La mossa di Trump di accordarsi temporaneamente con la Cina è stata mantenuta: chiudere momentaneamente tale fronte asiatico permetterà di aprire il vero fronte perverso, quello interno, ossia quello EU. In effetti il blitz su Suleimani, perfetto sotto ogni punta di vista, tattico, strategico, operativo, intellingence oltre che come risultato finale ottenute (“Thanks to Lone Wolf, an italian descent“, ndr) ha spaventato il mondo. Gli USA restano ancora il gigante addormentato di tanti anni fa, come ebbe a dire l’ammiraglio Yamamoto dopo Pearl Harbour. Che però quando si sveglia fa paura…
La Cina lo ha capito: siamo arrivati ad un millimetro alla guerra in Medio Oriente e per il petrolio, Trump era pronto all’azione questa volta. Infatti,quasi immediatamente è arrivato il back down, supportato dalle cancellerie di Pechino e Berlino, totalmente a letto l’una con l’altra per affossare Washington.
Entrambe hanno da che preoccuparsi: in Cina la food inflation, la maggiore componente dell’inflazione cinese, è attorno al 20% (pesa circa il 60%+ del totale), se partiva anche l’inflazione sull’energia Xi poteva cadere, come successe con suoi ben più illustri predecessori. Dunque Trump ha ora 11 mesi per attaccare l’EU franco-tedesca, con Boris Johnson dalla sua parte questa volta, un vero scontro tra titani. Peccato che l’Italia sia solo un paese in cui c’è giusto un segnaposto pro-USA, Conte; ossia sia Salvini che l’alleato semi-secreto Renzi, che il PD, sono tutti EUropeisti ed anti USA. “Addicted” verso altri obiettivi, diciamo obiettivi valà.
Non a caso vediamo sempre più spesso Salvini votare con Renzi per questioni importanti e viceversa; peccato che i due poi non abbiano il coraggio di finalizzare per cercare il “loro” governo, che infatti verrebbe immediatamente schiantato dai services USA che oggi non ammettono nessun governo non tanto leghista quanto che veda l’ex sindaco fiorentino nella compagine. Che qualcuno tenga o meno per gli zebedei il leader leghista poco conta (…).
Dunque, oggi Trump può concentrarsi sull’EU figlia di Vichy, quella che “dal di dentro” ha detto NO alla NATO lato Macron; e NO alla svalutazione del dollaro lato Merkel. Senza dimenticare la componente Stasi, oggi attiva più che mai per destabilizzare gli USA, con il comando occulto del reazionario W. Schauble, in termini “anti-alleati” intendo.
L’attacco USA all’EU può partire in varie maniere: con i dazi alle auto, dazi sempre minacciati e mai attivati, per ora. O con una attacco a Deutsche Bank. O magari anche in modi più sporchi (…). Oggi tutto si gioca sull’atomica data all’Iran. Iran che, lo ricordo è da sempre filo tedesco e supportato da Berlino. Fin dai tempi del padre dello Shah, Reza Pahlevi padre (filo-nazi), passando per Mossadeq supportato dal nazista in pensione Schacht, fino a Khomeini cresciuto nella Francia post Vichy. Mai dimenticare che la centrale di Bhusher è a tecnologia Siemens, non a caso.
Oggi gli USA vorrebbero che i tedeschi facessero lo stesso che fi fatto con Stuxnet, affondare loro stessi le velleità nucleari del loro alleato iraniano. Ma Berlino questa volta NON vuole, essendo a letto con Pechino e pensando pure di vincere….! Notate che nessuno in Asia ed in centro EU nega che esista un accordo anti USA tra Cina e Germania (…)in veste anti-USA, pazzesco.
Ne vedremo delle belle.
Per intanto tenete il respiro fino alla Brexit, poi le tessere rapidamente si posizioneranno.
Magari mi chiedete come sempre dell’Italia? Non preoccupatevi, nella sostanza non succederà nulla di diverso da quanto accaduto negli ultimi 9 anni, nessuno è infatti intressato a disturbare un paese in modalità auto distruzione, dall’interno. Dunque le tasse e aumenteranno, ben notando come per il prossimo anno stanno studiando tasse maggiori un mix di aumento dell’IVA nelle aliquote agevolate e cancellazione di metà o più delle detrazioni e deduzioni, i soliti 35 mld di euro di tasse che si aggiungono annualmente al computo. Nel mente i sovranisti faranno finta di abbaiare, isseranno bandiere a Strasburgo, inveiranno in interviste mediaticamente esposte ma senza voler cambiare NELLA SOSTANZA di un millimetro la parabola verso l’implosione. Nessuno dei politici che conoscete infatti discuterà pubblicamente di ridurle, le tasse, sappiate che questo è un approccio bipartisan. E dunque il PIL resterà purtroppo in recessione o al massimo in zona zero.
L’Italia ai tempi (sopra) votò per avallare indirettamente che Taiwan era ed è parte della Cina….
Tempo qualche anno e ci sarà l’implosione; ma in modo naturale, anche asintomatico se volete. Infatti, dopo la firma della Via della Seta, Washington ha deciso di non interferire con il viatico italico, o meglio di non salvare l’Italia a 10metri dal traguardo come ha fatto negli ultimi 75 anni quando la situazione si faceva calda, come dopo Tangentopoli. Calda in termini di mire franco-tedesche naturalmente. Ossia la Libya è persa, non avendo (gli USA) ricevuto risposta dai gialloverdi l’anno scorso, ossia senza che ci fosse una rescissione contrattuale con Pechino: evidentemente qualcuno tra via Bellerio e il quartiere del “anima di Casaleggio”, magari passando per l’esoterica Scandicci ben descritta dall’inarrivabile Umberto Eco ne “Il Pendolo di Focault“, ha troppo da perdere. Magari – se il Supremo lo vorrà – qualcosa emergerà, gli USA non possono infatti permettere che deliberatamente li si prenda in giro. Sempre la solita storia, l’Italia è vittima di propri “interessi particolari”.
Infatti l’Italia morirà di “propri interessi particolari”.
Mitt Dolcino
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.