Io vidi nei dettagli cosa successe con Montedison, il fu primo gruppo industriale italiano privato. Parlo del takeover del gruppo di Foro Buonaparte che partì dalla Francia via Fiat France da parte di una azienda del ministero della difesa francese (!)(EDF) contro il primo gruppo industriale italiano acquistato a colpi di OPA dai parigini, poi fatto gestire da italiani membri della famiglia Agnelli (collegati famigliarmente) e poi fatto a pezzetti e svenduto, con le parti buone cedute ai francofoni (belgi e francesi: zucchero e chimica), quelle meno buone vendute all’estero in generale, quelle italiche date a soggetti che sono anche finiti in bancarotta e sono scappati a Dubai (Edisontel venduta a Plugit di Samuele Landi, poi Eutelia, …). Ed alcune parti semplicemente chiuse, contribuendo alla desertificazione industriale italiana. Se leggete l’articolo sotto, di qualche tempo fa, capite nei dettagli cosa intendo…
https://scenarieconomici.it/montedison-oggi-scempio-svendita/
Oggi vediamo la svendita di FCA ai francesi, che vi anticipo ucciderà l’indotto auto in Italia. Questione di meno di un anno ed il processo verrà avviato, dopo il closing: scusate ma per chi scrive è facile prevedere cosa succederà, avendo chiarissimo cosa fece EDF a Montedison prima ed Edison poi (ai tempi EDF dell’acquisizione era un’azienda del ministero della difesa francese, tuttora è una azienda detenuta all’80% circa dallo Stato francese, ndr). Infatti quello che succederà con FCA sarà portare valore in Francia, come al solito, lasciando in Italia solo società operative che producono pochi o nulli utili, pagano solo stipendi (bassi a parità di ruoli, rispetto al Francia). Poi, in una seconda fase, soprattutto all’acuirsi della crisi economica, vedrete, a maggior ragione con la forzatura voluta da Bruxelles e dal mondo dell’energia nucleare francese a favore dell’auto elettrica e delle imprese francesi, verrà tagliato l’indotto auto a partire proprio da quello italiano. Senza parlare degli investimenti auto in Italia, che verranno ridotti in quota molto più che proporzionale rispetto agli asset di Peugeot. Attendete e verificate.
Oggi è finalmente chiaro perchè Renault non si fuse con FCA: Renault infatti è un’azienda di Stato per cui fu Macron a mettere il veto, non volendo essere tirato dentro in discussioni enormi a fronte di migliaia di persone licenziate in Italia ma non in Francia, per una azienda di Stato questo non conviene. Peugeot invece è un’azienda tecnicamente privata con una partecipazione pubblica (alla faccio di chi dice che bisogna privatizzare, ndr), che alla fine non è riconducibile al governo di Francia…..
In poche parole, saranno lacrime e sangue per l’industria e per il PIL italiani. Faccio presente che pochi anni dopo l’acquisizione completa di Edison, il gioiello di Montedison rimasto ad EDF, il trading dell’azienda milanese – ossia il valore, il cuore dell’intermediazione elettrica e gas di Foro Buonaparte – fu smembrato e aggregato alla filiale di Londra e Parigi del trading del colosso francese.
Nel nostro caso, forse non casualmente proprio dopo l’acquisizione di FCA, Mittal – che casualmente ha investito soprattutto nell’acciaio in Francia – ha mollato l’osso morto di Ilva: tanto l’acciaio i francesi lo compreranno in Francia, non certo in Italia. Come vedete i segnali deboli – che suonano a morto – già ci sono…
Notate bene che ridurre drasticamente le operazioni della sola Ilva in Italia sembra comporterà la riduzione del PIL nazionale di ca. l’1%: se a questo aggiungiamo il ridimensionamento voluto dai francesi per le operations di FCA in Italia, rischiamo, senza considerare crisi economiche, recessioni o altre disgrazie aggiuntive, tra indotto e tutto una riduzione del PIL che può essere in aggregato tra il 2020 ed il 2021 di ca. il 2% del PIL all’anno. Sapete cosa significa questo spero…. Che lo Stato italiano salterà, a partire dall’INPS. Da lì la logica dice che il nazismo fiscale prenderà vera forma, eventualmente anche con le intercettazioni per dichiarazione infedele dei singoli cittadini e ribaltamento dell’onere della prova a 360 gradi sul contribuente (un unicum mondiale nel mondo industrializzato quello in cui l’accusato deve dimostrare di essere colpevole in ambito fiscale e non viceversa, chiamasi “ribaltamento dell’onere della prova”, una aberrazione del diritto, ndr). Della serie, “io Stato ti prendo quanto ritengo che tu mi devi dai, dopo sarai tu cittadino a dovermi dimostrare che ho sbagliato per vedere restituito quello che ti ho sequestrato a garanzia“. O qualche “reazione reazionaria” per evitare che questo accada. Basta attendere….
In tutto questo, ciò che i giallorossi dovrebbero fare immediatamente è mollare il governo, non solo per evitare la loro debacle politica ma perchè il caos ed i rischi per il paese sono talmente smisurati che da soli – chiunque – non se ne esce. Fosse per me, vista la gravità del momento, si dovrebbe davvero fare un governo di unità nazionale, tutti dentro per risolvere le cose, grosse koalition, escludendo persone che vogliono fare politica solo per fini personali o per fini diciamo “esteri” – ce ne saranno di persone siffatte? Direi di no, almeno a vedere come si comportano, che dite… -. Purtroppo questo non succederà. Sapete perchè? I giallorossi oggi vogliono mettere le loro persone nelle aziende di Stato, con le nomine da decidere ad inizio 2020. Così funziona a Roma, con destra o sinistra al governo non cambia, con il fine di potere godere indirettamente di favori ancora per qualche anno, far assumere il figlio, far affari con l’azienda amica ecc.. Ossia fino a Marzo o Aprile le cose staranno come sono. Poi si andrà alle elezioni e ne vedremo delle belle.
Della serie, dello Stato non frega più nulla a nessuno, sono solo interessi particolari.
Check the dates… (chi era al governo?)
Prova del nove: avete sentito per caso qualcuno spiegare queste cose alla “gente”? Avete sentito l’opposizione sbraitare sullo scippo francese di FCA? Salvini infatti ha taciuto! Appunto… Sapete perchè? Il motivo è semplice: vogliono dire – poi, …. – che non ne sapevano nulla, che non sapevano la reale gravità della crisi, quando verrà fuori il disastro delle chiusure dell’indotto di FCA che desertificherà l’Italia! A maggior ragione se capiterà in concomitanza di un crack di borsa, almeno la colpa tecnicamente potrebbe essere “del fato”. Avete poco tempo per scappare dall’Italia cari miei.
Anzi, si sospetta – i soliti maligni – che Silvio Berlusconi nel 2019 risieda già fiscalmente a Bruxelles: dopo aver spostato all’estero la sede legale di Mediaset, per metterla al riparo da certi attacchi della magistratura, bisognerà verificare se anche l’ex Cavaliere si sia trasferito all’estero in forza del suo lavoro all’europarlamento, magari anche per scampare le tasse patrimoniali del prossimo anno. Appunto, il prossimo anno ne sapremo di più…
Altra “palla” di Salvini, purtroppo non ne mantiene una…. (vedasi sotto)
In Italia resta invece un tragico renzusconi sotto traccia, fino alle prossime elezioni che, ritengo, finalmente annienteranno il clan Renzi (o magari, chissà, il fiorentino finirà a GITMO per alto tradimento nello spionaggio contro Trump dell’era Obama, vedremo); mentre Salvini è sempre più nervoso di arrivare alla Brexit as soon as possibile, in modo da poter mollare il seggio italiano per andare a Strasburgo e farsi proteggere dall’immunità parlamentare EU quasi inviolabile: se questo succederà, come da noi anticipato per tempo, allora ci sarà la quadratura di molti cerchi, non solo il nostro (fino alla Brexit i posti a Strasburgo non si libereranno, ossia solo da febbraio in avanti sarà possibile per Salvini emigrare in Francia).
Dulcis in fundo, ultima ora, l’opposizione Salviniana accetta addirittura Draghi al Quirinale (senza parole), la massima cessione possibile di sovranità a favore dell’europeismo, altro che sovranismo! Evidentemente anche i leghisti sono a cavallo della tigre EU ormai, addio sfida all’europeismo, vedremo come si comporteranno quando si dovranno imporre tasse assurde agli italiani con la minaccia dello spread governato dalla BCE ex Draghi, …
Ooops…. Calenda (PD) era a supporto dei franco-indiani (Am Investco è Mittal!)
Diciamo la verità: Mittal, che aveva fortemente investito nell’acciaio francese negli scorsi anni, voleva giusto togliersi dalle scatole un competitor che produceva a prezzi inferiori (visto l’eccesso di capacità produttiva di acciaio non solo in Europa, causa Cina, a che sarà servita la firma della Via della Seta solo il Supremo lo sa….), a fronte di costi del lavoro italiani molto più bassi che in Francia. Dunque ha comprato Ilva per chiuderla…. Facile no?
Seguiamo per intanto le operazioni e soprattutto i fatti. Quello che deve essere chiaro a tutti è che FCA francese – assieme al disastro indiano-francese su Ilva – peserà come un macigno sul PIL, qualunque sia il governo in carica. E questo in aggiunta al “macigno esistente”, l’Ilva, dove – MAI DIMENTICARLO – fu Carlo Calenda del PD a non volere che DI Maio si tirasse indietro dal contratto con Mittal, quasi che lui avesse qualche forma di interesse politico a che il M5S si schiantasse a termine. O peggio, chissà….
Sono pronto a scommettere per altro che nessuno in Italia, nemmeno nella Lega anti-Europea solo a parole, andrà all’attacco dello scempio francese a danno italiano (Ilva o FCA non cambia), vedremo nei prossimi giorni se mi sbaglio.
Se voi ancora credete alla politica romana siete degli illusi. O magari avete un interesse materiale a crederci, in tale caso vi capisco – spero, nel caso, che voi calcoliate bene se quanto vi viene in tasca dal supportare una causa di fatto anti-italiana sia maggiore di quello che perderete a termine, voi e la vostra famiglia, … –
Tengo famiglia, tengo famiglia, tengo famiglia! Olè
Mitt Dolcino
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