“Mandrake” Trump, ci ha preso…
Abbiamo scritto in passato, direi tra i primissimi, che il caldo avrebbe annichilito il corrente coronavirus, COVID-19, facendolo eclissare. Abbiamo anche specificato che, rispetto alle pandemie passate di infuenza del 1968 e 1957 questa è poca roba, in quanto tutto lascia presagire che ucciderà molto meno del milione e passa di deceduti che fecero le influenze sopra citate. Alla fine temo che ci toccherà anche scoprire quello che in molti già sussurrano, ossia che le morti totali in Italia saranno meno del 2019. Quella del “caldo che uccide i virus” è quasi una “verità ingiuriosa“, nel senso che mette alla berlina i sospetti virologi, in primis il Buroni di cui chi scrive non ha alcuna fiducia, zero, nada, nitsch. Anzi, quando il Burioni lo vedo in TV ormai cambio canale: va infatti capito perchè una persona così insolente e che ha fatto errori di valutazione smisurati invece di stare sempre in TV non sia stato licenziato in tronco dal suo datore di lavoro (solo a Gennaio diceva che c’erano zero possibilità di effetto pandemico e che le mascherine servivano in Lombardia per lo smog, si è visto…).
In pillole, cosa sappiamo sul virus COVID-19 (chiamato anche “nuovo coronavirus”, visto che ci siamo imbattuti in diversi altri coronavirus in passato…)
Ma in Italia, si sa, c’è l’antimeritocrazia: più sbagli e più vieni premiato, basta che fai il tifo per una fazione di norma politica ossia che ci metti la faccia per andare contro la logica, l’opinione pubblica e magari anche la morale, non importa, il sistema ti premia. Proprio perchè sei strumento di perpetrazione sistemica. Che poi un paese così possa solo scegliere se finire tra male o malissimo è addirittura cartesiano. Resta il fatto che esistono documenti ufficiali, pubblicazioni, ricerche, papers di svariati autori che indicano che, sì, i coronavirus sono sensibilissimi al caldo e all’umidità, ne scrivemmo mesi fa, con attenzione nel mettere tutto per iscritto in modo consono per non contrariare i criceti che si sentivano in dovere di avere comunque paura, in ossequio a quanto desiderato dal domatore.
Era l’11.4.2020. Poi leggete più sotto…
Ma le pezze d’appoggio restano, dal British Medical Journal al prof. Tarro che, avendo perfettamente colpito nel segno, addirittura è stato preso in giro dal villano Burioni, quando diceva che se Tarro era stato candidato al Nobel lui lo era a Miss Italia, ben notando come il prof. Tarro sia molto più anziano di Burioni, nemmeno il rispetto per l’età oltre che per la ragione fu concesso. E’ per questo motivo che, visto che Burioni lavora di fatto per aziende legate all’ospedale San Raffaele di Milano, che ho deciso che non mi servirò più di tale struttura sanitaria privata lombarda, Burioni mi ha convinto, che mai succeda che debba venire seguito da un personaggio come lui.
Il caldo metterà la crisi del virus alle nostre spalle, come dice il virologo candidato al Nobel Giulio Tarro. Ma bisogna riaprire tutto! (Tranne Bergamo e Brescia che vanno mantenute segregate)
A parte questa incredibile digressione su un soggetto che in realtà meriterebbe di essere dimenticato, se non per essere smentiti dal vederlo perennemente citato dai giornali del giro di Silvio Berlusconi, va compreso perchè sui media sembra non si faccia fatica a dire che l’emergenza è finita. Perchè soprattutto i giornali lombardi, soprattutto quelli del giro Berlusconi, sembrano tenere la guardia alta, quasi a fare in modo che le tensione rimanga anche dopo la fine apparente del virus?
Identificato quali sono le forze che mediaticamente cercano più di tenere alta la tensione, ossia il giro lombardo e del nord in generale, resta la domanda verà: perchè?
Sarà forse perchè l’app Immuni è di fato fornita da una azienda in ci la famiglia dell’ex Cavaliere è azionista? O dipenderà dal fatto che Berlusconi, quale soggetto miliardario e globalista con l’azienda con sede in Olanda sia interessato all’instaurazione di un regime di controllo atto ad evitare che la gente, stufa di pagare le tasse al posto di quelli che pur continuando a fare business in Italia, hanno spostato le aziende all’estero, si ribelli? Di fatto con un interesse comune e perfettamente sovrapponibile alla gran parte di soggetti elitari che detengono i mezzi di comunicazione italiani? Non è da escludere, direi. Infatti le PMI nazonali pagano il 60-70% dei profitti in tasse e contributi, i dipendenti poco meno, mentre – che so, uno a caso – il Carlo Debenedetti di turno, tessera n. 1 del PD, tornato in Italia dal suo ripiego svizzero di tanti anni fa, paga lo zerovirogolaqualcosa o comunque giù di lì di tasse sul proprio reddito. Avrei potuto dire qualche Agnelli, Serra, o anche altri soggetti anche sovranisti che fanno affari in Italia ma o vivono formalmente all’estero o sono tornati con legge dei Paperoni…
Di fronte alla realtà anche la pseudoscienza meditica si inchina?
Stando a più alto livello vorrei però farvi riflettere su quanto scrissi nel primo vero intervento sul virus il 22 febbraio di quest’anno, ossia:
“…se voi pensate che in queste isterie di massa, anche in contagi o supposti tali, quanto meno per come vengono pubblicizzati, non ci sia il becco dei servizi segreti di mezzo mondo, beh, temo vi sbagliate“
o
“[Dottrina Goering:] … spaventa un popolo, digli che è attaccato dall’esterno, e gli farai fare ed accettare quello che vuoi…. Mai esempio sembra più calzante con quanto accade oggi, in Italia, vis a vis con un popolo che spesso è stato incivile, ossia gente che ragiona con la panza più che con il cervello.“
Dico questo ben conscio dell’ignavia italica e dell’atavico servilismo nei confronti del potente, da Don Ferrante fino ad arrivare a cambiare il titolo di una celeberrima pellicola come il “Silenzio degli Innocenti“, ovunque nel mondo conosciuta come “The Silence of the Lambs” o “El silencios de los corderos” o “Le Silence des agneaux” ovvero in traduzione letterale “Il silenzio degli agnelli” , visto che in Italia pronunciare agnelli/Agnelli in tale contesto sembrò sconveniente.
Quello che voglio dire è che l’Italia sta già andando selvaggiamente – da tempo – e nessuno lo vuole riconoscere…
Sta di fatto che il lockdown continuato anche dopo che la temperatura supererà i 30 gradi (si dice la prossima settimana) sembra essere una fesseria cosmica (memento anche i “chiudete tutto” di salviniana memoria”, caso abbastanza simile, visto che sembra nessun paese al mondo abbia chiuso tutto, davvero tutto, come ha fatto l’Italia) , quanto meno in termini di protezione del virus. Anche perchè i rischi di morire per la crisi economica conseguente al virus, ossia dopo il lockdown, sembrano ormai molto maggiori della malattia con un PIL a -10% ed una EU francotedesca che non vede l’ora di spolpare la Penisola. Parlavo recentemente con un amico svizzero famigliarmente vicino alle istituzioni del suo Paese. Al mio scetticismo ideologico ma assolutamente rispettoso delle norme, in ossequio principalmente al prossimo oltre che alle leggi, mi ha dato una riposta illuminante che più o meno faceva così. “Guarda che se non facevano nulla, se non chiudevamo niente come forse avremmo dovuto fare, l’apprezzamento del franco a seguito di un crollo del PIL molto inferiore dei paesi confinati andati in lockdown, ci sarebbe costato molto di più“.
In effetti ho capito più da tale constatazione che da mille articoli letti. Oggi infatti l’economia in crollo rischia di essere un “non problema” a livello di competizione di sistemi paese, visto che tutti i paesi avanzati ne sono stati colpiti. Meglio detta, “tutti colpevoli, nessun colpevole” se volete.
Quello che però sfugge ai più è che i soggetti che avranno i veri danni dal lockdown, ossia come conseguenza della pandemia, sono gli strati della popolazione che devono lavorare per vivere, non certo i rentiers. Sta di fatto che le borse azionarie, dopo un iniziale crollo, sono tornate verso i massimi. Dunque, chi ci perderà di più in tutto questo sarà cd. classe media, quella con i risparmi da cui attingere, che vedrete sarà bersaglio di qualche forma di “giusta patrimoniale” per raddrizzare la situazione post virus. Notando che i cd. Paperoni, quelli che hanno aderito alla legge sui Paperoni (voluta dal PD ossia da Matteo Renzi) per il rientro in Italia pagando un piccolo forfait, NON pagheranno un cent, per definizione di patrimoniale, avendo aderito a tale norma premiante.
Avete spero capito dove voglio arrivare: il popolino occidentale che aveva “qualcosa” di valore, post lockdown dovrà venderlo, o per pagare le tasse straordinarie – che la cuspide non pagherà -, o per mantenersi economicamente in vita avendo perso il lavoro. Chi comprerà i loro assets? Alla fine saranno i Bill Gates della situazione, o anche i Berlusconi, o anche i Debenedetti ecc., liquidissimi e pronti a fare shopping.
E’ inutile cercare di scappare dal ragionamento: il mondo occidentale prospera e vive in pace e libertà solo in presenza di una classe media forte e relativamente benestante. L’assenza di una classe media sviluppata, diffusa ed autonoma è la discriminante che ci porta al socialismo, pensateci bene. Dunque l’app Immuni di turno sembra pur anche funzionale allo scopo di controllare le masse impoverite affinchè non si ribellino, come forse dovrebbero di fronte a cotanta differenza di benessere in tempi di crisi di modello economico, me lo direte fra un po’. Notate che chi scrive è un paladino dello spirito animale di Adam Smith, spirito che presuppone prima di tutto meritocrazia, ossia sapere di poter emergere in presenza di capacità, fatica, rischio imprenditoriale e risultati, dunque non certo un comunista sfegatato, anzi. Oggi tale assioma è rinnegato dagli eventi.
Dunque, potrebbe ben essere che si sia finiti per espressa volontà di pochissimi che comandano la fabbrica del vapore in un circolo vizioso atto, alla conclusione del capitalismo di massa per propri limiti strutturali (da Keynes: incapacità di controllare la disoccupazione e la concentrazione della ricchezza, ndr), a far transitare la socialità occidentale verso una novella forma di neofeudalesimo interessato. Processo finalizzato per altro solo ad evitare quello che la storia sempre ci ha riservato in casi simili: la redistribuzione della ricchezza eccessivamente concentrata. Ben sapendo che le grandi redistribuzioni avvengono SEMPRE in occasione di macro eventi, ad esempio le guerre, meglio se mondiali. Thomas Pichetty insegna.
Ca va sans dire che i Bill Gates di turno, quanto meno a livello teorico, avrebbero tutto l’interesse a che ciò non avvenisse. Fino, nel caso, anche ad arrivare a non vedere di cattivo occhio grado la riduzione della popolazione mondiale, magari per far trovare spazi alla gente ma sempre sotto il loro “comando“. Da qui i sospetti sui veri fini di Bill e Melinda Gates nella loro Fondazione, forse al confine con una novella forma di eugenetica interessata, come per altro ciclicamente succede nella storia umana in quanto strumento di mantenimento a tutti i costi dello status quo. Ma qui entriamo in un altro spinoso argomento.
MD
*****
Le immagini, i tweet e i filmati pubblicati nel sito sono tratti da Internet per cui riteniamo, in buona fede, che siano di pubblico dominio (nessun visibile contrassegno di copyright). In caso contrario, sarà sufficiente contattarci all’indirizzo info@mittdolcino.com perché vengano immediatamente rimossi. Le opinioni espresse negli articoli rappresentano la volontà e il pensiero degli autori, non necessariamente quelle del sito.