Jack Fowler per National Review
Ora quindi sappiamo.
Ieri, il giovane Alexander Tschugguel, un cattolico di Vienna, ha pubblicato un video per confessare il suo famoso/infame atto di sfida ai burocrati della Chiesa: no all’infernale liberalismo che ha armato l’eresia del recente Sinodo Amazzonico del Vaticano.
Di che si tratta?
A Santa Maria in Traspontina, una Chiesa vicina alla Basilica di San Pietro, una mostra legata al Sinodo Amazzonico ha messo in evidenza la Dea Andina/Inca della fertilità: “Pachamama” — rappresentazione della “Madre Terra” incinta, che i burocrati vaticani hanno cercato di legittimare come rimpiazzo della Vergine Maria (ovvero, la Madonna dell’Amazzonia).
Durante il Sinodo, è stata simboleggiata dalla foto largamente pubblicizzata di una donna indigena che stringe in braccio un bambino, mentre allatta un animale dall’aspetto di una donnola.
Gesù intendeva forse dire: “fate soffrire i piccoli roditori”?
Il Sinodo, dall’inizio alla fine, si è basato su una serie di traumatiche acrobazie.
Il messaggio dei suoi architetti è che tutto questo più o meno criptico paganesimo, assieme alle altre delibere del Sinodo (comprese quelle in contrasto con le pratiche della Chiesa, ad esempio i preti sposati), è tutto sommato una cosa abbastanza buona — visto che i cattolici progressisti sembrano piuttosto tolleranti verso i riti pagani, purché celebrati non troppo al di sopra della tomba di San Pietro.
E ….. sì, le lacrime di rabbia dei cattolici conservatori sono state toccanti e forse, da sole, sono valse più dell’intero maledetto Sinodo.
I cattolici conservatori erano scombussolati. Molti hanno gridato, altri si sono sfogati in altro modo. Il già citato Tschugguel, invece, ha pensato di sfogare la sua rabbia con un’azione “vecchio stile”.
Tornato a Roma, dopo aver stoicamente sopportato le acrobazie d’apertura del Sinodo (tre settimane), il 21 ottobre — accompagnato da qualche amico — ha fatto visita a Santa Maria in Traspontina.
Non appena le porte della Chiesa si sono aperte, sono entrati e, dopo aver recitato un Rosario, hanno afferrato alcune statue di Pachamama e si sono diretti verso il Tevere. Arrivati a Ponte Sant’Angelo le hanno gettate in acqua.
Perché? Nel suo video, Tschugguel ha affermato che la loro esposizione era una palese violazione del Primo Comandamento.
Avete bisogno di un rapido aggiornamento?
Dalla Bibbia di Giacomo, Esodo 20: 1-3: ”E Dio pronunciò queste parole: Io sono il Signore Dio vostro che vi ha fatto uscire dall’Egitto, dalla casa della schiavitù. Non avrete altro Dio al di fuori di me”.
Il ragazzo di Vienna, quindi, non ha tutti i torti. In ogni modo, dopo che il caso delle statue pagane messe a mollo è diventato manifesto, si è scatenato il caos.
Il Papa si è scusato ed ha aggiunto che le statue, comunque, non erano in Chiesa con “intenzioni idolatriche”. Ha poi rassicurato i Sinodisti sul fatto che sarebbero state recuperate intatte — ma milioni di fedeli non sarebbero stati d’accordo.
Che nessuno si preoccupi, quindi. Ora sono affidate alle cure del Comandante dei Carabinieri ed è possibile, ha assicurato il Pontefice ai giornalisti riuniti, che le Pachamama avrebbero potuto persino essere esposte alla Messa conclusiva del Sinodo, il 27 ottobre.
Poi, però, non è stato fatto. Perché?
Non è stata data alcuna spiegazione ma, essendo una domenica mattina, la “dea della fertilità” aveva forse passato una notte molto lunga ..… e quindi stava dormendo.
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La nostra opinione
Papa Ratzinger aveva un’idea del relativismo molto diversa dai suoi epigoni. In un’omelia così ebbe a dire:
”Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo.
Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni.
Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie”.
Ma, se per la stessa Chiesa il relativismo è diventato la nuova religione, se la Vergine Maria viene convenientemente rimpiazzata da Pachamama, perché meravigliarsi se la stessa maternità viene trattata come mero fenomeno di mercato?
Ieri, in questo blog [http://kelebeklerblog.com/2019/11/04/un-mestiere-giovane-e-creativo/] è stata riprodotta l’immagine a seguire, rilanciata da molti altri siti:
Vuoi fare la mamma surrogata? Pronti 50.000 dollari, assicurazione medica e qualche fringe benefit. Inutile spaccarsi la schiena dietro una scrivania o una cassa della Wal-Mart.
Pensate che fortuna partorire dei gemelli. Paga doppia! E poi, se la ragazza ha un bel visetto e magari un bel lato “b”, che facciamo, un supplemento glie lo vogliamo dare?
E’ il relativismo, baby, i “principi” sono ormai oggetti da toilette.
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Link Originale: https://www.nationalreview.com/corner/pacha-mama-mia-tiber-statue-tossing-the-first-commandment-and-vatican-madness/
Scelto e tradotto da Franco
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