Nel 2015 venne nominato capo di Stato maggiore della Difesa dal governo a trazione Renzi il generale Graziano (da non confondere con il generale Graziani, quello che fu alleato dei nazisti nella seconda guerra mondiale). Tale nomina fece discutere in quanto detto generale non celò il suo favore verso l’EU durante il suo mandato.
Sta di fatto che successivamente detto generale fu nominato a capo del Comitato Militare dell’EU a novembre 2017, su nomina del ministro Pinotti (PD) [EUCM]. A parte la sua dichiarata simpatia per l’ambito EU, fors’anche oltre i vincoli NATO, nulla da eccepire in tutto ciò.
La cosa veramente interessante è un po’ meno visibile. Infatti l’Italia ha anche un altro generale, ora capo di Stato maggiore dell’Esercito, il gen. Salvatore Farina, che fu il primo generale italiano a comandare le truppe di terra del comando NATO in Europa, Brunssum, dalla nascita del comando, facente parte del lo SHAPE (…). Ossia un ruolo di primaria importanza nella difesa dell’EUropa continentale. Fa specie che tale soggetto non sia stato scelto come capo di Stato maggiore della Difesa. Anzi, è proprio strano che generali italiani saliti così in alto in ambito NATO non siano poi stati nominati al più alto grado della difesa italiana, proprio vero che le cose sono cambiate – e di molto – rispetto al passato…
Va inoltre ricordato come ci sia un altro generale italiano che ha ricoperto la stessa carica in ambito NATO, succedendo a Farina, una primizia assoluta per l’Italia, il Generale Marchiò. Anche il vice comandate delle forze alleate di intervento rapido è a tutt’oggi italiano con base in UK, il gen. Boni. Parimenti, il capo delle forze di intervento rapido del fronte italiano, il gen. Perretti, è italiano. Possiamo infatti affermare che a cavallo della nomina di Donald J. Trump alla presidenza USA c’è stata una notevole costanza nel preferire comandi italiani in unità chiave dell’Allenza Atlantica, soprattutto a spese dei generali tedeschi.
Ora arriviamo al punto: vi sembra opportuno che, nelle condizioni di innegabile confronto quanto meno economico tra Italia e Francia post-2011, l’ex capo di Stato maggiore della Difesa italiana NON solo sia una Legion d’Onore francese (come Prodi, Letta, Debenedetti ecc.) ma addirittura sia stato insignito della medaglia d’oro francese al merito militare? E soprattutto, ritenete compatibile cotanta vicinanza alla Difesa francese ed EU in presenza del vincolo NATO,che non è ancora stato dissolto?
Per la cronaca, anche se cercassero in tutti i modi di convincermi chi scrive non morirà francese, di questo potete stare certi.
Mitt Dolcino
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