La magia di BoJo porterà in dono un Natale inquieto per tanti, anche in Italia….
A Salvini dicono sia andata male, lui puntava alla Brexit ad Ottobre scorso in modo da riparare a Strasburgo “per cambiare l’EU dal di dentro“. Spero infatti sappiate che quando Londra lascerà l’EU – solo quando questo succederà – si libereranno i seggi inglesi all’Europarlamento, che in quota parte spettano all’Italia ed a Salvini in particolare, essendo stato eletto come capolista quasi ovunque alle scorse elezioni Europee stravinte dalla Lega… Il ritardo nella Brexit ha generato numerosi grattacapi al leader leghista, stretto tra l’obbligo di fare il renzusconi (lo vuole Renzi ed anche Berlusconi, sembra) e la sua personale sopravvivenza alla buriana che sta arrivando.
Da Il Tempo, di ieri
Lo scorso mese c’è stato uno strano commento di un ambiguo soggetto su un altro blog, parlo di un soggetto “pro-Salvini a qualsiasi costo” presente anche sul nostro di sito: ben sapendo che esistono persone che hanno un vero e proprio ruolo politico nel loro commentare in rete (anche criticando, non importa se a sproposito ossia negando i fatti), mi ha colpito come costui abbia messo nero su bianco in forte anticipo rispetto agli eventi una ipotesi secondo cui la Lega “fosse indirizzata da strateghi russi” con cui collaborava, o qualcosa del genere (…). Quando, negli scorsi giorni abbiamo visto il caso delle turbine contrabbandate – secondo le indagini USA, vedasi articolo sotto del Fatto Quotidiano – da un famoso leghista apicale, soggetto anche per altro vicino al Savoini del Metropole [stando alle indiscrezioni di stampa, Il Fatto Quotidiano], indagato dall’FBI per conto di un Grand Jury USA e pure con infiltrati al seguito per trovare le prove (…), oltre che con arresti in Italia e in tutto il mondo di faccendieri russi coinvolti in tale contrabbando, ci è preso un colpo al cuore (notasi: non arresti di italiani, per adesso; i russi sarebbero stati arrestati in Italia per conto del Grand Jury USA ma per ora gli italiani – sebbene anch’essi apparentemente coinvolti – restano liberi, …). Ci siamo detti, ma vuoi vedere che qualche “hard core salvinista” sapeva? Questo per dire che le cose non sono quasi mai come appaiono sui media, soprattutto in Italia (…). Che poi ci possa scappare anche la sostituzione dell’ambasciatore russo a Roma, beh, a questo punto mi sembra anche possibile…
Prendete Salvini: dice in TV di non volere un accordo con Renzi e poi leggiamo sui giornali che va a pranzo con l’ex sindaco fiorentino a casa Verdini in Toscana; che tenta di fare un accordo con Renzi per un governo di unità nazionale (peccato che questo sia avvenuto dopo aver distrutto i ponti politici con tutti); dopo che la Meloni lo supera a destra e verrà incontrata addirittura da Trump nelle prossime settimane (a Renzi e Salvini fu invece detto che non erano “omologhi nei ruoli” e dunque non si potevano incontrare). E pur dopo che sono passati mesi senza che Salvini abbia tirato fuori uno straccio di proposta al vero problema italiano, ossia un piano economico credibile e serio, che a questo punto non può NON comportare l’ITALEXIT come estrema ratio…..
Ecco, per tutte queste ragioni – in attesa della Brexit di fatto, ormai certa – ritengo che Salvini stia cercando una ormai disperata “scappatoia” a Strasburgo, al parlamento EUropeo. Sapete il motivo? Stando a quanto riportato da Il Tempo, per sfuggire allo tsunami di indagini che si stanno abbattendo su di lui e sulla Lega, potrebbe volersi mettere al riparo dei giudici con l’immunità parlamentare dei suoi amici tedeschi all’EU, immunità inattaccabile. Il motivo strategico della fuga sembrerebbe però ben più grave: un attacco avente come oggetto i suoi rapporti con la Russia. La stessa scusa usata guarda caso da Merkel e Sarkozy per convincere Obama ad abbattere Berlusconi nel 2011: davvero pensate che un servizio segreto occidentale abbia potuto fare una intercettazione a Mosca a danno degli uomini del primo partito italiano, al Metropole – di questo si è trattato – addirittura invitando sul posto anche i sempre chiacchieroni giornalisti italiani (l’Espresso), senza l’avallo di Putin? Illusi. Infatti la Russia, senza urlarlo ai quattro venti, NON è il nemico occidentale, è un mero competitor USA. E tra nemico e competitor c’è molta differenza. Altra cosa è invece usare lato italico un potente alleato in pectore come Mosca per arricchimento di casta, come accadde forse durante l’iceberg del Metropole, vedremo a seguire quanto c’è sotto….
Il vero motivo per cui Salvini dovrebbe farsi di lato nella Lega ed invece cercherà solo di andarsene a Strasburgo a farsi proteggere dall’immunità EU (…) sembra derivare proprio da tale errore – assai strategico – di valutazione, che gli attirato non tanto lo schifo italico – della serie, mentre il Paese va a ramengo qualcuno sta giocando a fare il businessman della politica – ma piuttosto le mortali antipatie del mondo anglosassone, quello che conta, avendo previamente azzerato le sue coperture russe, forse per aver tratto profitto dal soggetto con cui Washington dovrà obbligatoriamente giocare su tavoli ben più importanti, per il contenimento cinese e tedesco durante i prossimi decenni.
Credete ancora che il Renzusconi sia una baggianata? Tutto parte (forse) da Alibaba…
Dietro a tutto e tutti c’è sempre lui, Matteo Renzi, l’ex sindaco pro-Obama di Firenze, la stessa città dove espose l’artista satanista clintoniana Marina Abramovich, una mostra addirittura a Palazzo Pitti. Soggetto strano il senatore di Scandicci, che sembra bramare per il potere come nessuno, a capo – come riportato dalla stampa nazionale – del cd. “Giglio Magico” (sottolineo il Magico) e che sembra avere per le cd. palle il Salvini, di fatto una squadra occulta da lui indirizzata, visto anche che il Salvini non è del suo livello intellettuale. Soggetto che però sembra avere il mirino puntato degli americani oggi al potere, in fronte, sul proprio futuro politico, aspettiamo cosa verrà fuori con lo scandalo in fieri dei FISA contro Trump – sarebbe un tentativo di golpe – prima di azzardare una conclusione definitiva.
Renzi preconizza il cetriolone trumpiano in arrivo?
Nel mezzo di tutto questo grande caos c’è il Paese che va a rotoli, da dove – lo hanno riportato i media italiani negli scorsi giorni – emigrano le menti italiane migliori mentre nemmeno i migranti vogliono più arrivare. Un paese in decadenza, stretto dalle enormi promesse dello Stato ai propri cittadini (si chiamano pensioni) ma senza persone ed aziende per sostentare tali promesse future. Ossia un paese prossimo al default tecnico, che dovrà scegliere se attuare una sorta di fascismo fiscale per rimanere nell’euro o un fascismo reazionario per uscirne, visto che con le buone non sembra possibile scappare dal cul de sac della moneta unica questa volta …..
Dunque, che l’Italia debba uscire dall’euro solo per evitare il crack – svalutando, alla faccia di quello che dicono i post-sovranisti come Rinaldi ed il suo futuro segretario Salvini, che preferiscono cambiare l’EU dal di dentro solo perchè altrimenti perdono il lavoro politico – è ormai innegabile. Il problema è come ci arriverà, l’Italia, a tale traguardo…
Mitt Dolcino
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