Rachel Russel per express.co.uk
Downing Street ha affermato che Boris Johnson intende conformarsi al cosiddetto Benn-Act — la Legge che gli impone di prolungare la tempistica dei colloqui sulla Brexit, se entro il 19 ottobre non sarà in vigore un “accordo di uscita” — ma che, allo stesso tempo, toglierà il paese dall’UE entro la scadenza di Halloween.
City AM ha riferito che Johnson potrebbe mantenere queste due promesse apparentemente contraddittorie, sottolineando che il Diritto dell’UE, nell’ambito del quale è stata scritta la scadenza dell’articolo 50, ha precedenza su quello britannico, dove si trova il Benn-Act.
L’articolo suggerisce che il Regno Unito potrebbe uscire dall’UE “senza accordo” il 31 ottobre, se il Governo potesse sostenere con successo che la scadenza dell’articolo 50 deve essere rispettata a prescindere dalle richieste dei Deputati dell’Opposizione, che vogliono prorogare i negoziati fino a gennaio.
Il quotidiano cita una fonte senior del Governo che ha detto: “La legge Europea prevale su quella Britannica. Questo significa che la scadenza dell’articolo 50 viene prima delle disposizioni del Benn-Act”.
La Camera dei Comuni Venerdì non si è riunita, così i commentatori online si sono rivolti ai social media per criticare i Parlamentari.
Uno di quelli ha scritto:
“In pochi giorni i Deputati hanno recuperato in Parlamento quello che avevano precedentemente raggiunto [il Benn-Act], a parte i comportamenti spregevoli ed i litigi. Ognuno singolo parlamentare è stato vergognoso ma Geoffrey Cox è stato perfetto. Nessuno vuole ascoltare chi cerca di difendere quello per cui 17 milioni di persone hanno votato”.
Un altro ha aggiunto:
“Il Parlamento non si riunirà fino alle 14:30 di lunedì. Perché allora tutto questo c…o di casino?! Lazzaroni e perdigiorno”.
Mentre un terzo:
“Il Parlamento-prorogato è stato rovesciato. I Deputati sono tornati in Parlamento. Ma che cosa hanno fatto? In che modo ne ha beneficiato la gente comune? Hanno aperto di nuovo il parco giochi per far tornare i bambini a giocare. La nostra politica, da qualsiasi parte la guardiamo, è vergognosa”.
Il leader del Brexit Party, Nigel Farage, ha pubblicato un video su Twitter in cui ha criticato i Partiti politici britannici perché sono “irrimediabilmente fuori da qualsiasi contatto” con i cittadini.
Egli ha detto che: “Il Parlamento parla solo per se stesso. I Partiti politici operano nel proprio interesse. I Parlamentari hanno perso completamente e irrimediabilmente il contatto con questa nazione”.
Commentando la rabbia nei confronti dei Parlamentari perché non ci sono state sedute, venerdì, alla Camera dei Comuni [dopo tutto il trambusto contro la Proroga del Parlamento], il Parlamentare Conservatore Desmond Swayne ha detto a Express.co.uk: che:
“Quando venni eletto per la prima volta ci riunivamo spesso di venerdì, ma non negli ultimi 10 anni. Il venerdì è considerato un giorno da dedicare al Collegio Elettorale. Di conseguenza, oggi, posso avere vari incontri, ad esempio con il Consiglio di Contea, questo pomeriggio”.
Ed ha aggiunto che:
“Negli ultimi 10 anni, inoltre, il venerdì viene messo a disposizione per il “Private Member Bills” [Proposta di Legge introdotta da un legislatore che non agisce per conto dell’Esecutivo], ma oggi non c’era niente in programma. Per concludere, le sedute hanno sempre inizio alle 14.30 del lunedì, così tutti i Parlamentari, dalla Scozia alla Cornovaglia, possono arrivare per tempo a Westminster”.
Swayne ha insistito sul fatto che i dibattiti alla Camera dei Comuni siano stati “piuttosto intensi questa settimana”, e che non è vero “che ci siano stati rallentamenti” da parte dei Parlamentari.
Alla domanda se i Parlamentari debbano prendere in considerazione di lavorare anche nei fine settimana, durante le fasi finali della Brexit, Swayne ha dichiarato che:
“Posso capire questa sensazione, ma ricordate che si tratta di un negoziato confidenziale fra Governi. Solo quando avranno qualcosa da riferire in Parlamento la sua approvazione sarà utile”.
Ed ancora:
“Certo è che non aiuta un Parlamento che continua a minare la posizione negoziale del Governo. È nella natura stessa delle cose che le discussioni siano confidenziali e riservate. Non credo che possa essere utile un Parlamento che interferisce costantemente in negoziati così delicati. Aumenterebbe la temperatura e questo non sarebbe una cosa utile”.
Aggiornamento delle 16.51: Boris continua a sostenere che lascerà l’UE il 31 ottobre
Il Primo Ministro ha scritto un pezzo per la rivista del Parlamento, The House.
Prima della Conferenza del Partito Conservatore, ha affermato che è “cruciale” lasciare l’UE per ripristinare la fiducia del popolo.
Egli ha scritto che:
“Lasceremo l’Unione Europea entro il 31 ottobre, qualunque cosa succeda”.
“E’ un fatto assolutamente cruciale per rinnovare e ripristinare la fiducia nella nostra preziosa Democrazia. Il popolo britannico ne ha avuto abbastanza di aspettare. Il messaggio che sento provenire dalla popolazione è che è stanca del ritardo”.
“Andando avanti con il lavoro riusciremo a unirci di nuovo e a ri-energizzare il nostro grande Regno Unito. Preferirei di gran lunga lasciare l’UE con un accordo ….. e il Governo da me guidato sta facendo la sua parte affinché ciò accada”.
“Abbiamo intensificato i preparativi e saremo comunque pronti ad andarcene, anche senza un accordo”.
Aggiornamento delle 17:00: il Regno Unito ha “proposte concrete” per raggiungere un accordo sulla Brexit
Adam Parsons di Sky News ha appena rivelato su Twitter che:
“Alcune fonti affermano che il Regno Unito presenterà delle ‘proposte concrete’ per un accordo sulla Brexit, dopo la Conferenza del Tory Party che si concluderà il 2 ottobre, ma comunque in tempo perché possano essere esaminate prima del Consiglio Europeo, che inizierà il 17 ottobre”.
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Link Originale: https://www.express.co.uk/news/politics/1183330/Brexit-news-Boris-Johnson-EU-deal-no-deal-Brexit-latest-Juncker
Scelto e tradotto da Franco
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