Poche settimane fa è scoppiata la bomba leghista: “Conte vuole firmare il MES di nascosto, che condannerà l’Italia“. Al di fuori del processo alle intenzioni al primo ministro, argomento in cui non mi voglio addentrare per principio, deve essere chiaro a tutti che la Lega sapeva perfettamente che si sarebbe dovuto decidere per MES si/MES no entro fine 2019, fin da giugno scorso. Poi Salvini si dimise nottetempo ad Agosto senza spiegarne il motivo, molto probabilmente per scappare agli eventi e dalle sue mille promesse impossibili da mantenere. E dunque scaricando tutto sulla compagine giallorossa, come è giusto che sia in politica. Con due eccezioni però: la prima, la situazione è così grave che non si può pensare che solo un partito o solo una parte di Parlamento possa decidere il futuro dell’Italia, ormai in ginocchio (nessuno lo dice ma è purtroppo così). L’altra è che, come al solito, Salvini piega la realtà ai suoi fini elettorali, che però non corrispondono necessariamente all’interesse del Paese.
Sgombro il campo dalle polemiche: non considero Salvini fascista, visto che tra l’altro non ne ha minimamente il livello, parlo del primo fascismo, quello che risollevò economicamente l’Italia dopo il disastro della grande influenza (la spagnola) e dal disastroso termine della prima guerra mondiale. Nel senso, resto comunque terrorizzato nel pensare di lasciare un’Italia problematica ed in ginocchio all’illauerato Matteo Salvini, per risollevarla. Infatti il problema nazionale NON sono i migranti, che pur danno mal di pancia, unico ambito dove Salvini è esperto; ma l’economia, dove Salvini latita, da sempre: forse la soluzione sono i miniBOT del travet “autodidatta macroeconomista” Borghi? Non è dato sapere, infatti manca la premessa, in tale caso: chiarire se i miniBOT servono per uscire dall’euro o per restarci. Visto che Salvini ed i suoi hanno reiteratamente ripetuto che l’euro è irreversibile, l’euro è la nostra moneta ecc. è chiaro che i miniBOT nel caso servono solo per restarci in EU ossia sarebbero solo il viatico per i patacones, con tutti gli annessi e connessi della deriva argentina dell’Italia.
La direzione leghista no sapeva della modifica MES? Si, si… magari anche Gesù bambino è morto di freddo… [fare click sull’immagine sopra perla fonte, cercare Molinari, capogruppo leghista alla Camera, o MES]
Prima di tutto, perchè oggi Salvini (e Renzi, con cui di fatto gioca di sponda, da tempo) vuole far cadere il governo? Con la scusa della riforma del MES “approvata di nascosto” e che invece anche la Lega ben conosceva? Per ottenere le nomine in ENI ed in grandi aziende di Stato il prossimo anno, che altrimenti andranno al centro sinistra. Quando vi dico che l’Italia è il Paese dei tengo famiglia capite cosa intendo, spero… A destra ed a sinistra…. Ossia, nel caso anche Salvini farebbe parte del partito dei tengo famiglia, che i fiorentini conoscono molto bene (casualmente sotto Renzi si è venduta Ansaldo Ferroviaria ai giapponesi, il 40% dell’Ansaldo Energia ai cinesi, si è bloccato nel 2013 il piano Bondi per il risanamento di Ilva dunque supportando Arcelor Mittal in arrivo a Taranto attraverso i buoni uffizi anche del collega di partito Calenda, [PD]; spingendo addirittura lato renziano nelle ultime settimane per l’intervento cinese per sostituire i franco-indiani; avendo per altro anche firmato il contratto con Alibaba per la vendita del made in Italy in Cina nel 2016, poi transitato in capo ai leghisti con Geraci a fine 2018 con la firma del fedele Centinaio, ndr). Tutto legale, ben inteso…..Ma capite che oggi l’interesse traballante del Paese forse andrebbe più verso la nazionalizzazione delle aziende strategiche (ENI, ENEL FInmeccanica/Leonardo, CDP che rimane pubbica e non privatizzata ecc.) che la privatizzazione forzata, con gestione oculata delle stesse (lo so, sto sognando, a tengo famiglia sostituiremmo solo altri tengo famiglia…).
Però, pensateci bene, tale ossimoro significa solo una cosa: che l’Italia non ha speranze. Appunto, oggi siamo alla decisione sul MES, che tutti sapevano sarebbe arrivata entro fine dicembre: se l’Italia approva la modifica alla prossima crisi dello spread i BTP vengono svalutati del 20-40%, facendo saltare risparmi e banche italiani. Se invece non firma parte lo spread che comunque ammazzerà gli istituti di credito italiani. Non c’è scampo.
In tutto questo Salvini riduce tutto a dare la colpa a Conte per la firma “nascosta” della riforma del MES, che la sua dirigenza ben conosceva. Grottesco.
Finiremo lì, mi sa… (Italia divisa in più parti)
Il punto cruciale in fondo si riduce ad un solo aspetto, che cerco di farvi capire da mesi: se si decide di restare nell’euro, come vuole fare anche Salvini, alla fine non c’è scampo. Non esiste voler cambiare l’EU dal di dentro. Ora siamo al dunque, come diceva Giulio Tremonti mesi fa, il politico economico più lucido degli ultimi 20 anni: la crisi sta arrivando, questione di pochi mesi, e sarà una tempesta. Spero siate arrivati a Canossa anche voi, io ho provato in tutti i modi a spiegarvelo.
Aveva ragione Savona quando era ministro, vi ricordate? Diceva, nel 2018: “la manovra si fa al 3% di deficit e se a Bruxelles non l’accettano la si rimanda su uguale, ancora e poi ancora“, o qualcosa del genere, non ricordo le parole precise. Il risultato fu una manovra gialloverde prima al 2.4% e poi al 2.04%, sperando che gli italiani non se ne accorgessero, anche con la presa in giro finale…. E Savona licenziato dal Governo!
Le prove della mancata volontà di uscire dall’euro? Ecco: LINK, LINK, LINK, LINK
L’EU va sfidata, non cambiata. E per farlo ci vogliono persone intelligenti, fini strateghi, non Salvini purtroppo, che al limite va bene per andare a prendere un mojito al Papeete in compagnia, se relativizzato a livello economico. Se invece si decide di non sfidare l’EU – come ha scelleratamente deciso di fare la Lega – significa che si vuole dire restare dentro l’euro. E stare dentro la moneta unica significa pagare tasse a dismisura, che poi significa anche che i propri risparmi vengano brasati da patrimoniali dirette o indirette come nel caso della riforma del MES, è la stessa cosa. Non fatevi prendere in giro per favore: oggi per sperare di uscirne bisogna mettere i migliori e più preparati al comando, comeha fatto Londra con BoJo. Salvini ha dunque fatto il suo tempo, quanto meno come uomo solo al comando.
Il saggio Savona licenziato perchè riprendeva i due illauerati e non sufficientemente preparati, Salvini e Di Maio, alla faccia della (inesistente) meritocrazia in Italia
Tradotto: Salvini che dà la colpa a Conte sul MES è di una irresponsabilità incredibile, una persona che si reputa statista affronta i problemi, non li scansa. Ben sapendo che da soli non se ne esce questa volta (…).
E qui vi risparmio la mia solita solfa per cui senza USA a supporto l’Italia non uscirà mai dall’euro. E dunque che la firma della Via della Seta sia stato l’equivalente di un suicidio politico ed economico per il vostro Paese. E dunque anche per voi, soprattutto se avete risparmi e/o prendete la pensione.
D’ogni modo non preoccupatevi: spero abbiate notato che la forzatura lato EU di spingere per chiudere con la decisione di modifica del MES inderogabilmente appena una settimana dopo le elezioni inglesi non sia casuale. Se il Supremo vorrà il 12.12.2019 l’asse USA-UK si riformerà, come dopo Dunquirq (però da qui a tale data e poi fino a fine gennaio 2020 può succedere di tutto, ma davvero di tutto, segnatevelo).
Da lì rifaremo il punto, verso un mondo nuovo. Anche in Italia. Siate confidenti, siate preparati.
Mitt Dolcino
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