In passato si attentò a corrompere mentalmente la mia buona fede facendomi digerire i miniBOT. La mia linea di pensiero è invece rimasta granitica: i miniBOT possono servire giusto come ponte per uscire da una moneta “non sovrana“, ad es. dall’euro. Peccato che per come ce li avevano dipinti un annetto abbondante fa – vi ricordate – , la storia fosse ben diversa. Infatti i miniBOT in tal caso dovevano servire per pagare le tasse, e fin qui tutto bene. In realtà però sarebbero stati emessi in sostituzione ad es. delle detrazioni fiscali, o a compensazione degli interventi sul risparmio energetico, con la scusa che tanto li si sarebbe utilizzati per pagare le imposte ecc.. Magari anche le tredicesime sarebbero state pagare in miniBOT, una valuta fiscale nazionale utilizzabile per fini fiscali, questa era la linea di difesa dei proponenti. Peccato che in tal caso i miniBOT sarebbero finiti nelle tasche di chi non aveva così tante tasse da pagare, in quanto soggetti con ritenuta alla fonte, con innegabili decurtazioni di valore nel momento in cui fossero ad esempio stati ceduti alle imprese che potevano utilizzarli. Far West insomma….
Notare che detti miniBOT non sarebbero stati utilizzabili ad es. per comprare beni importati, naturalmente, in quanto uno straniero non se ne sarebbe fatto nulla di tale carta straccia italiana. Alla fine tutto si riduceva nell’emettere una valuta interna MANTENENDO il debito in euro. Ossia i miniBOT erano uno mero strumento per RESTARE NELL’EURO, NON per uscirne. Una truffa insomma, per lo meno se si partiva dalle ipotesi per cui ce li stavano “vendendo” come soluzione, la fantomatica ITALEXIT.
Oggi invece, dopo la sentenza di Karlsruhe, che siamo davvero vicini alla fine della moneta unica nessuno ne parla più: nel presente contesto i miniBOT sarebbero assai utili in quanto rappresenterebbero la ruota di scorta già pronta in caso di fine dell’euro! La differenza tra ieri ed oggi sta nella propaganda interessata: quando i miniBOT servivano nei fatti per restare dall’euro i sovranisti li strombazzavano ai quattro venti. Oggi che invece servono per potenzialmente preparaci all’uscita dall’euro, i sovranisti tacciono. Proviamo a capirci di più…
Claudio Borghi, ex Deutsche Bank, pontificava sui miniBOT…
Ai tempi feci alcune valutazioni in riguardo, addirittura con un co-autore del sito – che purtroppo scrive più poco -, abbozzammo anche un libro tanto per illustrare ai posteri i rischi di detta deriva se gestita male, deriva che somigliava tanto ai patacones argentini (che, guarda caso, subirono una inflazione terribile, nel senso che arrivarono a valere contro pesos molto meno del nominale stampato sulla facciata, anche sotto il 30%, ndr).
A parte che sostituire gli euro dovuti alla popolazione in forza di impegni presi dallo Stato coi cittadini contribuenti, pagando invece con carta straccia, non mi pare lecito; sta di fatto che il gioco era semplicemente di sostituire all’emissione gli euro dovuti ai cittadini per impegni presi dallo Stato con carta di nullo valore, risparmiando dunque i soldi appunto all’emissione, ossia sperando che tale cartaccia circolasse il più possibile e venisse accettata da tutti senza reclamare. Erano circa 50-80 mld € di emissione annui se ricordo bene, tutti soldi risparmiati nel novero dei conti EU, teoricamente da utilizzare per fare crescita ossia investimenti strutturali. In realtà col conto pagato dai ceti più deboli che tali miniBOT li ricevevano e poi dovevano ri-cederli a sconto a chi li poteva utilizzare. Appunto, servivano solo per sfuggire ai parametri EU, NON per metterli in discussione. Ossia NON per uscire dall’euro, si sperava giusto di imbroccare l’investimento infrastrutturale giusto e ad alto moltiplicatore che facesse lievitare sia il PIL che le tasse incassate. Una chimera.
Ooooops….! Anche Bagnai…
Questo è la storia, ve l’ho fatta semplice per questioni di spazio, ma il messaggio da recepire è quanto sopra esposto. I tempi me li ricordo bene, eravamo all’inizio del quarto trimestre 2018, quando i gialloverdi erano al governo. Detengo altro abbondante documentazione in riguardo, corrispondenze che mi sono andato a riguardare, ecc.
Ieri, oggi, domani?
Faccio notare che oggi siamo davvero ad un passo dalla fine dell’euro e nessuno sembra preparare il Piano B, nemmeno quelli che propagandavano i miniBOT
Anzi soprattutto loro, alla fine il mantra dell’ITALEXIT era una fregatura, serviva solo – appunto – per farsi eleggere, poi l’italico #tengofamiglia avrebbe avuto la meglio. Così è andata. Vabbè. Faccio notare che di lì a poco, a fine 2018, il sovranismo sarebbe mutato da ITALEXIT al tragico “cambiare l’EU dal di dentro” ossia al post-sovranismo, dando la prova del tradimento nei confronti di chi puntava all’uscita dall’euro.
Questo breve intervento vuole giusto evidenziare un paio di concetti chiave, in pillole.
Il primo concetto chiave, i miniBOT servono certamente per uscire dall’euro e in generale per fare la transizione da una moneta “altrui” o “condivisa” o “currency board” ad una “solo tua” o anche “moneta sovrana” (come fu il caso dei patacones argentini, usati nella transizione per passare dal “peso dollarizzato” al “peso dollar-free”). Ciò avviene – da manuale – di fatto emettendo carta straccia e facendo pagare il conto di tale emissione a chi riceve tale cartaccia, normalmente i ceti a più basso reddito (in tale contesto il miniBOT-patacones sarebbe stato lo strumento perfetto per l’Italia dove l’equità è un concetto sotto molti versi astratto, soprattutto in ambito fiscale – notasi che anche Silvio Berlusconi era un fan dichiarato dei miniBOT prima della sua “conversione” nel 2015 ai proEU, tanto pagavano “gli altri”, …, ndr –).
Pur di evitare l’ITALEXIT oggi reale, si manipola la realtà: è RESTANDO nell’euro che la Germania imporrà agli italiani una patrimoniale simile ad una confisca!
Il secondo concetto chiave è che oggi i miniBOT servirebbero, eccome, visto che ci sono altissime probabilità che, in caso di rielezione di Trump, la moneta unica si sfasci, anche dietro il colpo mortale della sentenza di Karlsruhe. Resta per altro il tragico silenzio sul miniBOT-strumento per l’uscita dall’euro da parte dei post-sovranisti, sebbene ormai abbiamo capito tutti direi che la Lega NON vuole uscire dall’euro, anzi vuole proprio rimanerci anche a costo di qualche tentativo di secessione del nord che fortunatamente sembra – nel caso – gli sia scoppiato in faccia, sebbene le schegge non siano ancora visibili al momento.
Restando nell’euro saranno solo stenti, confermato!
Che poi tale deriva comporti – ripeto, nel caso – sostituire i nostri meridionali italiani emigrati al nord coi negri che costano meno, beh, tutto sommato sembra una normale evoluzione nel solco del piano tedesco elitario oggi in onda in EU secondo cui esiste una cuspide che vive molto bene ed alle spalle degli altri; ed una gran massa di simil-criceti al di sotto, una evoluzione del modello alfa-beta-gamma-delta di Huxleyana memoria insomma, che era per altro alla base della dottrina nazista del superuomo ariano, ossia quello “dei nostri” contrapposti agli “esterni“relativizzato in termini locali.
Ooops! Nord a letto coi tedeschi per restare nell’euro? (Fabbri = LIMES)
Chiaramente tale deformazione tipicamente pan-EUropea ed elitaria, nel senso di adorazione interessata di una supposta superiorità localistica, parte da tedeschissimo Hegel e dalla sua dottrina anticristiana di supremazia sistemica ultra-umana (…). Se devo infatti scegliere un filosofo che possa essere definito vicino agli ordoliberisti scelgo sempre e comunque Kant, che era cristiano (…). Senza per altro passare attraverso l’apologia di modelli sociali deformati e di interesse particolare visti anche in Italia in passato, intendo nel tragico tramonto dell’ultima ideologia, che fu positiva all’inizio, tragica per la sua diabolica perseveranza a supportare ideali alieni, disumani e assolutamente anticristiani nel suo epilogo (…). Ricordate sempre che chi scrive, per insegnamenti famigliari, festeggia da sempre 1 maggio e 25 Aprile assieme, in quanto il nonno ci insegnò che l’unica cosa che si deve festeggiare è la Liberazione dai nazisti tedeschi. Se tutti sapessero ricondurre il ricordo di quel grande evento del passato a tale semplicissimo concetto ideale avremmo già dovutamente iniziato a “fare gli italiani“, sebbene in forte e colpevolissimo ritardo rispetto all’ “aver fatto l’Italia” oltre 150 anni or sono.
Ieri come oggi, seguendo il postulato di Mark Twain, la storia continua purtroppo a fare la sua maledettissima rima.
MD
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