Presto sapremo quali informazioni sono state condivise dai servizi segreti italiani con gli USA. A breve sembra anche che il capo dei servizi segreti italiani, Vecchione, verrà portato direttamente a Palazzo Chigi, sottraendolo a domande scomode. Sembrerebbe anche che il guardasigilli William Barr possa aver ottenuto tutto quello che voleva dall’Italia, mentre – come da attese – ha ricevuto solo risposte interlocutorie da Londra e Sidney, in attesa che il Commonwealth abbia un vero comando governativo a cui fare riferimento prima di collaborare. Le info di stampa secondo cui W. Barr non è completamente soddisfatto della collaborazione italiana sembrerebbero infatti un potente depistaggio, per salvare l’asset Conte e calmare le acque.
Insomma, Conte e Vecchione sembra siano stati l’equivalente di S. Berlusconi e N. Pollari quando venne supportato il segretario di Stato USA, gen. Colin Powell nei prodromi dell’invasione dell’Iraq, all’ONU, il famoso Nigergate, o uranio del Niger per provare le fantomatche bombe atomiche di Saddam (…).
Il problema è che le informazioni prese in carico dal guardasigilli USA potrebbero essere delle vere bombe atomiche pronte a deflagrare ai due lati dell’oceano, investendo i clintoniani nel mondo (e forse i pure i renzusconiani, …, chiunque essi siano).
Troppo presto per sapere, ma occhio alle mosse fuori dagli schemi! Occhio dunque su 4Chan se appare qualcosa. O semplicemente se le informazioni verranno rese come prova al Senato USA; poi basterebbe una condivisione volontaria di materiale sensibile per eventuali reati (da fare nella forma opportuna) da parte del Sen. L. Graham – anche e soprattutto se avente come oggetto transazioni finanziare – per rendere fruibili dalle procure italiane tali documenti come già successo in casi simili, sulla base dei pronunciamenti della Cassazione secondo cui le informazioni, sebbene acquisite in modo illecito, possono essere utilizzate se condivise spontaneamente, sia a livello fiscale che penale (e questo dovrebbe farvi pensare sulla eventuale deriva fascista in Italia, che magari c’è già stata, quanto meno rilevando che lo Stato può avvalersi degli stessi strumenti su base illecita – l’uso di dati rubati – per combattere gli stessi reati che intende perseguire) [cfr”…nel giudizio penale, infatti, stando alle parole della Corte [di Cassazione], non ci sono limiti all’utilizzo di prove acquisite in modo illecito, posto che l’obiettivo di tale tipo di processo è la ricerca della verità…”].
Il piatto forte in tutto questo enorme caos è però lo scambio di tweet tra Matteo Renzi e Papadopoulos, il contatto USA in Italia – con bella moglie italiana – che sembra essere stato spiato in Italia per affossare la candidatura di Trump, da parte dei clintoniani: se verrà scoperto qualcosa di sensibile in tal senso qualcuno questa volta rischia di finire a GITMO, speriamo non dover provare sul suolo italiano una operazione di extraordinary rendition, o anche una operazione Eichmann, atta a trasferire nottetempo negli USA personaggi sensibili italiani, per il giudizio. Infatti la partita è talmente grossa che nulla può essere escluso a questo punto, purtroppo.
Sta di fatto, come ben spiegato da Dagospia, che Matteo Renzi ha annunciato querela al faccendiere USA in odore di servizi americani; mentre l’americano ha risposto pacato con qualcosa di simile al [pensa alla salute, che è meglio], leggete il pezzo su Dagospia per tutti i ragguagli del caso. Mai si erano viste cose simili in Italia, come scontro tra USA ed Italia i tempi di pace, intendo dai tempi della seconda guerra mondiale pre-8.9.1943 (Dagospia consiglia i popcorn, ma anche tanti, e un po’ di prosecco italiano non farebbe male …).
Siamo tutti curiosi di capire cosa è successo a Roma tra le barbe finte italiane e Barr/Durham, con l’happy ending della cena all’ambasciata USA senza politici italiani (ma forse con qualche generale di peso). Come detto in precedenza, non è da escludere che da tali carte condivise possa anche emergere il tentativo – fallito, direi per forttuna a questo punto – di fare un governo italiano allargato, cfr Renzusconi, ossia un governo “alieno” – causa componente Renzi pro-Clinton più le influenze trasversali cinesi anche su altri interlocutori di punta renzusconiani, chiaramente senza coinvolgere Berlusconi -, poi annientato appositamente nella culla da Trump col suo tweet pro-Conte di fine agosto scorso [forse, invece di chiedere spiegazioni a Conte sull’uso dei servizi segreti, meglio sarebbe capire cosa sia stato effettivamente scambiato tra USA ed Italia, che dite?].
Certo, a giudicare dal nervosismo che si percepisce nei palazzi, palpabile e trasversale, sull’intera direttrice Roma-Milano, c’è da scommettere che le informazioni dei servizi segreti italiani consegnate a W. Barr sono sensibilissime e risolutive.
In una parola: esplosive!
Mitt Dolcino
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