Avete visto tutti Matteo Renzi andare in Pakistan a fare eliski (di norma, con rarissime eccezioni, in Italia l’eliski è vietato, ndr), con – in parallelo – la foto dell’incontro di lavoro con i suoi contatti in Pakistan, molto probabilmente frutto delle sue relazioni clintoniane. Alcune settimane prima lo avevamo visto in Cina a fare il conferenziere strapagato dal governo cinese o forse qualche azienda collegata, chi lo sa, mentre – verrebbe da dire – il suo lavoro sarebbe restare in Italia a cercare di risolvere una crisi economica folle e mortale, invece di andare a fare affari o leisure così lontano. Non so voi ma a me sembra che Renzi il senatore lo faccia come secondo lavoro, che dite… Una impressione, ben inteso, solo una impressione…. In tutto questo vediamo che l’ex sindaco toscano vorrebbe tornare a fare il premier o quanto meno il ministro, magari anche con Salvini, in coalizione coi i cd “post-sovranisti”. Dire incredibile è/sarebbe poco, se succederà. Nel caso, di una cosa sono abbastanza certo : la convention della nuova coalizione di partito la si farebbe in qualche hotel lussuosissimo, del calibro del Metropole per intenderci!
Renzi sembra aver ereditato le relazioni del Cav
Or dunque, al di fuori di quanto sopra, secondo chi scrive biasimevole sebbene tecnicamente non illegale, in ogni caso una mancanza di rispetto al Paese ed agli Italiani che faticano come mai dopo il 1920-25, ieri discutevo sulle tasse là da venire con un amico ex romano, emigrato anche lui. Si discerneva su nuove tasse. Ma sapete – mi diceva – come è facile crearne di nuove? Con la digitalizzazione? Ad esempio sugli immobili. Si fa così: gli italiani sono ricchi di immobili, ce ne sono, che so, circa 30 milioni o qualcosa del genere. Basta che l’agenzia delle entrate faccia richiedere alle agenzie delle entrate locali il numero di abitazioni presenti in ogni provincia: basta qualche click e si ricava, per provincia, numero, valore OMI ossia stima commerciale e valore catastale (che in provincia è spesso molto più al di quello commerciale, ve lo dice uno che ha esempi in famiglia), si somma il tutto il valore ed il gioco è fatto. L’agenzia delle entrate fa anche questi calcoli, oggi molto spesso. Si dice che abbiamo già fatto simulazioni sul valore catastale degli immobili per future tassazioni straordinarie, ma manchino un migliaio di miliardi di imponibile (…).
D’ogni modo il valore delle case in Italia è di circa 3500-5000 miliardi di lire. Come fare dunque per tassare senza gli italiani far loro male? O meglio, senza che se ne accorgano, che sono stati espropriati a termine? Semplice, non li si fa pagare subito. Si impone una tassa che non può essere inferiore al 10-15% del valore catastale delle case: o la si paga subito per l’emergenza del Paese, ad esempio visti gli effetti economici del coronavirus, o comunque non fa nulla. Si, nel caso si mette una ipoteca di seconda sul bene immobile pari al valore catastale della tassa, con un debito che aumenta dell’1% all’anno, o giù di lì. Alla prima transazione, vendita, cessione o altro, bisogna saldare la tassa. Anche fra 10 anni. Anche fra 20.
Comunque nel caso sarà una patrimoniale sulla classe media, o meglio sulla gente mediamente povera ma non nullatenente, ma che escluderà dal pagamento “in proporziine corretta” le elites
Poi tale credito ipotecario, di un valore pari nel caso sopra a 400-600 miliardi viene dato alle banche, scontato, che so, del 20%; dunque le banche anticipano i soldi allo Stato tenendosi in cambio il diritto all’esproprio della casa nel caso non venga pagato detto debito a termine, ad es. con la morte del titolare. Sapete, è davvero una genialata, così facendo si riduce il debito di ben 500 miliardi di euro, circa, ma subito! Ossia portando il debito pubblico da ca. quasi 2400 mld di euro a 1900 mld di euro, mentre il PIL è fermo da un decennio a 1600 mld di euro circa. Unico problema: le tasse comunque non potrebbero scendere se non i primi due anni! Infatti i limiti di Maastricht impongono il 60% del debito in rapporto al PIL e l’Italia resterebbe sopra il 120%.
Come al solito l’Economist sa già tutto…
Non c’è problema, basta aumentare l’aliquota di tassazione futura a termine con maggiore ipoteca. Diciamo al 30% del valore catastale. In tale modo il debito pubblico scenderebbe di 1200 miliardi di euro, ossia a 1200 mld di euro su 1600 mld di PIL. Così almeno si potranno “abbassare le tasse” (dopo l’esproprio, di fatto): peccato che così facendo gli italiani perderanno la loro casa, nella maggior parte dei casi….
Questo è più o meno lo schema Capaldo per la patrimoniale differita, ossia fregare gli italiani sena farli pagare subito, in modo che non se ne accorgano.
Sull’IRPEF non si può più “mungere”…
Ma ci sono anche altre tasse a cui stanno pensando. Ad esempio la exit tax: chi esce dallo Stato per emigrazione deve pagare per i servizi ricevuti. Tale tassa sarebbe, secondo le folli ipotesi che sembrano circolare, sui giovani che hanno pagato pochi contributi in Italia, ma anche sui meno giovani. I primi dovrebbero restituire un valore convenzionale dato all’istruzione d alla sanità ricevute. I secondo il valore delle detrazioni ottenute dallo Stato a riduzione delle tasse, o qualcosa del genere.
In particolare un giovane che volesse emigrare dovrebbe nel caso pagare per i 13 anni (minimo) di istruzione statale, che so, qualcosa come 50 euro al mese, 600 all’anno, qualcosa come 10’000 euro. E poi per la sanità ricevuta, un obolo simile. Più qualche bazzeccola per la sicurezza fornita dalla polizia di Stato a tali cittadini partenti, diciamo altri 5000 euro per 20 anni di permanenza in Italia. 20’000-25’000 euro circa per poter andarsene. Se paghi puoi espatriare, altrimenti resti in Italia: i giovani sono preziosi, si sa, bisogna porre un argine all’emigrazione! O meglio, visto che l’EU la facilita, la circolazione, basta pagare per emigrare. Evidentemente con accordi con altri paesi EU per cui una parte dello stipendio percepito verrebbe girato alle casse dello Stato di provenienza per pagare il debito, soldi che poi alla fine tornerebbero alle solite Francia e Germania grazie all’austerità euroimposta (…). Un moderno campo di lavoro insomma, versione Birkenau 2.0 delocalizzata e non violenta ossia senza le camere a gas, si sa, i giovani sono preziosi.
Dicono verrà estesa anche alle persone fisiche: sarà vero?
Voi direte, questa è una provocazione. Non proprio, direi che è più un rischio che una illazione, rischio che gli italiani non sanno di stare correndo. Infatti se il sistema crollerà, come penso sia probabile in caso di crisi economica globale o di forte recessione in EU (notasi, lo dico da ben prima del corona virus, ndr) o casca il sistema tutto e quindi quelli come Renzi perdono la fonte di potere che gli permette di fare la bella vita, o si dovranno trovare dei modi per tenere in piedi la baracca, altrimenti la casta politica ed economica muore. E questo non deve succedere.
Decide Renzi, non Mattarella su cosa succederà al Governo (sembrerebbe un tipico delirio di onnipotenza, Trump fai qualcosa per favore…)
O meglio, non subito. Si sa infatti che la Germania e la Francia i patti li mantengono ma non in eterno. Ovvero i benedetti oggi usati per spogliare l’Italia, parlo dei cooptati alla Gentiloni ed Enrico Letta alla corte EU, poi non serviranno più una volta fatto il sacco. Ancora per qualche anno possono stare tranquilli.
Gli italiani invece…. beh, gli italiani! Ma cosa vuol dire essere italiano, oggi? Nulla, gli italiani sono già europei, anzi i più EUropei visto che sopportano da anni di tutto e di più pur di restarci, senza ribellarsi. Che senso ha dunque mantenere una identità nazionale? Anzi ci sono in arrivo le macro regioni, che assorbiranno le nazionalità! Ad esempio quella Alpina, tanto cara alla Lega. E via con queste stoltezze, ne sentite tutti i giorni sui media. Sappiate che quando voi smetterete di sentirvi italiani allora il vostro Paese potrà sparire. Naturalmente nessuno in Francia e Germania si sognerebbero di dire la stessa cosa per le proprie rispettive nazioni…. Appunto.
Meditate dunque su quanto sopra, potrebbe diventare di attualità fra qualche tempo.
Mitt Dolcino
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