Mario Draghi lavorava in Goldman Sachs…
All’inizio dello scorso Febbraio e poi ancora dopo un paio di settimane gettammo la bomba: PIL italiano a-2.5-3% nel 2020, con facoltà di revisione in peggio in caso di effetti avversi del coronavirus, praticamente certi. Oggi Goldman Sachs dice finalmente l’ovvio, -3.5% di PIL nel 2020, dunque pesante recessione per l’Italia. Purtroppo siamo solo all’inizio del calvario italico: oggi il PIL italiano si può stimare ben oltre a tale stima, attorno a -5%. Un vero disastro. Quali conseguenze per l’Italia? Semplicemente orribili.
Direi di partire dalla fine: se si dovesse cambiare il paradigma dell’Italia, a pensarci bene, ci sono tutte le condizioni al contorno perchè questo succeda, OGGI. Intendo, militarizzazione del territorio, coprifuoco, crollo economico che costringe a scegliere tra confiscare le case alle famiglie o uscire dall’euro, a seguire blocchi dei prelievi. E una preponderante presenza militare USA nell’area, atta a scongiurare che qualcuno, magari a fronte di una ITALEXIT dirompente per Francia e Germania, pensasse bene di invadere parte della Penisola. E’ vero: la bella Penisola, con i suoi fardelli, ha davvero la capacità di annientare non solo la zona euro ma anche l’EU. Alla fine era vero che le prebende implicite nell’EU, ad es. stipendi altissimi per lavorare in un europarlamento sostanzialmente inutile se non dannoso, sono enormi: il carissimo sistema EU serve appunto per cooptare nelle strutture dell’EU le elites amministrative dei vari paesi, a preminente vantaggio franco-tedesco, non certamente a vantaggio dei paesi europeriferici. Se ci pensate bene il trucco è sempre lo stesso, tipicamente franco-tedesco: pagare i notabili nelle colonie per dominare i paesi colonizzati, Bouteflika insegna. Prova ne è ad es. la Lega di Salvini che – appena eletta – appena annusato le prebende EU, ha mollato l’ITALEXIT e si è evoluta “per cambiare l’EU dall’interno“.
Tutto torna.
Oggi dobbiamo solo aspettare, ossservarndo i segnali deboli. Certo, un PIL a -5% dell’Italia nel 2020 significherebbe un debito che cresce al 150% del PIL (con economia sommersa), senza economia sommersa saremmo al 170%, vuoto per pieno. Un debito enorme, impossibile da ripagare senza inflazione, ossia restando nell’euro.
Chiaro, no?
Intale contesto chiedere da parte Italiana gli eurobonds, ovvero approfittare del MES, deve implicare prima di tutto che tutti i paesi EU – visto che appunto tutti i paesi dell’Unione sono messi tra male e malissimo -, trasferiscano il proprio debito pubblico all’EU in cambio di bond comunitari a tassi negativi, ossia arrivare agli eurobonds. Visto che tali tassi negativi implicherebbero che i creditori pagherebbero addirittura dei soldi per avere l’onore di per prestare soldi all’EU (vediamo quanto dura), nel lunghissimo termine ciò significherebbe ridurre il debito pubblico anche fino allo zero. D’ogni modo sappiamo già che i tedeschi, vere teste dure, non accetteranno mai.
Tremonti, la persona su cui puntare quando si tratterà di regolare i conti con BCE ed EU, con benedizione USA
Agli italiani che temono un tradimento di Giuseppe Conte rispondo in modo molto pacato: prima di tutto verificate attentamente le condizioni per la partecipazione al MES strutturale per tutti i paesi EU, MES che dovrà essere di oltre 1000 mld di euro (!), diciamo almeno 2000 MLD €. Ossia niente troika e con mutualizzazione del debito. Ben ricordando che se si farà l’ITALEXIT, come penso e spero, il MES sarà comunque superato, firmato o meno.
La mia impressione è infatti che Conte, ben supportato, stia facendo richieste folli per farsi dire di no: non vedo infatti possibilità che la Germania, la sua opinione pubblica, accetti la mutualizzazione del debito pubblico italiano. Parimenti non vedo possibile uno stimolo siffatto (enorme) in quanto, complice la rottura della supply chain cinese, ciò comporterebbe l’esplosione dell’inflazione EU, altro aspetto inaccettabile per germanici. Senza contare che il petrolio oggi è basso ma potrebbe sempre salire, magari contemporaneamente all’innesco dell’inflazione nell’EU…
La Brexit hard in arrivo e l’accordo che l’EU sarà tenuta a firmare – controvoglia – entro fine 2020. Così si spiegano gli accadimenti attuali (e futuri)
La radice del tormento EU è in realtà la Brexit?
Insomma, mai dimenticare che gli USA – a supporto di Conte, meno male – le sue guerre le hanno SEMPRE vinte PRIMA DI TUTTO per via economica, solo dopo e/o in subordine per via militare.
Chiaro, se il MES venisse accettato così come è oggi significherebbe che nell’arco di un paio di anni verrebbero confiscate le case agli italiani, parlo delle famiglie, per darle a tedeschi e francesi. Quello che andrebbe rammentato è che anche calciando il barattolo più in là lasciando, ossia la patata bollente al governo successivo, si farebbe solo lo stesso, ma qualche anno dopo: la fine ultima – diventare colonia – sarebbe precisamente la stessa.
Oggi Salvini ed i suoi poltronari che attaccano Conte lo fanno solo perchè sanno che il governo Conte li sta superando a destra, facendo quello che i salviniani hanno rinnegato: l’ITALEXIT. Vedremo se mi sbaglio.
Per intanto mi consolo con le sagge parole del solito Giulio Tremonti, che vedrei bene al governo quanto meno al posto di Gualtieri all’Economia al prossimo giro, quando si tratterà di mettere al suo posto l’EU. Il quale, acutissimo, afferma semplicemente quello che noi sosteniamo, ossia che la BCE può anche voler teoricamente intervenire per fare tutto quanto sopra indicato, investimenti, salvataggi finanziari, QE infinito, anche “salvare l’EU da se stessa” ecc. Più praticamente Madame Lagarde sa già che non può fare nulla di tutto ciò: ecco perchè la direttrice della BCE è nervosa ed attacca l’Italia (leggasi, per tenere in piedi l’EU bisogna poter mettere le mani sugli assets italiani).
Appunto.
Ma non mettiamo il carro davanti agli asini, ooops, ai buoi.
MD
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