Sono un italiano un po’ anomalo perchè conservo una memoria di ferro. Ovvero metto in crisi la diagnosi perfetta fatta da Montanelli in una sua famosa intervista al papà di John Elkann, “Italiani, popolo senza memoria“, “Dunque popolo schiavo“. Elucubrazione profonda come poche, sui popolanti la nota espressione geografia a forma di stivale. Dunque, forse vi sfugge che nel 2011 Giulio Tremonti pronunciò l’altisonante risposta “Conosco modi migliori per suicidarmi” quando, sempre Angela Merkel assieme a Sarkozy, che poi si dimostrerà un nano della politica francese moderna, tentò di imporre la troika all’Italia. Non riuscendo nell’intento la Cancelliera, bloccata anche da Tim Geithner e dunque da Obama, udite udite, si mise a piangere davanti a tutti, perchè non otteneva quello che voleva. Da qui capite l’importanza – e l’utilità per l’asse EU e globalista – di aver fatto circolare via servizi segreti franco-tedeschi grazie a soggetti cooptati la bufala di Berlusconi che le dava della “culona inchiavabile“, aneddoto mai provato ne provabile pubblicato guarda caso dal Fatto Quotidiano di Travaglio e Stefano Feltri,quest’ultimo oggi assiduo a importanti consessi internazionali (ogni tanto mi perdo “tra Feltre e Feltre”, Vittorio, Mattia, Stefano, Enrico L. …).
Cominciano a mettersi a posto un po’ di tasselli? Speriamo… Potrei aggiungere che a maggio dello stesso anno Tremonti, conscio del fatto che si stava tentando il “colpo” contro l’Italia, aveva preparato uno schema per l’uscita “temporanea” dall’EU, che poi è certamente la stessa arma che sta usando Conte, la minaccia di segregazione dei capitali o qualcosa del genere, sebbene gli strumenti e le regole del 2011 lasciassero anche più spazio di manovra (…). Patto dato in consultazione a Giorgio Napolitano che invece di tenerlo segreto lo condivise con l’Asse franco tedesco, dando il via agli eventi che portano alla miseria attuale.
Notate bene che i disastri italici del 2011 iniziarono non tanto con Monti, tutto sommato un dettaglio nella genesi degli eventi, quanto alcuni mesi prima, con la continuata sfida all’Italia, prima di tutto togliendo a Roma il puntello libico, ossia Gheddafi, fatto fuori dall’Asse: pensate che a seguito di tali eventi un ambasciatore USA, C. Stevens, conscio della situazione di illegalità internazionale non tanto nell’attacco a Gheddafi quanto a quello che doveva succedere dopo, si ribellò (…). Ossia Gheddafi e le sue armi rappresentavano il via del piano di destabilizzazione del prossimo oriente che doveva arrivare alla guerra in Sirya e che poi portò alla destabilizzazione Ucraina. Dove – come destabilizzazione, con buona pace degli anti-americani – non si mirava tanto a fare gli interessi del dominus mondiale ma piuttosto, sembra, quelli di un manipolo di soggetti privati che avevano interessi appunto personali (come la Fondazione Clinton, che faceva da “consulente” al progetto di trasferire il gas del Qatar nel giacimento immenso condiviso con l’Iran, in EUropa tagliando fuori il gas russo, ndr).
E facendo passare il gas attraverso la Syria che chiaramente, essendo filo russa, era contraria. Da lì si innescò prima la guerra in Syria grazie all’ISIS; ed in parallelo quella in Ucraina, come punizione a Putin per non aver accettato i 20 miliardi di dollari di commesse militari arabe del precessore di Bin Salman in cambio dell’autorizzazione ad usare la Syria per tali loschi traffici. Chris Stevens, l’ambasciatore USA in Libya, si oppose probabilmente al traffico d’armi e venne lasciato morire. Pensate che Carter Ham (a cui successe in modo roccambolesco il gen. Rodriguez), il capo dell’AFRICOMM, assieme al comandante dello Strike Group 3 attivo nell’operazioni Odyssey Down nel golfo della Sirte, C. Gaouette, vennero sostituiti nottetempo perchè si rifiutavano di lasciare morire un ambasciatore in Libya, per calcoli evidentemente politici. E pensate anche che il generale italiano Giangiacomo Calligaris, capo delle operazioni italiane in Libya quella notte, pronto a salvare Stevens in quella pazzesca vicenda, alla fine del giro appena prima del processo del generale Ham dove evidentemente sarebbe potuto essere chiamato come testimone, finì schiantato in un volo in elicottero di addestramento a Viterbo.
Tornando all’ambasciatore Stevens, egli sembra avesse scoperto che, in modo evidentemente non consono, le armi di Gheddafi dovevano servire per alimentare la nascente ISIS in Libya, dunque si era messo di traverso: finì ucciso da una soggetto legato ai servizi segreti USA e che fu poi trasferito negli USA dagli stessi comandi statunitensi (cfr. Abu Khattala), solo per finire in galera durante la presidenza Trump; va ricordato che Stevens, fu anche sodomizzato da morto dai suoi aguzzini. Si potrebbe anche aggiungere,come dato saliente, che la rivolta contro Gheddafi venne iniziata da una fornitura di H&K G36 dell’esercito tedesco dismessi perchè parzialmente difettosi ma perfettamente funzionanti (ma per un tempo limitato, …).
Tutto questi per farvi capire la genesi di quello che accade oggi.
In effetti tale prosopopea c’entra poco con l’aspetto economico dirimente per l’Italia dei nostri giorni. Ma, lo sapete, ormai piani si fanno in 3D. Ed una dimensione del piano di attacco all’Italia, che parte dal 2011 ed arriva fino ad oggi, da cui scaturì il pandemonio in Medio Oriente ed Ucraina, ebbe come pietra angolare l’attacco al governo italiano di allora con Tremonti ministro dell’economia; ossia sostituire il governo Berlusconi, che poi era la marchetta pagata dai clintoniani agli alleati EU dei tempi, francesi e tedeschi. Per questo fu necessario fare una cosa, essenziale, imprescindibile: trovare un cooptato italiano che attaccasse l’Italia dal di dentro, ossia mettesse in ambasce economiche l’unico paese occidentale che non aveva dovuto salvare a livello statale NEMMENO UNA DELLE PROPRIE BANCHE nel post crisi sub prime: l’Italia. Per fare questo si scelse Draghi, cooptato alla BCE con il francese Trichet, vecchio amico del Britannia, a firmare a 4 mani la lettera di messa in stato d’accusa dell’Italia di Berlusconi, fatto che poi fece decollare lo spread italiano pilotato al rialzo appunto dalla BCE dove stava Mario Draghi. Lo stesso soggetto che oggi viene scelleratamente invocato da Salvini come prossimo presidente del Consiglio, presidente della Repubblica e magari anche come prossimo Papa, visto che anche lui è stato cresciuto dai gesuiti come Bergoglio. La paura dell’EU nel 2011 era infatti che una lettera impropria della BCE firmata da stranieri fosse vista come un attacco frontale al Paese, come in effetti era. Dunque facendola firmare anche da un Italiano la cosa sembrava più accettabile, anche la forma è importante.
Triste vero?
Or dunque, tutta questa prosopopea per arrivare a ieri: Conte, nel 2020, ha potuto alzarsi dal tavolo, dare il preavviso all’EU di fare eurobonds sforando il patto di stabilità – ossia anche MES senza condizioni se volete, che è solo una forma semantica meno aggressiva – minacciando di fatto la segregazione dell’Italia art. 65 TCE, solo perchè aveva il supporto USA, con Trump. Dunque capite il motivo della direzione da noi presa da molto tempo a questa parte. Notate bene che ne’ Grecia ne’ Cipro prima potevano invocare tale clausola durante le crisi terminali che le hanno investite in forze dell’assenza di una “situazione economica complessiva” come quella italiana (…).
Si, perchè l’Italia a fronte della bilancia commerciale in attivo, del forte avanzo primario, dell’enorme risparmio finanziario privato e del supporto USA [a che non parta lo spread, ndr], può tranquillamente separarsi dall’EU in forza di tale articolo 65 TCE facendo dunque coincidere Bilancia dei Pagamenti con Bilancia Commerciale; ovvero anche pagando le cedole dei BTP solo in Italia volendo, senza farle più uscire: se gli USA sono d’accordo, magari solo temporaneamente, anticipando magari ai fondi privati USA la liquidità delle cedole, tutto funziona.
Semplicemente inaccettabile: peccato che Borghi e Bagnai avallino…
E qui vi invito a fare alcune valutazioni sugli avvenimenti recenti, ad esempio l’imprimatur di Salvini per Mario Draghi, intendo la follia di tale imprimatur…
Per intanto non posso che plaudire il ministro Conte per aver sfidato l’EU, era anni che lo aspettavamo. Ben sapendo che è solo grazie alla potezione alle spalle degli USA che ha potuto fare questo.
Ora l’EU è nei guai: se cede a Conte ed al suo asse, Francia e Spagna (sembra,…), la Germania smette di arricchirsi asimmetricamente rispetto agli altri paesi. Ovvero il debito dei vari paesi EU verrebbe trasformato progressivamente in eurobonds. Ma questo andrebbe contro agli impegni presi da Merkel e Schauble coi suoi elettori che al contrario degli italiani hanno ottima memoria, non volendo pagare il debito al posto delle cicale del sud; ossia andando ad annientare l’asse della Stasi algoverno da troppo tempo, asse inviso non solo agli USA ma anche e soprattutto ai militari tedeschi di fatto vicini allo SHAEF (…).
Tradotto: ciò porterebbe alle dimissioni in blocco dell’asse imperante a Berlino da anni, quello legato agli ambienti ex Stasi per intenderci, ossia Merkel-Schauble. Che poi sono quelli che stanno mettendo l’intelligenza dietro l’attacco a Trump degli ultimi anni. Or dunque, o si da il via all’EU simmetrica o comunque finisce l’EU attuale, via uscita dell’Italia. E dunque “termineranno” anche i paladini del pangermanesimo del XXI secolo, a cui sembrano essere molto legati alcuni soggetti apicali del nord Italia (evidentemente i loro nonni erano loro alleati, …).
Conoscendo i soggetti, io propendo per una uscita dell’Italia dall’eurozona (infatti Francia e Germania ce la faranno comunque pagare nel giro di 5- anni, ndr)
Aspettiamo gli eventi.
Mitt Dolcino
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