In queste ultime settimane i sondaggi di opinione, per quel che valgono, segnalano un calo della Lega. Personalmente ritengo che la principale causa sia la totale ambiguità della Lega sull’Euro e sulla UE, oltre al fatto che la causa dell’Italexit è stata apertamente rinnegata.
Non solo gli italiani non amano più l’Unione Europea, ma cominciano a comprendere che la UE, dopo averci portato via l’indipendenza e la possibilità di autodeterminarci come popolo, ormai opprime la nostra economia e la nostra comunità nazionale, con l’indebitamento in una valuta straniera – ritagliata sulle esigenze di Paesi a noi apertamente ostili. Per non parlare poi della regolamentazione asfissiante e simil-sovietica di ogni attività economica, accompagnata da regole fiscali e di bilancio irrazionali.

L’ultimo oltraggio della UE è il tentativo di imporre all’Italia l’adesione all’ESM, di cui ormai parlano male, direttamente o indirettamente, non solo persone come Bagnai, la cui posizione è nota e ferma…

…ma perfino pesi massimi come Martin Wolf del Financial Times e, indirettamente, addirittura Christine Lagarde, che in tutte le ultime interviste pronuncia sempre frasi del tipo “Le OMT non sono adeguate alla crisi in corso”.
Ciò implicitamente appare come un invito a tenersi lontani dall’ESM (le Outright Monetary Transactions, sono lo strumento con cui la BCE può effettuare acquisti di titoli pubblici di Stati che chiedono assistenza finanziaria al MES, a fronte di condizioni di difficoltà nell’accesso ai mercati dei capitali).

Il fine ultimo dei tedeschi è portarci al default restando dentro l’EURO: seguendo tutti i giorni la stampa tedesca, su questo obiettivo strategico noto l’assenza di ogni possibile tentennamento, da parte di molti importanti settori dell’élite germanica.
Per questo fine, per loro una richiesta di aiuti all’ESM da parte dell’Italia è un tassello fondamentale: si comunicherebbe immediatamente ai mercati la sussistenza di uno stato di difficoltà di finanziamento. Aprendo la strada per la necessaria crisi finanziaria stile 2011. Molto semplicemente, l’ESM ha il potere di imporre… una maxi imposta patrimoniale o la ristrutturazione dei BTP, alla fine di un percorso che inizia, appunto, con la richiesta di aiuti.
Perché la martoriata Spagna dirà no al Mes sanitario e l’Italia sì?
Di fronte a tutte queste evidenze, che ormai il “paese profondo” coglie, vediamo quali sono le posizioni leghiste. C’è un arcipelago di posizioni favorevoli alla richiesta di aiuti all’ESM, proprio come desiderano i tedeschi.
I governatori leghisti delle due regioni più ricche del Nord, Fontana e Zaia, sono favorevoli alla richiesta di prestiti all’ESM.

Giorgetti è favorevole all’accesso all’ESM.
Rinaldi loda ormai pubblicamente Renzi….che si può definire tranquillamente come il pasdaran dell’ESM.
A fugare ogni dubbio sulle reali convinzioni della Lega Nord ci ha pensato Pagliarini, probabilmente mandato avanti a dichiarare in pubblico ciò che una vastissima parte del notabilato leghista pensa e sostiene senza remore solo in privato, per non perdere troppi voti.
«Io sono a favore del Mes per lo stesso motivo per cui Salvini è contrario”. E se domani arriva la Troika? “Io vorrei fosse venuta ieri”. C’è il rischio di condizionalità, di vincoli esterni. “Bene: più condizionalità ci sono, più sono a favore”.»
Ormai è limpido che quella della Lega come partito sovranista era solo una maschera. In molte occasioni, il partito si è comportato da perfetto gatekeeper, occupando uno spazio politico che agli italiani piace, perché iniziano a comprendere quanto terribile sia, per tutti noi, la dissoluzione della Costituzione repubblicana operata attraverso i trattati dell’EU.
La Lega ha agito solo tatticamente facendo molto rumore a scopo elettorale, senza mai muovere strategicamente i reali passi necessari per la causa. Ci dispiace per Bagnai e Borghi, che negli anni si sono spesi molto (su comode e ben remunerate cadreghe, comunque).
Quanto più la Lega mostrerà il suo vero volto di partito liberista filotedesco, tanto più in basso cadrà nei sondaggi: il motivo è estremamente semplice quanto ostico, per tutti coloro i quali sono economicamente legati all’EU, alle sue prebende, ai suoi seggi parlamentari: l’Italia non ha alcun bisogno delle tossiche politiche economiche e finanziarie imposte dall’EU negli ultimi 30 anni. Abbiamo bisogno solo di lasciarcele alle spalle, una volta per tutte.
Per subire le violenze economiche dell’EU, i partiti al servizio di interessi stranieri quali PD, Italia Viva renziana e 5stelle convertiti ed ormai pronti all’ingresso nel PPE merkeliano, bastano ed avanzano.
Comunque stiano sereni (cit. Renzi) i leghisti…in politica c’ è una legge fondamentale che recita “il vuoto dura poco”: un altro partito sovranista lo troviamo sicuramente.
Pepito Sbazzeguti
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