Ho riletto il titolo messo giù di getto e mi sono interrogato: caspita, mi sono detto, tu primo fautore del libero mercato, “intimo” dei principi di Adam Smith, sostenitore della libera imprenditoria ossia della meritocrazia a tutto tondo parli quasi come un sinistroide… In effetti il problema dei nostri tempi è molto cambiato rispetto a solo 10 anni quando – era il 2008 – saltavano per aria le grandi fortune EUropee, tutte a leva. Ricordo quando Adolf Merkle in Germania si suicidò per il crollo azionario. O la Porsche di fatto fallita finanziariamente. Poi, dopo il salvataggio di Obama dei mercati coi tassi similzero, si innescò un accumulo di ricchezza mai visto in così pochi anni dalla razza umana, un trend ancora in atto, parlo di patrimoni multi-miliardari. A parità di perimetro – in assenza di inflazione – è chiaro che l’arricchimento di qualcuno deve corrispondere all’impoverimento di un altro. Da qui la morte della classe media, che marcia ormai a passo spedito, morte tecnicamente necessaria per permettere alle elites di accumulare enormi ricchezze…
Lo scontro degli anni a venire non sarà tra Don Rodrigo e Renzo e Lucia ma tra l’Innominato e il resto dei concittadini. Essendo l’Innominato magari nemmeno italiano. Della serie, se non si corregge il trend in atto vivremo a breve una novella forma di neofeudalesimo, non “solo in Italia” ma “a partire dall’Italia“, per poi estendersi a tutto l’Occidente ormai decadente, inutile nasconderlo. In tutto questo, purtroppo – da che mondo è mondo – le elites faranno di tutto per mantenere lo status quo, davvero di tutto. Adam Smith non si riferiva ai miliardari nelle sue teorie economiche fondate sulla ricchezza ossia sull’imprenditoria diffusa, ma ai liberi imprenditori. Ed anche Marx non ce l’aveva con chi “intraprendeva” ma solo con il grande “capitale“, che guarda caso sembra sempre più assimilabile alla grande finanza attuale. Ossia entrambi non amavano “gli amici degli amici” che sanno in anticipo quando i tassi verranno tagliati, quando le borse verranno fermate, quando le banche centrali smetteranno di inondare il mercato di liquidità.
Sintesi: se non si interviene l’Occidente muore, l’Oriente regna
Chiaramente i gestori del vapore usano la politica per i loro fini, armati dei media che loro stessi detengono, utili a plasmare la realtà percepita in modo anche opposto al reale. Oltre a foraggiare i “loro” politici affinchè difendano non il bene comune ma solo il loro, meglio se sono politici stupidi e/o ricattabili e/o relativamente poveri ma molto ambiziosi. Il motivo per cui un paese uscito dalla guerra è più prono a crescere in modo generalizzato è dovuto all’idealismo dei soggetti coinvolti, che alzano tantissimo l’asticella della eventuale corruzione, forgiati dalle sofferenze di guerra che ben ricordano cosa significhi essere sotto scacco (…).
LE ELITES MILIARDARIE DIETRO ALLE CD. SARDINE?
Inutile nasconderlo: l’insipienza, l’arroganza, l’incapacità di costruire ponti di Salvini (che anzi sembra amare distruggerli, moderno Nerone) ha favorito la nascita del movimento delle sardine
Le cd. Sardine rappresentano benissimo la realtà sopra esposta, ma in salsa attuale. Quello che ricaviamo dalla genesi delle cd. Sardine è che, nate forse non casualmente a Bologna, sembrerebbero supportate precisamente dalle elites globaliste locali grazie ai media ed ai giornalisti che le elites stesse detengono/coordinano, nel caso finanziati con pocket money rispetto ai grandissimi capitali che si intendono preservare. Mi ha fatto riflettere una bellissima e sintetica interpretazione del fenomeno data dalla pubblicazione “Il Mediterraneo“, ripresa anche da altri autori e testate (Gazzetta di Firenze ad es., più altri blogs). L’aspetto certamente più inquietante è che l’articolo originario sia sparito dal sito, sintomo che forse ci avevano preso. Riprendiamo dunque quanto già riportato da altri siti, sulle cd. Sardine:
Vedasi LINK
Ma c’è molto di più. Assodato che ci possa essere un certo qual supporto delle elites per le cd. Sardine, evidentemente con la conseguenza di gettare nello scompiglio la società, quale sarebbe il fine? Io un’idea ce l’ho: fare il dividi et impera sociale, mettendo uno contro l’altro i membri del volgo, con la speranza che litigando fra di loro i concittadini non vedano dove sta realmente il problema. Ossia nell’eccesso di concentrazione di ricchezza. Avete capito spero….
Mattia Santori, ricercatore del RIE di Bologna oggi leader delle Sardine, fondato da Romando Prodi e dal prof. Albertò Clò. Ordinato e compìto, forse appare meglio nelle vesti da ufficio…
Quello che deve farVi preoccupare però è quello che viene “dopo”, ossia quanto si nasconde dietro a tale “indirizzo”. Se è facile ricavare che in realtà qualcuno sta facendo di tutto per innescare uno scontro sociale aperto in Italia, approfittando dell’ignoranza tattica e strategica dei politici coinvolti, in forma che temo potrebbe divetare anche violenta, meno chiaro è il mezzo e gli attori coinvolti nell’eventuale “piano”: ad es. il tentativo di creare in laboratorio – ossia via media cooptati – due ipotetiche fazioni che vadano allo scontro tra loro, ad es. tra fascisti ed anti-fascisti inventati, anche se oggi NON esistono!
LA RAGNATELA NASCOSTA DIETRO ALLE SARDINE
Un amico mi suggerì all’orecchio una traccia di eventuale analisi alcune settimane fa, che ho voluto verificare con attenzione prima di tentare di trarre qualsiasi- sebbene parziale – conclusione. Va infatti ricordato come il primo soggetto che potrebbe aver espresso un concetto tanto sibillino quanto premonitore sulla vera essenza del movimento sardinesco [che sarebbe nato di lì a poco] sembra essere stata Barbara Balzerani, famosa brigatista rossa mai pentita, a capo della principale base operativa BR di Via Gradoli (segnatevi questo indirizzo); vedasi l’intervista sopra con Nunzio D’Erme, il “leader delle occupazioni” di Roma (così lo definisce Il Messaggero, vedasi l’articolo). Interessante è rilevare come – casualmente – la prima assemblea del movimento delle Sardine, dove è stata definita di fatto l’agenda, in sfregio al diritto dello Stato, sia avvenuta a Roma proprio in un locale occupato, che coincidenza (…).
Se questo già vi può sembrare incredibile, sappiate che non è ancora nulla. Infatti la Balzerani fu la stessa che pronunciò frasi sibilline durante il quarantennale della morte di Aldo Moro, nel 2018, quando disse qualcosa come “Chi mi ospita oltre confine per i fasti del quarantennale [della morte di Aldo Moro]?“. Da lasciare allibiti. Secondo voi cosa significa questa “uscita“, da parte del capo del covo operativo BR di Via Gradoli? (per altro tale soggetto fu anche coinvolto nel rapimento del generale americano Dozier, …). A chi si riferiva la Balzerani con tale affermazione sull’invito “dall/all’estero”, che guardava fuori dai confini? Ed a che Paese (forse a quello della Dottrina Mitterand?)…
E qui arriva il sale. Non possiamo infatti dimenticare che il rapimento di Aldo Moro – sulla base di evidenze giudiziarie – fu coordinato da una base strategica delle BR fuori dai confini italiani, a Parigi per la precisione, Rue de la Tournelle n. 27: era la famosa scuola di lingue Hyperion (Wikipedia aggiunge: “La scuola è stata sospettata di essere una copertura per operazioni di terrorismo o servizi segreti“)(…).
Ci sarà stato anche Nunzio D’Erme alla presentazione delle Sardine a Roma?
Ricapitoliamo dunque: abbiamo un movimento delle Sardine nato quasi dal nulla a Bologna grazie ad un leader che è impiegato al RIE, l’istituto per l’energia fondato da Romano Prodi ed Alberto Clò; tale movimento sembra essere stato in qualche modo preconizzato in anticipo negli indirizzi futuri (quasi fosse una veggente) dalla ex BR Barbara Balzerani, coinvolta nel rapimento Moro, la stessa che nel quarantennale della morte dello Statista sembrò quasi chiedere ad una entità imprecisata di essere invitata all’estero per i festeggiamenti per la morte di Aldo Moro. Il tutto senza dimenticare come la sede operativa di detto rapimento “di Stato” fosse in Via Gradoli a Roma, mentre la base diciamo strategica era a Parigi.
LE SARDINE,UN PROGETTO TRANS-NAZIONALE PER DESTABILIZZARE L’ITALIA? Vedasi la fonte, al LINK
Ora facciamo un passo oltre, non possiamo e dobbiamo dimenticarci della storia, quella vera. Intendo quella che ci ricorda come Romano Prodi e Alberto Clò, citati sopra, siano stati protagonisti di una stranissima vicenda che collega molti eventi sopra citati: parlo di quanto riportato nel famoso dossier Mitrokhin, secondo cui, vedasi Wikipedia, “Anche Romano Prodi fu ascoltato il 5 aprile 2004 dalla Commissione Mitrokhin, in riferimento al fatto che lo stesso, non ancora parlamentare, il 2 aprile 1978, mentre era in corso il sequestro di Aldo Moro, avrebbe partecipato in casa di amici in provincia di Bologna (la casa era di proprietà del futuro economista e ministro Alberto Clò e alla seduta partecipò anche Mario Baldassarri, ai tempi della commissione politico di Alleanza Nazionale e viceministro per l’Economia e le Finanze dei governi Berlusconi II e III) ad una seduta spiritica, nella quale un piattino, mosso dallo spirito di Giorgio La Pira, richiesto dell’ubicazione del sequestrato, avrebbe composto il nome “Gradoli”.
Come vedete, ritornano vari “elementi” (certamente sostanziali) inquadrati precedentemente: la BR Balzerani che sembra sapere anche “prevedere” oltre che spaventare (…); Via Gradoli ed il sequestro Moro saltati fuori in una “seduta spiritica”; Prodi e Clò che fanno i veri veggenti durante la prigionia dell’amato Statista, per altro “prendendoci” in pieno nell’identificare la base BR guarda caso proprio di Barbara Balzerani. Interessante vero?
Se poi aggiungiamo che Romano Prodi fu anche indagato dalla Procura [“A seguito degli elementi acquisiti, la procura di Roma iscrive nel registro degli indagati Prodi, D’Alema e altre 19 persone”] (vedasi fonte al LINK) allora la cosa si fa davvero interessante. Per vostra informazione, la stessa fonte (Wikipedia) afferma quanto segue: “Il dossier Mitrokhin prende il nome da Vasilij Nikitič Mitrochin,[1] un ex archivista del KGB: con questo termine si fa riferimento alla parte del corposo archivio Mitrokhin riguardante le attività illegali dei servizi segreti sovietici in Italia.“. Penso che a questo punto la faccenda rischi di diventare addirittura disarmante…
Incredibile, il padre del deputato tedesco Gregor Gysi, che finanzia la ONG Sea Watch fu agente Stasi, ministro della cultura ed anche ambasciatore in Italia della DDR durante il rapimento Moro! Non è che dietro la ONG ci sono agenti ex Stasi italiani?
Ultimo aspetto intrigante, come corollario globalista su cosa sta forse succedendo – ma che è certamente successo – in Italia: il padre del deputato tedesco Gregor Gysy fu ambasciatore presso la stanta Sede della DDR, oltre che alto gerarca della Stasi, proprio durante il rapimento Moro. La cosa strana è che detto figliol prodigo, Gregor Gysy, è famoso per aver personalmente finanziato la ONG Sea Watch molto attiva in Italia; ossia la ONG che ha reiteratamente trasportato migranti in Italia dalla Libya portando agli onori della cronaca la “famosa” Carola Rackete, il cui padre stranamente è un ex militare (marina) tedesco specializzato in armamenti e dunque tendenzialmente prossimo ai servizi segreti germanici del BND (ossia l’erede della Stasi stessa).
… … … … … … … … … … … … … … … … … … … …
Ora che avete letto tutto questo non vi viene il dubbio che magari il movimento delle cd. Sardine possa essere almeno parzialmente eterodiretto? Ossia con pupari esteri? Magari con il fine nemmeno troppo recondito di destabilizzare l’Italia? Chiedetevi anche, mentre ci siete, se oggi un governo giallo e/o rosso e/o verde o arlecchino sarebbe davvero in grado – nel caso – di rintuzzare democraticamente eventuali tentativi stranieri volti a destabizzare il Vostro paese… Il vero problema è che oggi, rispetto al passato, dette eventuali ingerenze estere non sono più mero rumore di fondo in un ambito di benessere diffuso e potenza nazionale conclamata e stabile; no, oggi l’Italia rischia il default tecnico oltre che sociale, sebbene resti ricchissima di risparmi e di capitali. Infatti la Penisola, riunita dagli anglosassoni circa 150 anni fa, oggi forse qualcuno pensa che possa essere di nuovo “rotta” in varie parti, trasformandola di nuovo nella vacca da mungere che con le sue enormi ricchezze per 1000 anni ha tenuto in piedi varie Corti nobiliari europee. Usando i soliti cooptati locali, ossia le elites miliardarie itaiane, una storia vecchia come il mondo…
Questo intervento è dedicato a coloro che non vedono di buon occhio il supporto USA all’Italia per uscire dal cul de sac dell’austerità, ossia per disinnescare la pietra angolare del neocolonialismo EUropeo del III millennio, l’euro.
Mitt Dolcino
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.