Prima una breve nota sullo scandalo della scandalosa comunicazione governativa/regionale sul blocco della Lombardia: dopo la sua elezione Donald J. Trump ridefinì la CNN come Fake News, a seguito del Russiagate, che poi si dimostrò una gigantesca bufala quanto meno per come ce l’avevano dipinta. Ieri penso che gli italiani penso abbiano provato sulla loro pelle cosa intendesse Donald Trump: ancora non si è capito chi è stato a fare la comunicazione incriminata sul “blocco” della Lombardia, se Regione al posto dello Stato o chi altri, ma certamente qualcosa puzza. E molto. Certamente la fuga di notizia si è mossa nella direttrice Roma-Milano, ma la CNN non ci dice tutto.
Giulio Tremonti, da sempre euroscettico, forse per questo da fastidio (ma potrebbe servire molto)
Resta lo scontro tra Regioni e Stato. Sabato sera l’ex ministro Tremonti, lombardo doc, si è esposto in TV anche a nome di un certo nord dicendo che deve essere lo Stato a governare la crisi, non le regioni. Una batosta che a molti è sembrata indirizzata alla Lega in Lombardia. Sta di fatto che poche ore dopo è successo il misfatto della comunicazione fatta IN MODO UFFICIALE sembra dalla Regione Lombardia al posto dello Stato, ma va detto che la dinamica non è chiara dopo il chiarimento postumo della CNN di ieri sera, che ha addirittura intorbidito le acque. Comunque sia è una vergogna per l’Italia tale fuga di notizie.
Fatalità stimata da coronavirus, dall’esperienza cinese
Ripetiamo, è essenziale che in situazioni critiche come queste tutti collaborino, soprattutto in questo frangente.
Per quello che vale, chi scrive ritiene che l’influenza da Covid-19 si comporterà più o meno come la febbre di Hong Kong del 1968: ai tempi ci furono circa 5’000 morti, attesi soprattutto tra anziani con gravi patologie pregresse. Resta il fatto che sembra impossibile che oggi, secondo i media mondiali, l’untore debba essere l’Italia e non la Cina, in realtà la prima responsabile del contagio.
E’ incredibile quanto sia difficile scoprire la vera causa delle tantissime morti di polmonite che ci sono ogni anno negli ospedali
Ma la notizia più importante è certamente un’altra: la dottoressa Gismondo dell’Ospedale Sacco, entrata in polemica con l’incendiario Burioni, quella che aveva paventato l’esistenza di due ceppi di Covid-19 – di cui una quasi innocua viste le condizioni di Zingaretti, asintomatico – ha affermato che il virus era probabilmente già presente a partire dallo scorso novembre, di fatto contemporaneamente alla Cina, quasi il contagio fosse avvenuto nei due paesi, Cina ed Italia, allo stesso tempo. Questo è sia un bene che un male, nel senso che se non c’è stata una vera epidemia fino ad ora la cosa potrebbe non essere così seria.
Ma il lato negativo è che qualcosa ha fallito già nel 2019 nella vigilanza: perchè nessuno ha sindacato sull’esistenza di strane polmoniti che uccidevano pazienti già a a fine anno? Intendo la vigilanza ospedaliera. Se vi ricordate vi abbiamo informato quasi un mese fa precisamente di tale traccia, strane polmoniti mortali che circolano da tempo! Anche da prima della data indicata dalla dott.ssa Gismondo (…).
““Dai dati l’ipotesi è che questo virus fosse attivo da noi già a novembre”. Lo confermano i risultati filogenetici sui ceppi e strane polmoniti registrate a dicembre.”
Rimane la triste constatazione che i tamponi all’estero vengano fatti solo su soggetti con sintomi conclamati, mentre in Italia si fanno screening di massa anche agli asintomatici: è assurdo, così in Italia si moltiplicano i casi rispetto a quanto accade all’estero. E dunque facendo apparire la Penisola come l’untore. Parimenti all’inizio dell’epidemia sembra addirittura che i tamponi in Lombardia confermassero la malattia senza secondo e terzo campione di controprova e verifica finale dell’ISS (…), check in progress.
Restiamo dell’idea che quello che stiamo vedendo col coronavirus segua il solco di Tangentopoli e della caduta di Berlusconi nel 2011; ossia in realtà temo avrà come conseguenza qualche “altro fine traumatico”, ad oggi non chiaro. Le altre due volte finì con una bastonata per l’Italia, vedremo questa volta.
Ma cotanta disorganizzazione sembra quasi preordinata per far male al Paese, che dite?
Basta polemiche, che ora si remi tutti dalla stessa parte. In ogni caso lo Stato deve coordinare l’emergenza, non le Regioni, su questo concordiamo con Tremonti.
MD
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