Quasi ero lì per scrivere un pezzo sul revanscismo globale americano ai tempi del coronavirus. Mi sono accorto che era inutile, nel senso che avevamo già scritto più o meno tutto, circa 9 mesi fa. Sostanzialmente la Cina perde nella sfida globalista, l’EU implode e gli USA vincono, in tre mosse. Certo, c’è anche stato il fato che ha portato fortuna agli States; infatti il COVID19 in Cina è stato devastante: ha rotto la supply chain cinese, ha bloccato la produzione industriale della Cina, ha devastato i terzisti che producevano prima di tutto per gli europei – infatti gli USA era da due anni che facevano rientrare produzione industriale in USA, saggi, ndr -. E poi ci sono anche i dazi USA all’export cinese verso gli States, molto ricorda le limitazioni imposti al Giappone pre-Pearl Harbour. Ora la popolazione cinese potrà anche ripartire economicamente parlando, certamente a pena di inflazione da scarsa offerta, ma a chi venderà i suoi prodotti? Eppoi che dire dell’EU che sta implodendo, sempre a causa dello stesso virus: se gli USA riescono a bloccare la contaminazione a casa loro, fatta eccezione per New York (dove la totale impreparazione ed improvvisazione del sindaco De Blasio, di nome italiano ma solo di nome ha fatto un disastro; infatti è culturalmente tedesco, il cognome italiano lo prese solo a vent’anni perchè serve serviva per diventare sindaco della Grande Mela, ndr), avranno anche stravinto.
L’errore fatale
Dunque, quello che sta succedendo oggi è da condensare in un solo messaggio: se gli USA riescono a limitare i danni da COVID19 hanno fatto poker: Cina in ginocchio, EU “distrutta dal di dentro” dalle proposte del governo italiano, USA con l’apparato industriale integro e inflazione ad erodere il suo debito.
Or dunque, oggi stiamo osservando l’EU soffrire dello stesso male cinese: EU Game Over, uguale, come avemmo da dire sull’ex Impero Celeste qualche mese fa. Infatti ben si sapeva che la Germania ed il suo blocco – e letto con la Cina per sfidare gli USA – non avrebbero mollato l’osso EU dell’euro e dell’austerità. Ora il diktat di Conte fa il resto: qualsiasi cosa faccia Berlino ha perso, l’EU austera ha perso. Ed anche l’euro ha perso. Quello che faranno i tedeschi sarà scegliere come da sempre fanno, con la logica: sceglieranno il minor danno, che è poi la sfida finale all’Italia sempre filo-USA alla fin fine, o noi o loro. Confidando che la gente a suo libro paga (e di Parigi) dentro la Penisola facciano il resto. i tedeschi oggi ci stanno dicendo che non cedono, che dobbiamo morire come Paese anche se infettato da un virus dei solo sodali cinesi, dunque niente coronabonds, addirittura Ursula Von der Leyen smentisce se stessa pubblicamente nella possibilità di sforamento del patto di stabilità.
“O noi o loro”
Ora Giuseppe Conte ha una sola arma: la segregazione dei capitali ex articolo 65 TCE, lo stesso trucco che voleva usare Giulio Tremonti nel 2011 per prevenire quello che poi successe con Mario Monti.
Ossia non esce più un euro dall’Italia e ci si prepara per tornare alla lira.
Alla fine è anche facile: l’Italia ha surplus commerciale, avanzo primario, grande risparmio famigliare dunque non ha bisogno di nessuno per stare in piedi. Magari attraverso accordi commerciali con il mondo anglosassone+Giappone. E col fruscio di fondo dei cd. sovranisti che rischiano di vedersi superati a destra dall’avvocato del popolo armato dal “filo-Sicily” Mattarella, magari (i sovranisti) dopo essere passati – in forza di prebende – al lato oscuro dell’EU, quello della difesa degli interessi franco-tedeschi.
Inutile nasconderlo: l’eventuale magia attuale pro-ITALEXIT di colle e Palazzo Chigi non dipende dagli attori nostrani ma dagli USA che vogliono lo shift italico anti-EU, costi quel che costi.
COSTI QUEL CHE COSTI.
A chi non va, può sempre provare a sfidare la potenza che ha più di 110 basi militari in Italia e una cinquantina di bombe atomiche. E soprattutto che vede i propri interessi economici, in quanto paese ad altissimo debito, condivisi con quelli italiani, un altro paese ad altissimo debito. E’ infatti assurdo pensare che l’Italia possa condividere gli stessi interessi economici e strategici della Germania, un paese a basso debito e che ci vede addirittura o come un nemico o come una gallina da spennare, dipende dalle contingenze!
Oggi stiamo scrivendola storia, Conte ha ragione. Manca solo un addendo secondo noi: la sostituzione del ministro filo-Soros e filo-EU Gualtieri con un ministro dell’economia adatto alle circostanze, ossia che possa confrontarsi adeguatamente con le bugie in diretta TV di Ursula von der Leyen: Giulio Tremonti, un filo USA doc. A formare un governo della nazione di “larghe intese” con l’addendo di centro destra, da Tremonti rappresentato. Anche se sappiamo benissimo che Salvini ed il sodale Renzi non lo proporranno mai per il ruolo.
Sappiate però che il supporto del duo lescano non è così importante, anzi: forse sono proprio Renzi e Salvini ad essere superati, oggi, anzi dopodomani.
Che solo Trump faccia attenzione alle prossime 3 settimane: i rischi di attentato ai suoi danni sono infatti altissimi! Attentao che se nel caso dovesse fallire porterà molta gente direttamente a Guantanamo (…).
Noi stiamo dalla parte dell’Italia dentro il solco atlantico, da sempre. Ossia con Conte che manda avanti il progetto filo-USA di far schiantare l’EU austera “dal di dentro“, altro che “cambiarla dal di dentro” come vogliono i cooptati del nord. La stessa EU che ha dimostrato di odiare l’Italia, vedasi Olanda e Coronabonds. O quando i tedeschi ci fregavano anche le nostre mascherine, se ricordate bene, solo pochi giorni fa.
Per intanto vi lascio con un mirabile commento di un nostro assiduo ed apprezzatissimo lettore, uno che “arriva dal passato“: Pepito Sbazzeguti. Riteniamo infatti abbia condensato in poche righe molta della mistificazione interessata che abbiamo sperimentato in questi mesi sulla nostra pelle. Geniale direi.
Geraci il kamkaze leghista dell’Italia
“Mettiamo in fila qualche avvenimento, nemmeno tutti:
– E’ contro la NATO. Sciogliere la NATO vuol dire che la UE potrà saldarsi senza +vincoli nel progetto di spazio economico eurasiatico, veicolato dalla BRI, che è una premessa economica per la fusione politica a lungo termine tra Partito Comunista Cinese e UE-Komunisti della DDR (come i passaggi tra CEE e UE, stesso copione!). Questo secondo me ha in progetto il gruppo di comando della ex-Stasi. Altri importanti comunisti che hanno contatti continui con il regime cinese sono italiani: si segnalano in particolare D’Alema e Diliberto, il secondo lavora per lunghi periodi là credo proprio a Wuhan;
– L’area ex stasi manda Karola Rachete sulle coste siciliane e si costruisce così lo scenario perfetto per l’ascesa di Salvini nei sondaggi, a me a volte lo scontro di Salvini con la ONG di Gysi è suonato tutto come un osceno teatrino;
– Geraci (ricordare il chiarissimo articolo “Geraci must go or Salvini will go”), vero artefice dell’accordo BRI, era in quota lega. La BRI era stata impostata da Gentiloni con la regia di Prodi, consulente di gruppi bancari cinesi. Tutto il lavoro leghista sulla BRI era in continuità di azione con la “frangia” globalista;
– Salvini si schiera con Renzi a favore di un governo di Draghi più, più e più volte, in alternativa a Conte che a sua volta è oggetto di attacchi continui di Renzi, ma appoggiato da Trump avendo offerto cruciale aiuto nelle indagini sullo spygate (che sarà la tomba dei dem); l’aiuto difficilmente verrà dimenticato (6 capi di intelligence era Renzi licenziati in tronco da Conte a Giugno 2019);
– Il vicepresidente della Lombardia cerca (forse) di avviare la secessione per via finanziaria, tenendo il surplus fiscale durante l’emergenza coronavirus (anche questo è un vecchio progetto congiunto dem globalisti-EU);
– Parte una rivolta in 30 carceri, con regia evidentemente mafiosa (la mafia ha sempre lavorato fianco a fianco con l’EU dal 1992!), pochi minuti e Salvini incolpa su twitter il governo “per debolezza”, peccato per il suo teatrino: poco dopo il Colle e il Governo mandano i blindati nelle città con detenuti eccellenti e le rivolte vengono sedate a fucilate con 11 morti in varie carceri;
I conti qui non tornano ma proprio per nulla.”
Pepito Sbazzeguti, 27.03.2020
Sarà un lungo week end.
Ah, dimenticavo, l’ultimo leg! Ve lo lascio “cucinare” a voi, tanto non ci siamo ancora, forse. Ma vedrete che quando accadrà vi ricorderete di queste parole: gli USA tutte le guerre le vincono prima di tutto per via economica, solo in subordine/successivamente per via militare.
MD
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.