Che trio Da-Da-Da…
“E’ tutto un teatrino, è solo interesse, il Paese si fotta“. Queste sono più o meno le parole che mi indicò un saggio amico ormai scomparso sull’andazzo politico troppo spesso accomunato solo a Roma Capitale, persona che aveva ruoli diciamo “romani” abbastanza importanti (…). E’ tutto vero purtroppo, basta saperlo. In Italia c’è tanta gente che deve sbarcare il lunario, gente che magari prima faceva il bibittaro, o il rentier di lusso senza aver combinato nulla nella vita protetto dal papino di turno, la sostanza non cambia: alla fine sono soprattutto quelli senza argomenti a gettarsi in politica e a fare danni enormi alla collettività. Salvo però la Prima Repubblica che si portava dietro se non competenze in senso stretto quando meno un bagaglio di esperienze, esempi, relazioni ed anche ideologie che auto-limitavano il danno fattibile. Oggi siamo nell’epoca dei politici totalmente incapaci, almeno – viene da dire – li manipolano meglio. O li compri per due lire. Meglio detta, costoro vengono scelti non sulla base della loro bravura a gestire le cose di Stato, ma per la capacità di gestire la pancia della gente prendendo voti. Non è un caso che poi “supposti politici di rango” passino a breve giro dal 40% al 2% dei consensi come Matteo Renzi. O dal 35% al 10% come ritengo succederà a Salvini, di questo passo.
La verità è che, nel caso leghista, hanno davvero esagerato: i voti della Lega sono sempre stati voti di protesta, soprattutto legati all’ITALEXIT negli utlimi anni visto che è l’euro la causa del declino italico da 20 anni a questa parte. Nel momento in cui Salvini ha rinnegato tale indirizzo strategico la sua personale discesa è iniziata. E non c’è modo di fermarsi verso il declino suo e del Paese purtroppo, vista l’insipienza.
Alla fine, alla base del disinnamoramento degli italiani per gli “ideali” una volta vincenti del Salvini, c’è proprio l’aver rinnegato l’ITALEXIT. In effetti uscire dall’euro NON E’ MAI STATO NEI PIANI DELLA LEGA NORD. Semplicemente perchè gli industriali del nord, i rentiers immobiliari di Milano, di Cortina o Venezia, le elites padane insomma, vogliono incassare affitti in Euro, NON in lire. Avendo in massima parte svenduto le loro aziende a francesi e tedeschi ed avendo dunque maggiormente investito in immobili di Milano, da qui la salita senza senso dei palazzi di Milano dopo l’EXPO, quasi andando contro la gravità di un Paese in declino irrimediabile restando nella moneta unica.
Chiaramente, è evidente, c’è stata connivenza tedesca a far restare il ricco Nord Italia nell’euro, ad esempio con una solidarietà diciamo alpina atta anche – se necessario – a separare il nord produttivo dal bellissimo sud che resta sempre e comunque lontano dal centro dell’Europa. “Forse” proprio da tale pulsione organizzata è nata la pazza idea di secessione economica del nord, passando da Codogno, che abbiamo visto tentata con la “Zona Rossa Economica” del vice di Fontana, Sala. Strategia poi “scoppiata in faccia” agli strateghi padani del lago di Varese, il tempo ci dirà (…).
E’ importante però analizzare la strategia della Lega, che è come il Viagra: tutto su per un un po’, dopo afflosciamento duraturo. Si, tanto fu la salita della Lega nel voto EU, quanto è poi stata rapida la discesa, nei sondaggi successivi: oggi, visto che più di mezza Lega che conta davvero vuole il MES (Giorgetti, Caparini, Fontana, Molinari…), visto che i verdi padani hanno salvato al Senato il premier filo-USA Giuseppe Conte invece di farlo cadere (causa assenza di progetti alternativi se non restare nell’euro per interessi “da rentier” diciamo superiori, ossia della cd. “Razza Padana”), visto che l’ITALEXIT sembra lo vogliano solo in due gatti nel partito, un Salvini senza argomenti ecco che subisce il dovuto contraccolpo dall’elettorato…
Tutto previsto direi.
La cosa importante è saper analizzare la strategia della Lega, che ritengo si dimostrerà suicida, per evitare che altri la ripetano in futuro, a danno del Paese tutto. Dunque per chiarire: per lo scopo di cui sopra la Lega ha “assunto” – letteralmente – i profeti dell’ITALEXIT, Rinaldi e Bagnai affinchè potessero propagandare dall’interno della Lega la strategia di uscita dall’EURO, verso i votanti. Notasi bene, ho detto propagandare, ossia parlare di niente, visto che dall’EURO la Lega NON CI VUOLE PROPRIO USCIRE!
Infatti l’ITALEXIT è stato solo un modo per prendere i voti dei babbei italici che ci credono, nulla più.
Infatti la Lega NORD+Liga Veneta, ossia quella che conta, NON vuole e NON HA MAI VOLUTO uscire dall’euro
Però alla Lega fa comodo che tra le sue fila ci siano nei fatti tre stipendiati – includo Borghi, che ritengo sia però uno degli artefici del piano – che parlino di ITALEXIT alla gente per ammaliare l’elettorato e “prenderne” il voto. La verità è che – i fatti sembrani dimostrarlo – la Lega ritenesse così di “turlupinare” i votanti nelle urne, mettendo “soggetti specchietti per le allodole pro ITALEXIT” in modo da trarre i inganno gli italiani e farsi votare. Mentre, dopo l’elezione EU, di ITALEXIT manco si parla più in Lega, men che meno di Piano B (A. M. Rinaldi letteralmente “desaparecido” sull’argomento, …).
E fu così che in molti, forse troppi, votarono per la Lega, illudendosi, incluso lo scrivente.
Dunque, i tanti come me dicono tutti la stessa cosa: “Quelli della Lega mi hanno fregato una volta, non succederà una seconda!“. Giustissimo purtroppo.
Ma, ricordatevelo, i fessi non sono quelli che hanno preso il vostro voto, i fessi sono gli italiani che hanno votato i leghisti turlupinatori, compreso me. Ed anzi i veri fessi, anche idioti se volete, sono quelli che non riconoscono tale verità, è proprio vero che “è più facile fregare una persona una seconda volta che fargli capire di essere stata fregata…“. Anzi, i peggiori, sono quelli che manco si lamentano di essere stati turlupinati, ossia la maggioranza di voi che mi leggete.
In tale contesto ecco qui il mio piccolo contributo, atto a spingere chi di dovere a venire allo scoperto, come ho fatto io. Chiaro, per me era più facile sapendo le cose dal di dentro del blog dove scrivevo prima ed anzi avendo generale dimestichezza di blog (…). Ma non abbiate timore, italiani, sbagliare è umano, vi hanno teso una trappola.
Voi direte, “ma chi voto ora“? Tranquilli, ci stiamo lavorando. Ma chi scrive non farà parte della compagine politica (work in progress).
MD
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