Redazione: Raccogliamo, a volte, alcuni timori relativi alla rielezione di Trump. Un paio di settimane fa scrivemmo, per fugarli, l’articolo “Trump for President” [https://www.mittdolcino.com/2020/04/03/trump-for-president/].
Ma, vista la loro persistenza, ribadiamo che, nonostante la “campagna” del Presidente debba ancora iniziare (con i Democratici che, al contrario, stanno esprimendo il loro massimo sforzo), i Bookmakers (più credibili di qualsiasi sondaggio) danno Trump in seppur lieve (ma costante) vantaggio: 5/6 contro il 6/5 di Biden (anche se i voti complessivi, dovuti a Stati come la California, danno ancora un inutile e lieve vantaggio a Biden).
Quando ci saranno scontri vis-a-vis fra i due Candidati, quando la campagna elettorale entrerà nel vivo, non abbiamo dubbi che questo vantaggio andrà ad aumentare.
Lo stesso autore dell’articolo, in un passaggio che abbiamo evidenziato, rileva che Biden starebbe pensando più che altro alle Elezioni Generali.
Ovvero, aggiungiamo noi, alle Elezioni per il Senato. Crediamo che sarà questa la vera battaglia su cui Trump giocherà il futuro del suo Mandato.
————
David Catron per The American Spectator
I Democratici sono determinati a sfruttare la pandemia Covid-19 in un ultimo disperato tentativo di vincere le prossime Elezioni Presidenziali.
La Presidente della Camera, Nancy Pelosi (D-Calif), ha lanciato l’ennesima indagine contro Trump, sostenendo che la sua intenzione di riaprire l’economia sia “perversa” e, in collusione con il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer (D-NY), sta cercando di bloccare gli aiuti finanziari, senza i quali un numero ancora maggiore di americani perderà il posto di lavoro.
Nel frattempo, i Governatori Democratici si rifiutano di attenuare il blocco delle attività produttive, nonostante la diffusione del Covid-19 sembri aver superato il “picco”.
I Democratici sperano che la conseguente recessione, a novembre, faccia perdere le Elezioni a Trump.
Ma gli elettori sanno bene che i Democratici sono motivati dal solo spirito di parte. In un recente sondaggio di “Harvard Caps/Harris”, il 60% degli elettori registrati ha detto che Nancy Pelosi sta “mettendo il Partito al di sopra del paese”.
Sanno anche che Trump vuole “riaprirlo”, il paese. L’AP riferisce che:
“Giovedì, il Presidente Donald Trump ha dato ai Governatori una tabella di marcia perché l’economia possa riprendersi dalla pandemia di Coronavirus” [https://apnews.com/420a38ec14101eab70e07be367ee6422].
I Governatori Democratici probabilmente si tireranno indietro, ma già 22 milioni di americani hanno perso il lavoro a causa del blocco e, molti, stanno già protestando in North Carolina, Kentucky, Michigan e Virginia.
Inoltre, sono state intentate delle “Cause Federali” contro i Governatori Democratici, nelle quali si sostiene che le “misure di blocco” violino la Costituzione:
“Il Governatore del Michigan, Gretchen Whitmer, dovrà affrontare almeno due “cause federali” contro l’“ordine esecutivo” del 9 aprile, che ha emesso per combattere l’epidemia di Coronavirus — compreso l’obbligo per i residenti di rimanere a casa …..
Nelle denunce presentate martedì e mercoledì, alcuni residenti del Michigan e un’azienda hanno accusato il Governatore di aver violato i loro “Diritti Costituzionali” imponendo il suo ‘Stay Home, Stay Safe’”.
Whitmer non è l’unico Governatore Democratico ad essere stato “citato in giudizio” come conseguenza del blocco.
A marzo è stata intentata una “causa federale” anche contro il Governatore Andrew Cuomo (D-NY). Lee Nigen, un residente di Brooklyn, si è opposto alla minaccia di usare le “Forze dell’Ordine” per costringere i cittadini a conformarsi.
L’Avvocato di Nigen ha dichiarato al New York Post che:
“Chiaramente, è in atto una grave emergenza sanitaria ….. ma le questioni legali rimaste in sospeso, giunte agli ordini emessi (seppur in stato d’emergenza), potrebbero diventare dei precedenti dalle possibili drammatiche conseguenze” [https://nypost.com/2020/03/27/brooklyn-lawyer-sues-cuomo-over-coronavirus-orders/].
La causa di Nigen tocca una questione che andrà a ripresentarsi in futuro. Il 23 marzo il Governo Cuomo ha imposto il divieto a tempo indeterminato dei grandi raduni — una palese violazione del “Diritto Costituzionale” alla libertà di adunata.
Passato il 30 aprile, gli americani ne avranno avuto abbastanza di vivere come se fossero agli arresti domiciliari, con i loro mezzi di sussistenza che evaporano giorno dopo giorno.
Sarà palese che le proiezioni sulla mortalità — sulla cui base i Governatori Democratici hanno basato l’ordine draconiano di chiudersi in casa — erano esagerazioni basate su dati statisticamente privi di senso.
Cinici partigiani come Nancy Pelosi, Chuck Schumer, Gretchen Whitmer e Andrew Cuomo non riusciranno a tenere in prigione i loro elettori e allo stesso tempo a conservare la loro fiducia.
Quando l’istinto di Trump, ancora una volta, troverà il solito ampio riscontro, egli farà leva sulla sua credibilità per convincere gli elettori a non cadere nell’ulteriore tentativo di truffa dei Democratici.
Fra i conseguenti vantaggi, ci sarà quello del fundraising [raccolta fondi]:
“I ‘Comitati per la Rielezione’ del Presidente Trump hanno detto di aver raccolto più di 212 milioni di dollari nei soli primi tre mesi dell’anno, una somma enorme e di gran lunga maggiore di quella raccolta dal probabile Candidato Democratico Joe Biden, che sta cominciando a spostare la sua attenzione sulle Elezioni Generali …..
Trump, il ‘Comitato Nazionale Repubblicano’ e i loro congiunti ‘comitati per la raccolta fondi’ hanno raccolto fino ad ora più di 1 miliardo di dollari e, nei primi giorni di aprile, hanno aggiunto ulteriori 240 milioni di dollari”.
Il possibile Candidato Democratico, l’ex Vicepresidente Joe Biden, è talmente indietro che gli sarà praticamente impossibile raccogliere fondi sufficienti per poter competere [https://www.vice.com/en_us/article/n7jxvk/joe-bidens-donors-say-coronavirus-is-making-it-hard-to-build-a-war-chest-to-match-trump]:
“Biden e il ‘Comitato Nazionale Democratico’ non hanno ancora rese note le cifre della ‘raccolta fondi’ di marzo. In effetti, non devono far rapporto fino al 20 aprile.
Ma, se anche in entrambi i mesi che restano ci fosse una buona raccolta fondi, questa si aggiungerebbe agli appena 12,1 milioni di dollari che Biden ha in banca, mentre il DNC ne ha appena 14.
La tragedia umana conseguente alla crisi economica sta impedendo a Biden di recuperare il ritardo ….. meno del 40% del suo denaro, a tutto febbraio, proveniva da donatori con versamenti inferiori ai 200 dollari, rispetto al 50% di Trump”.
In altre parole, l’irresponsabile retorica di Biden riguardo il Covid-19 gli si sta ritorcendo contro. Le sue dichiarazioni pubbliche e le sue campagne pubblicitarie sono state strumentali e disoneste [https://spectator.org/bidens-unpresidential-coronavirus-rhetoric/].
Ha contribuito a generare il “panico da Coronavirus” e la conseguente crisi economica lo ha lasciato, giustamente, in una situazione d’insormontabile svantaggio economico.
Inoltre, il più forte raccoglitore di fondi del “campo Democratico” — Bernie Sanders — ha abbandonato la “corsa”, appoggiando a malincuore Biden, con la promessa di dispiegare il suo notevole database di sostenitori a favore del Candidato Progressista [ma senza impegnarsi nella raccolta fondi: https://www.wsj.com/articles/sanders-to-boost-biden-online-but-doesnt-plan-to-raise-money-for-him-11586903993?utm_source=Sailthru].
Biden, naturalmente, godrà dello sproporzionato appoggio degli “earned media” [pubblicità diversa da quella a pagamento], garantito dai media avversi a Trump.
L’elezione del 2016, tuttavia, ha illustrato i limiti di questa risorsa, un tempo formidabile.
Trump ha anche altri vantaggi, ovviamente, come ad esempio la sua sofisticata “campagna virtuale”.
Come ha scritto Jennifer Harper sul Washington Times, “il Presidente Trump ha dimostrato ancora una volta di poter aggirare i media e portare il suo messaggio direttamente al pubblico”.
Questo è uno delle ragioni per cui i media continuano ad essere così ostili nei suoi confronti.
E’ anche il motivo per cui i Democratici sono così ansiosi di “bloccare” l’economia. La loro unica speranza è che la recessione causata dal Coronavirus venga attribuita a Trump.
Come al solito, però, sottovalutano l’intelligenza degli elettori e del Presidente stesso. Quando usciremo dalla pandemia Trump, ancora una volta, avrà vinto.
————
Link Originale: https://spectator.org/why-trump-will-win-the-post-pandemic-election/
Scelto e tradotto da Franco
*****
Le immagini, i tweet, e i filmati pubblicati (i contenuti) nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio e quindi immediatamente utilizzabili. In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.