La realtà troppo spesso supera la fantasia, almeno negli ultimi 3 lustri: due Papi, un presidente nero degli Stati uniti, un Pontefice “nero” in Vaticano, la Juventus in serie B…. Di esempi di “cambio dei tempi” ce ne sono a bizzeffe. Dunque, fate attenzione a non escludere a priori quanto al titolo, temo sarebbe un errore…. Oggi l’uomo vitruviano è stato prestato al Louvre, assieme a molte altre opere del geniaccio toscano…
Questo pezzo, come ogni tanto capita, è rimasto arenato per motivi tecnici nel server, da qualche settimana. Poi è esploso il caso MES da riformare a danno italiano, casualmente da firmare una settimana prima delle elezioni UK. Innescando probabilmente come dote – comunque vada – una crisi da spread in Italia o l’attivazione degli aiuti EU a fronte di una procedura di rientro da debito di Roma imposta dall’EU (…).
Ora, vorrei mettere in evidenza come una crisi italica deriverebbe necessariamente da un innesco esterno. Parallelamente a me è risultato assai strano come i francesi abbiamo voluto – e con qual tempismo – forzare la mano all’Italia per inviare a Parigi le opere di Leonardo da Vinci, di valore inestimabile.
Visto che non sarebbe la prima volta che i francesi si impossessano di arte italiana non loro utilizzando ad es. invasioni e crisi varie come scusa, ecco che mi è sorto il dubbio che anche nel caso di Leonardo Vitruviano al Louvre fortemente voluto in prestito, spedito da Venezia, ci sia un inciucio. Prima di tutto Parigi mai ha concesso in prestito le opere come la Gioconda all’Italia, ossia con assenza di reciprocità nei prestiti delle opere importanti. Secondariamente tutto lascia presagire che la prossima crisi finanziaria italiana possa scatenarsi precisamente nel bel mezzo del prestito Leonardiano alla Francia.
Ossia, non vorrei pensar mal affermando che, nel caso la crisi italica si scatenasse precisamente mentre le opere italiane sono a Parigi, queste possano essere tenute in “ostaggio” dalla Francia come garanzia ad esempio dell’applicazione del MES o dell’arrivo della troika in Italia.
Dite che penso male? Dite che dovrei fidarmi dei francesi? Ricordo a tutti che sotto Napoleone ci furono immani confische di beni in tutta Europa, nei territori conquistati. Tutto trasferito a Parigi. Parimenti ci fu addirittura la confisca degli archivi spagnoli e Vaticani, approfittando della presenza dei suoi due parenti pro-consoli a Roma e Madrid. Ossia, i francesi tecnicamente si comportarono da predoni. “Non fu secondaria la volontà di dominare i territori annessi, privandoli della propria memoria storica. La storia si poteva solo scriverla dal centro, e dal regime. Si doveva controllare il racconto del passato ed esaltare il ruolo civilizzatore dell’impero, erede dei Lumi e della Rivoluzione.” (LINK).
Oggi che a Roma ci sono i parenti acquisiti della Francia, ossia i detentori italiani delle Legion d’Onore, insignite – ad italiani – per i servigi offerti alla Francia, le cose potrebbero essere non molto diverse dal passato. Il Louvre divenne importante così, con le confische napoleoniche soprattutto, e soprattutto a danno degli italiani. Speriamo che oggi Parigi con il napoloencino Macron non voglia incrementare le opere trafugate con trucchi vari a danno degli altri Paesi. Ad esempio con l’austerità che porterà finalmente la Troika anche in Italia.
Vi ricordo per altro che anche nel caso del Monte dei Paschi di Siena i franco-tedeschi già volevano depredare i tesori d’arte italiani durante l’ultima crisi bancaria, come garanzia dell’insolvenza della banca senese.
Appunto, a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca. Con buona pace di quei traditori che ancora cercano di convincere gli italiani che l’EU si possa riformare dal di dentro (in realtà tali parole servono solo ai tengo famiglia nazionali – di qualsiasi colore politico – per ballare l’ultimo valzer sul Titanic Italia, sperando che il popolino offeso da troppe tasse ed austerità non si incazzi veramente…).
Chi scrive ritiene ad esempio come sia assolutamente possibile che Matteo Renzi prima o poi ripari all’estero, in Francia o Germania.
Mitt Dolcino
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