negare) — nonostante stiamo ancora oggi a vomitare quantità incredibili di isotopi radioattivi — le persone non ci fanno più caso.
Ma c’è molto di più, nel “Solari Report”, che aiuta a spiegare la fonte di quella che io chiamo “stupidità esistenziale”. Vi esorto a leggerlo, se il mio breve e incompleto sommario vi avesse interessato.
Dobbiamo riconoscere che stiamo affrontando una crisi mondiale e che Catherine Austin Fitts è solo una dei tanti Thomas Paine del 21° secolo che cercano di svegliare le persone.
Nel corso dei miei primi sforzi ho capito che l’epiteto “deficiente” stava acquistando per me un significato speciale.
Nello scrivere, modificare e rivedere la mia opera teatrale, la parola è finita con il riferirsi a persone d’intelligenza media, ma anche al di sopra, che si comportano in modo tale da favorire la loro stessa estinzione.
I “deficienti”, secondo questa definizione, sono come i vincitori del ripugnante sito web Darwin Awards — “un gioco che serve per migliorare il nostro patrimonio genetico attraverso l’uscita dal gioco nel modo più spettacolarmente stupido possibile” [https://it.wikipedia.org/wiki/Darwin_Awards] — dove i partecipanti non sono impegnati in comportamenti proattivi, ma restano in posizione letalmente passiva.
Esattamente come nella famosa citazione di Edmund Burke, “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano nulla”.
Nell’opera “Morons” c’è il seguente dialogo fra Aronson, un “vissuto” uomo di mezza età, stanco del mondo, e il suo più giovane ascoltatore:
“Bene, pensaci. Qual’è l’unico fattore decisivo nel determinare se una specie possa o meno sopravvivere?” — ….. (senza risposta) — “E’ il comportamento adattativo. Come la specie interagisce con il suo ambiente. Come si adatta all’ordine esistente. E’ questo ciò che significa ‘sopravvivenza del più adatto’. E’ questa la misura fondamentale dell’intelligenza. Se cadiamo, sarà stata la stupidità ad averci fatto cadere”.
A cui il giovane risponde: “Stupidità esistenziale. Mi sembra giusto”.
Quello che sto cercando di fare, quindi, è di fissare un nuovo meme che possa eventualmente ottenere una certa trazione online e far pensare le persone.
La compagna della mia vita mi dice che sono troppo arrabbiato, che la gentilezza e la compassione sono modi migliori per curare i mali della società.
Ma, credo, che anche la rabbia sia essenziale quando viene usata per correggere i torti e svegliare le persone.
Forse, introdurre il concetto di “stupidità esistenziale”, nel mondo del post 11 settembre, servirà ad uno scopo utile.
L’11 settembre avrebbe dovuto essere il nostro campanello d’allarme, eppure la maggior parte degli americani è ancora addormentata e quasi tutti rifiutano di svegliarsi.
Oppure scelgono di vedere quest’atroce “crimine di stato” contro l’umanità come un terribile evento del passato, piuttosto che lo svelamento di quelle forze maligne che continuano a minacciare il mondo intero.
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Link Originale: https://off-guardian.org/2019/09/15/existential-stupidity-the-moron-meme/
Scelto e tradotto da Franco
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